Capitolo 2

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Capitolo 2

Quello che non sapevo però è che mi stava realmente portando al macello, questo viaggio stravolgerà la mia vita per sempre.

Dopo poco più di un'ora di volo atterrammo all'aeroporto di Roma dove cenammo prima di fare il secondo viaggio.

Mangiammo dei panini in uno dei bar che si trovavano all'interno dell'aeroporto.

<almeno per cenare potresti toglierteli
i guanti > disse mio padre notando che portavo ancora i guanti
<Sto bene così,
e poi sono fatti miei, no? > risposi io freddamente.

Porto sempre i guanti, anche di notte, beh è una lunga storia:
sono nata con una specie di potere,
lo so è assurdo ma è la verità;
sono dei poteri di ghiaccio o qualcosa del genere, sono passati anni dall'ultima volta che li utilizzai, l'unica persona a sapere di questo segreto era mia madre, neanche mio padre ne era al corrente, quando ero piccola non sapevo perché non dovessi dirglielo ma adesso credo di sapere il perché, negli ultimi anni diffidati molto da lui e continuai ad essere fedele alle parole di mia madre, a quanto pare anche lei non si fidava molto, e allora perché lo ha sposato? Non lo so, forse è successo qualcosa dopo, mio padre non mi parla mai del nostro passato quindi dubito che scoprirò mai qualcosa.
In più mia madre mi diceva sempre di non usare troppo i miei poteri, diceva che erano molto potenti e soprattutto pericolosi se non usati bene, sia per me che, sia per chi mi sta in torno, quindi dopo la sua morte non li utilizzai più, neanche in casa quando ero sola;
all'inizio non indossavo i guanti ma col tempo persi il controllo di questi poteri e siccome, come mi aveva detto mia madre, potevano essere pericolosi
cominciai ad indossare dei guanti che, in qualche modo riuscivano a placare questi poteri.
Non so da dove vengano fuori questi poteri, ne tanto meno perché mia madre ne sapesse così tanto, un giorno mi disse che me me avrebbe parlato in futuro, ma quel giorno non arrivò mai, probabilmente resterà un mistero per sempre.

<Hai finito?
Possiamo andare?> domandò mio padre con una certa fretta
<si, andiamo> risposi prendendo la valigia e il trasportino, ci imbarcammo suo secondo aereo e questa volta eravamo diretti a New York.

"Addio Italia" pensai vedendo le luci della città allontanarsi sempre di più;
Non molto tempo dopo il decollo mi addormentai.

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Dopo quasi 10 ore di volo eravamo finalmente sopra New York.

Era stato un viaggio lungo e non avevamo dormito benissimo ma finalmente siamo arrivati.

Andammo a prendere i bagagli che avevamo imbarcato.

All'uscita dell'aeroporto uno strano uomo molto robusto ci venne in contro.
Si mise a parlare con mio padre, probabilmente già si conoscevano.

<È lei tua figlia? > domandò quell'uomo
< si è lei,
Daria lui è Ivan Steranko> disse mio padre presentandomi a quello strano tizio
<Ehm, salve (?) > dissi io facendogli cenno con la mano
<Vedrai,
noi ci vedremo presto d'ora in poi> disse quell'uomo
< ok(?) > risposi io stranita.

Non so perché ma quell'uomo non mi ispirava per niente fiducia, anzi, se devo essere sincera mi incuteva un po' di timore e aveva anche un strano accento russo.

Questo tizio, Ivan, ci diede un passaggio in macchina fino alla nostra nuova casa.

< Grazie del passaggio,
a presto> disse mio padre scendendo dall'auto e chiudendo lo sportello.

Scesi dall'auto e finalmente entrammo nel nostro nuovo appartamento, era un palazzo abbastanza alto e il nostro appartamento si trovava al dodicesimo piano.

Non appena entrai al suo interno liberai Bach che non vedeva l'ora di uscire dal trasportino e feci un breve giro della casa, beh dai non era male.

Entrai in quella che probabilmente era la mia camera, la vista dalla finestra non era il massimo, si affacciava su un vicolo abbastanza buio e di fronte vi era un palazzo ancora più alto.
Per il resto l'arredamento della camera era molto simile a quella che avevo in Italia.

Posai le valigie sul mio letto e cominciai a sistemare tutto.

Dopo poco più di mezz'ora finii di disfare le valigie, mi cambiai, mi misi dei vestiti più comodi e mi distesi sul letto, la notte precedente avevo dormito poco quindi decisi di riposare un po'.
Più tardi farò un giro in zona per conoscere un po' il quartiere.

ANGOLO AUTRICE
Ed ecco qui il secondo capitolo spero vi piaccia♡
Per i nuovi arrivati prima che lo diciate,
No non ha niente a che fare col film frozen della Disney, lo so ci assomiglia però sono due cose distinte e separate.
Questa storia io l'ho iniziata a scrivere circa 8 anni fa, più che scrivere ho cominciato ad idearla, diciamo che stavano succedendo un paio di cose non tanto belle in quel periodo e mi distraevo fantasticando su questa storia e l'ho portata avanti fino ad ora praticamente, l'ho ideata più o meno a pari passo con la serie delle tmnt2012
e siccome me la sono portata dietro per tanto tempo ho deciso de metterla su carta e di scriverla qui.

Ecco a voi la spiegazione:)

Spero che stiate bene e che il capitolo vi sia piaciuto.
Lo so è piccolino però ancora la vera azione deve arrivare.

E niente ci vediamo nel prossimo capitolo
Sayonara❤

Kōri no kunoichi~tmntDove le storie prendono vita. Scoprilo ora