17.Alla fine non è un gran figo

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Oggi è il grande giorno, devo ritornare a scuola. Sinceramente avrei preferito stare ancora un po' a casa, a farmi servire e riverire dai miei genitori, coccolare da Jan e divertirmi con le ragazze, ma mia madre e Jay si sono alleati contro di me e non hanno voluto sentire ragioni, così nonostante la poca voglia ora sto facendo colazione, con del latte al cioccolato e qualche biscotto ripieno.

Appena finisco di mangiare, sento il famigliare suono delle ruote della macchina di Jay che si fermano sul vialetto.
Saluto i miei genitori e velocemente, per quanto me lo permettano le stampelle, esco di casa e mi dirigo verso la macchina.
"Pronta per tornare a scuola?". Jay è appoggiato al cofano della macchina. Non faccio neanche in tempo ad avvicinarmi alla portiera che lui l'ha già aperta e si sta preparando per prendermi in braccio.
"Prossima domanda?" Chiedo mentre vengo sollevata.
"Non sarà così male". Avvicina pericolosamente il suo viso al mio e mi guarda intensamente, in questo momento non posso fare altro che perdermi nei suoi occhi e arrossire, aspettando che appoggi le sue labbra sulle miei. Appena sento il click della cintura, capisco che tutto questo non aveva lo scopo di strapparmi un bacio, ma solo di stuzzicarmi un po'.
Si solleva da me con un ghigno divertito e chiude la portiera.
Visto che sono una persona molto vendicativa, decido di ignorarlo per tutti il viaggio. Sento il suo sguardo su di me e per nascondere un sorriso soddisfatto mi giro completamente verso il finestrino.
Sento una sensazione di calore sulla coscia sinistra, sposto lo sguardo dal finestrino alla mia gamba e noto la mano di Jay che mi avvolge, applicando anche una leggera pressione con le dita.
Istintivamente alzo lo sguardo su di lui e lo vedo sorridere.
"Pace?" Domanda guardandomi.
"Mh non ne sono così sicura" commento cercando di trattenere un sorriso.
"Guarda nel porta oggetti".
Apro lo sportellino davanti a me e dentro ci trovo un sacchetto marroncino.
Lo prendo e appena lo apro un sorriso spontaneo spunta sul mio viso.
Dentro al sacchetto ci sono tre biscotti al cioccolato decorati con gocce di cioccolato.
"Pace?" Domanda di nuovo lui.
"Si". Appena il biscotto entra in contatto con la mia bocca, le miei papille gustative fanno i salti di gioia.
"È buono?".
"Da giù di testa" rispondo con gli occhi chiusi, per via dell'estasi che questo biscotto mi fa provare.

Mentre Jay scende per venire ad aiutarmi, io resto ferma immobile nell'auto, come se fossi paralizzata.
Vedo già alcuni studenti con il volto rivolto verso il veicolo ed alcuni hanno persino il telefonino pronto per filmarmi.

"Non so se c'è la faccio" dico guardando negli occhi Jay.
"Ci sono io, okay?!". Mi guarda con il suo sguardo rassicurante e un lieve sorriso appare sulle mie labbra.
In pochi secondi le sue mani sono sui miei fianchi e dopo poco, i miei piedi toccano delicatamente terra.
Mi lascia solo per prendermi le stampelle, poi ritorna al mio fianco.
"Andiamo?". Mi guarda con i suoi meravigliosi occhi verdi e mi sorride.
Io annuisco e insieme ci avviamo lentamente verso l'entrata.

Mentre passo, vedo gli sguardi di stupore, invidia e quella che sembra ammirazione negli occhi degli studenti.
Dopo poco, i primi ragazzi coraggiosi, si avvicinano a me.
"Possiamo fare una foto insieme?" Chiede timidamente una ragazzina dagli occhi chiari.
Sul momento rimango immobile, senza dire una parola, so che è una cosa normale firmare autografi e fare foto, ma le ho sempre e solo fatte quando ero Shadow, non pensavo che Baylee potesse interessare a qualcuno.
Sposto lo sguardo dalla ragazzina a Jan. Il moro mi sorride e mi incoraggia a fare la foto.
"Certo" rispondo alla ragazza, facendole un sorriso.

Quando suona la campanella che avvisa dell'imminente inizio delle lezioni, sto ancora facendo foto e firmando autografi.

Quando arrivo davanti al mio armadietto rimango senza parole. È pieno di biglietti, fiori e anche qualche peluche.
"Te l'avevo detto" sussurra Jay sorridendo.
"Non pensavo così tanto". Ho un sorriso che va da un'orecchino all'altro e non credo se ne andrà molto in fretta.

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