Where do broken hearts go?

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Il giorno seguente il primo pensiero di Louis andò ad Harry, per questo decise di prepararsi velocemente, passare da casa sua per recuperare la macchina, e andarlo a prendere. 

D'altro canto, era una loro tradizione quella di cantare con i finestrini abbassati.

Quando, arrivato davanti al suo portone, una testa riccia uscì di casa, Louis non riuscì a non pensare a quanta purezza e bellezza emanasse quel ragazzo nonostante le occhiaie perché, come lui, non doveva aver dormito molto.

Invece, appena Harry si accorse della sua macchina, aprì la bocca con stupore, guardandosi intorno, come se fosse uno scherzo di poco gusto fatto da qualcuno.

Ma quando riuscì a vedere gli occhi ghiaccio, non ci furono più dubbi. Louis era lì, e lo stava aspettando.

"Quindi... Sali?" Domandò. Harry, un pò titubante, decise di montare in macchina, così da non dover andare a piedi.

Louis non partì. Anzi, si girò verso Harry, cercando il suo sguardo, che non trovò. Doveva aspettarselo, per questo decise di essere il più chiaro e dolce possibile

"Haz, so che sei arrabbiato con me, ma, ti prego, parlami, non escludermi" iniziò dolcemente "abbiamo fatto una stronzata ma le cose tra di noi non devono cambiare" cercò di spiegarsi al meglio.

Harry, finalmente, alzò lo sguardo. Aveva gli occhi gonfi, forse perché stava cercando di trattenere le lacrime, mal riuscendo.

"Stronzata? Davvero Lou?" rise amaramente "se sai che sono arrabbiato con te, allora ti puoi immaginare come mi hai fatto sentire ieri, e come queste parole abbiano peggiorato tutto" lo guardò duramente "cosa? Non sono abbastanza? Non ho abbastanza esperienza per essere alla tua altezza?" Sputò velenoso il riccio.

 Aveva passato la notte insonne pensando di non essere stato abbastanza per lui.

Louis sgranò gli occhi e "Cosa?? No Harry, ma sei impazzito?" disse allarmato, spaventato che il riccio avesse veramente quella considerazione di lui "mi sono comportato così perché sono io che non sono alla tua altezza, non posso meritarmi di essere la tua persona speciale. Rischierei di fare un disastro e te ne pentiresti, credimi" evitò di dirgli che era stato il bacio più bello di tutta la sua vita.

Harry sospirò, stringendo i pugni per farsi coraggio "come posso crederti, se non ci dai l'opportunità di provare?" non seppe mai dove avesse trovato il coraggio per dirgli una frase del genere, forse era solo stanco di tutta quella storia  "tu non mi farai mai del male Lou" provò a farlo ragionare, ma ormai aveva già preso la sua scelta.

"L'ho già fatto Harry. Non sono ancora pronto e non voglio fare promesse che sono certo di non poter mantenere"

Harry capì che non c'era modo di fargli cambiare idea, ormai la decisione era stata presa e non poteva cambiare nulla. Lasciò sfuggire una lacrima, che il maggiore raccolse con il suo pollice.

"Non posso perderti Haz, sei una delle miglior cose che la vita mi abbia donato" sussurrò continuandolo ad accarezzare.

"Vorrei poter iniziare tutto da capo, farti affezionare meno a me, così non avresti così tanta voglia di proteggermi" disse con una risata amara, andando incontro alla mano dell'altro.

"Probabilmente sarebbe stato tutto diverso, ma non sarei il tuo Boo"

"Forse è meglio così, allora"

"Forse sì."

Rimasero a guardarsi negli occhi per minuti che sembravano ore, ma poi Harry si ricordò di una cosa fondamentale: la scuola.

If I could fly-L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora