Prologo

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𝑻𝒓𝒂𝒎𝒂:

Marinette aveva avuto tanto tempo per decidere, eppure aveva preso la scelta sbagliata.
Tutto ciò che conosceva era stato distrutto.
Tutto ciò che aveva era andato in pezzi.
Tutto ciò che amava era scomparso.
Era completamente sola, non aveva più speranze, aspettava solo che la morte venisse a prenderla.

Tuttavia, quel giorno una piccola scintilla di speranza si riaccese in lei e iniziò a viaggiare verso l'orizzonte. Quel giorno, lo incontrò.
Lei lo conosceva bene, ma lui non ricordava.
Era stato suo amico, ma lui non ne era a conoscenza.
Lo amava, ma a lui non interessava.

︵‿︵‿ 🌺 ︵‿︵‿

Marinette aprì lentamente gli occhi e iniziò a guardarsi cautamente intorno.
Non riusciva a distinguere chiaramente il paesaggio che le si era presentato davanti; era una città devastata, pochi palazzi erano rimasti intatti e l'acqua inondava gran parte delle strade. Lei, invece, si trovava distesa a terra, fradicia e infreddolita.
Cos'era successo? Stava solamente sognando o stava vivendo la realtà?

Cercò la sua borsetta per chiedere spiegazioni a Tikki, ma la kwami non c'era. Spaventata, cercò in fretta i suoi orecchini ma erano spariti anch'essi.

Tentò di alzarsi aiutandosi con la poca forza delle braccia che le era rimasta e dopo qualche tentativo riuscì nell'impresa. La testa pulsava, sembrava che potesse scoppiare da un momento all'altro. Un lamento uscì involontariamente dalle sue labbra. Si sentiva debole, stordita e impaurita, perché non capiva dove si trovasse e cosa fosse successo. Che fine aveva fatto il suo miraculous? Dov'erano tutti? C'era solamente lei, gli altri abitanti erano spariti. Perché era da sola?

Iniziò a camminare a fatica verso una delle pochissime abitazioni non ancora del tutto crollate e, dal momento che la porta era stata abbattuta, entrò al suo interno. Girovagò tra le numerose stanze dell'edificio per quelle che sembrarono ore, ma senza trovare nessuno. Sembrava completamente abbandonato. Davvero non si era salvato nessuno? Per di più, da cosa si sarebbero dovuti salvare i cittadini? Cosa li aveva minacciati? Era evidente che fosse stata una catastrofe. Ma di che tipo? E perché, tra tutti, era rimasta solo lei? Non poteva essere l'unica sopravvissuta... non era possibile.

All'improvviso la testa iniziò a fare ancora più male e Marinette si accovacciò di nuovo a terra tenendo il capo tra le mani come se questo potesse aiutarla.
Urla, pianti, paura, disperazione, rumore, esplosioni... frammenti di ricordi le inondarono la mente e lei non riuscì a trattenerli.

«My Lady, scappa! Devi andare via da qui!»
Chat Noir la stava implorando di mettersi in salvo... no, quello non era Chat Noir. Il suo costume era bianco, così come erano bianchi i suoi occhi e i capelli, prima biondi.
«Non voglio lasciarti qui, ci dev'essere qualcosa che posso fare!» Aveva risposto lei.
«Non so per quanto riuscirò a resistere, devi andare! Ti prego...» Le lacrime rigavano copiose il suo viso. Stava soffrendo anche lui, era chiaro.
Papillon osservava allibito la scena non sapendo cosa fare. L'akuma era sfuggita al suo controllo.

Ci fu un attimo di silenzio, Marinette attese in lacrime che terminasse quell'agonia, poi partì un secondo flashback: una bianca ondata di energia aveva inglobato tutta la città e i suoi abitanti, tutti tranne lei. Un rumore sordo, una forte luce... poi, più nulla. Solo il vuoto.
Si era risvegliata in quella città devastata, Parigi. Sola, senza nessuno al suo fianco. Ora ne aveva compreso la ragione.

Dov'era Chat Noir? Stava bene? Non c'era davvero alcun modo per tornare indietro?
Qualcosa, però, non le era ancora chiaro. Come erano arrivati a quel punto? Come aveva fatto Chat Noir ad essere akumizzato? Come aveva perso il controllo? Perché Papillon non era stato in grado di controllarlo? E perché, soprattutto, Ladybug non aveva utilizzato il Lucky Charm? C'era più di quanto potesse sembrare... eppure, in quel momento, non riusciva a pensare ad altro che a Chat Blanc.

Quando quei frammenti di memorie si interruppero, Marinette riuscì a rimettersi in piedi. Tremava, non più per il freddo. Aveva paura di aver commesso qualche errore imperdonabile e temeva che tutti i suoi amici non ce l'avessero fatta.

Uscì dall'edificio e cercò di accelerare il passo: doveva andare a casa di Alya, Nino e poi tutti gli altri. Era rimasto qualcuno di loro?
E soprattutto Adrien: doveva trovarlo. Era andato a nascondersi dopo l'esplosione o ne era rimasto coinvolto? Era ancora trasformato? Gli era successo qualcosa?

Non ricordava cosa fosse accaduto e non sapeva cosa fare.
Aveva così tante domande, eppure non aveva idea di come trovare le risposte. 

N/A
Ciao a tutti! A distanza di un anno, eccomi tornata con una nuova fanfiction.
Chi ha seguito i messaggi che di tanto in tanto ho postato in bacheca e le informazioni che mi è capitato di dare su instagram, sa che in realtà la mia idea iniziale era quella di pubblicare un'altra fanfiction, più lunga e più complessa. Tuttavia, a causa della scuola e del poco tempo, ho preferito interrompere quel progetto e iniziarne un altro molto più breve, in modo da poter conciliare studio e scrittura.
Così eccomi qui, con "Viaggio verso l'orizzonte", che avrà poco più di una decina di capitoli. Nonostante sia molto breve, spero comunque che possa piacervi!
In quanto all'altra fanfiction, la continuerò sicuramente questa estate e nel corso dell'anno prossimo, cosicché sia possibile pubblicarla a luglio/agosto del 2022 (questo, almeno, è quello in cui spero).
Per quanto riguarda gli aggiornamenti, invece, non ho ancora stabilito un giorno preciso. Nonostante questo, vi posso dire che ne avrete sicuramente uno garantito alla settimana salvo imprevisti.
A presto!❤️

Viaggio verso l'orizzonte - Chat Blanc // miraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora