Half a Heart

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"Mamma esco" urlò Harry alla porta.

"Aspetta, aspetta signorino. Dove credi di andare così bello?" Chiese Anne ridendo.

In effetti Harry quella sera era niente male. Aveva indossato un paio di jeans skinny neri, una canottiera bianca attillata con sopra una camicia grigia aperta, le maniche arrotolate fino ai bicipiti così da risaltarli. I ricci leggermente pettinati verso l'alto.

"Vado con i ragazzi al 'Late Late pub', oggi c'è la serata karaoke"

"Ora capisco il perché di questa preparazione. Ci sarà anche Louis immagino" disse la donna, passando una mano sui suoi capelli.

"Immagini bene ma non è per lui che mi sono sistemato" disse con un lieve broncio a marcargli le labbra. Sapeva molto di bugia ma sua madre non doveva saperlo.

"Certo certo" rispose sarcastica la donna "casualmente, mentre ero al telefono con Jay, sentivo Louis urlare perché non riusciva a trovare i suoi jeans preferiti e, cito testualmente, 'senza quei stramaledetti jeans Harry non mi noterà mai!'" Disse ridacchiando "penso che anche lui sia in ansia per stasera"

Harry arrossì lievemente.

L'amicizia tra le loro madri nacque a causa dei figli, visto che i due passavano ogni giorno insieme, per questo le due donne pretesero di conoscere i genitori dell'altro. Fu inevitabile la loro amicizia ma, a differenza loro, la loro 'relazione' non aveva preso nessuna 'pausa'. Al contrario, nel periodo in cui Louis ed Harry non si parlavano, quelle due passavano ore a spettegolare sul perché non vedessero più i ragazzi insieme.

Johannah continuava a dare ragione ad Harry, mentre Anne si batteva per Louis, difendendolo. Sembrava che non avessero tanto chiaro chi fosse il loro vero figlio.

"Sai quanti Harry esisteranno al mondo" borbottò scocciato "dai mamma vado sennò faccio tardi" disse per poi uscire di casa, scampando da quella discussione scomoda.



Dopo 20 minuti di macchina, Harry arrivò finalmente al locale, con un leggero ritardo.

"Allora la tua è un abitudine riccio" disse Zayn ridendo appena si accomodò al loro tavolo.

"è più forte di me" disse sorridendo. Sorriso che scemò quando vide Louis al bancone a parlare con Eleanor.

"Non sapevo che erano ben accetti anche gli accompagnatori" disse, cercando di non far tralasciare il senso di fastidio dalla voce. Ovviamente non ci riuscì.

"Ti da' noia che Louis sia a parlare con lei, Haz? Lo sai che si sono lasciati da mesi ormai" Domandò Liam, seriamente interessato alla piega che stava prendendo la serata. Sembrava che il suo piano stesse funzionando.

"No, semplicemente dico che tu avresti potuto portare Sophia e Zayn Perry. Invece dobbiamo guardare lui che si da' alla pazza gioia, quando doveva essere una serata solo ragazzi" disse con un adorabile broncio, lanciando uno sguardo verso un Louis sorridente mentre la mano della ragazza si era posata sul suo bicipite.

"Sapete che vi dico? Si può giocare in due" disse sogghignando, alzandosi da quel tavolo.

"Ma di che gioco stai parlando?" Urlò Niall, ma ovviamente Harry non riuscì a sentirlo visto che era già andato in direzione del bancone, dalla parte opposta di Louis.

"Ragazzi non possono continuare così" esortò Zayn.

"Dobbiamo aiutarli" aggiunse Niall.

"Noi non dobbiamo fare proprio niente"gli contraddì Liam "sono anime gemelle, si stanno rincorrendo, ma sono certo che un giorno si rincontreranno" mentre con lo sguardo rivolto verso i due, che si trovavano rispettivamente l'uno di fronte all'altro. Scosse la testa a notare quanto quei due fossero restii nell'accettare i loro sentimenti "per ora ci limiteremo a darli una spintina" continuò mentre prendeva un sorso dalla sua bevuta.

If I could fly-L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora