Fearless

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Harry non riusciva a fermare il tremolio delle sue mani per tutta la giornata.

Barbara, notando come non fosse in grado di lavorare, l'aveva mandato alla cassa, fino a che non arrivarono le 16.00 e dovette staccare dal lavoro.

Sembrava una ragazzina al suo primo appuntamento.

Entrato nel bar, notò Louis seduto ad un tavolino, con una tazza di the in mano.

"Harry, sono qui" disse.

"Ciao" gli rispose, mettendosi a sedere di fronte a lui.

"Non sei in ritardo, sono felice" disse il ragazzo ironicamente.

"Già" sorrise fievolmente. Non era ancora pronto a dargli troppa confidenza.

Louis notò il clima gelato che si era creato tra di loro

"Sai, vorrei veramente chiarire con te. Sei sempre stato uno dei miei migliori amici, indipendentemente dalla nostra storia, e come tale ti voglio al mio fianco nel mio giorno speciale. So che ti sto chiedendo tanto, e non pretendo che tu capisca o che mi perdoni, anzi se io fossi in te me ne sarei già andato, ma davvero, Harry, mi manchi" disse, sfilandosi la felpa visto la temperatura primaverile.

La mente del riccio si focalizzò nel modo in cui aveva sminuito la loro storia, e stava per andarsene quando notò una scritta tatuata sul suo braccio, sopra l'aereoplanino di carta e sotto la tazza di the. L'inchiostro nero tracciava quattro lettere distinte: Oops!

Louis aveva tatuato la prima parola che il riccio gli rivolse. Portò due dita su quella scritta, sfiorandola delicatamente. Era reale.

"Non ti sei dimenticato" sussurrò con un filo di voce. Sentimenti che si accavallavano dentro di lui. Odio, malinconia, amore.

"Come potrei?" Disse il liscio, guardandolo negli occhi.

Per la prima volta riuscì a scovare l'Harry di anni prima, teneramente ingenuo e pieno di speranze, l'Harry di cui era innamorato follemente nel passato. Ma ormai era solo quello, passato.

"Pensavi che mi sarei potuto scordare di te? Ti ho fatto una promessa anni fa, e ho intenzione di rispettarla per sempre" aggiunse.

"Avevi anche promesso che non mi avresti spezzato il cuore" disse con voce incrinata il riccio.

"L'avrei fatto anche se fossimo rimasto insieme, è stato meglio così Harry"

Louis era ancora sicuro di aver fatto la scelta migliore per entrambi.

"Già, forse è stato meglio così" rispose sospirando, toccandosi il bicipite interno coperto dalla maglia "sai, non sei l'unico a ricordarsi delle promesse" disse, per poi arrotolare la manica, mostrandogli quella porzione di pelle, dove la scritta 'Hi' spiccava contornata dal resto dei tatuaggi.

Louis rimase a bocca aperta a fissare l'inchiostro. Si erano fatti un tatuaggio complementare senza saperlo.

"Vedo che in otto anni la nostra complicità non è cambiata" disse ridendo. Ma cosa stava dicendo? Perché non riusciva a tenere la bocca chiusa? Dio, è bastato un tatuaggio per mandarlo nel pallone.

Il riccio, al contrario, si rattristò. La sua mente, inevitabilmente, lo riportò alla sera prima e ai suoi pensieri.

Con Xander la situazione era migliorata, ma mancava ancora la complicità.

Forse il suo problema era questo, stava cercando qualcuno che sapesse riempire i suoi spazi come solo Louis era in grado. Forse era per questo che non riusciva ad andare avanti, nonostante tutti i suoi sforzi.

If I could fly-L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora