Marinette si trovava nel luogo dove, prima di quella catastrofe, vi era stata la splendida cattedrale di Notre Dame. La pianta era leggermente visibile, ma le macerie la coprivano per la maggior parte. Le torri erano distrutte e riverse a terra, mentre sparsi a diversi metri di distanza l'uno dall'altro si potevano notare alcuni pezzi di quelli che un tempo erano stati i famosi Gargoyles.
Vedere uno dei simboli più importanti di Parigi in quelle condizioni, le provocò un forte senso di nostalgia e dolore. Prima, vedeva Notre Dame ogni giorno dal terrazzino di camera sua. In tutto il suo splendore, rendeva quella vista quasi magica. Adesso, però, non era rimasto quasi più nulla in tutta la città e Marinette si sentiva incredibilmente impotente.Decise di lasciarsi alle spalle quella distruzione e proseguire sul suo cammino; trovare Adrien era la priorità e una volta incontrato avrebbe potuto risolvere le cose. Questa era la speranza che le permetteva di non arrendersi.
Andò avanti e si ritrovò in quella che doveva essere la piazza del museo del Louvre. Ovviamente, non era rimasto nulla e i vetri dell'edificio erano stati completamente polverizzati.
A quasi un'ora dalla sua partenza passò vicino all'Opéra e non si stupì di trovarla nelle stesse condizioni delle costruzioni che aveva già avuto modo di osservare. Oltrepassò rovine, evitò detriti, girovagò per la città sperando di trovare ciò che cercava senza sosta e alla fine, dopo ore di cammino, si fermò. Aveva paura, perché sapeva che davanti a lei doveva trovarsi la Tour Eiffel e non voleva assolutamente scoprire le sue condizioni. Quella torre racchiudeva moltissimi ricordi e non voleva che questi si frantumassero come era avvenuto alla città di cui, ormai, non rimaneva quasi nulla. Le serate con Chat Noir, i giri di pattuglia che ogni volta terminavano puntualmente sulla sua cima, le lunghe chiacchierate, le battaglie... la corvina si fece coraggio sperando di poter continuare a custodire la memoria di quei momenti dentro di sé, quindi alzò lo sguardo.
Il cuore perse qualche battito e le lacrime iniziarono a scivolare copiose lungo le sue guance quando scoprì che la Tour Eiffel era lì, davanti a lei, e si innalzava al cielo con fierezza. Com'era possibile che fosse rimasta intatta? Fino a quel momento non aveva fatto altro che scavalcare macerie, quindi perché quella era stata risparmiata? Si avvicinò tremante di gioia, perché non riusciva a considerare quella scoperta in nessun altro modo se non come un chiaro segno che non tutto fosse perduto.
Attraverso le innumerevoli scale riuscì a raggiungere il secondo piano poi, dal momento che l'ascensore non era ovviamente funzionante, iniziò a scalare le sbarre di ferro per salire fino alla cima. Dopo quelle che sembrarono ore, ecco che Marinette si ritrovò nel punto più alto del monumento. Mancava meno di un metro, doveva fare ancora soltanto un piccolo sforzo.
Portò una mano al bordo, poi l'atra. Con i piedi, si tirò su.Si aspettava di assistere a un panorama catastrofico, di vedere Parigi dall'alto e piangere lacrime amare per tutta quella distruzione. Tuttavia, questo non avvenne. Quasi perse l'equilibrio - che già era precario - quando, finalmente in piedi sulla cima, si ritrovò davanti ad un ragazzo seduto di spalle su un bastone d'argento. Un giovane con i capelli bianchi, esattamente come il costume, e lo sguardo probabilmente perso nel vuoto.
«A- Adrien...» Balbettò Marinette in un sussurro.
Il compagno si voltò di scatto e spalancò gli occhi con incredulità osservandola per qualche istante in silenzio.
«Come puoi essere viva?!» Esclamò all'improvviso mettendosi in posizione di difesa.«Adrien-» La corvina voleva dire tante cose al compagno ritrovato, ma le parole le continuavano a bloccarsi in gola.
«Non sono Adrien» ,urlò con rabbia, «mi chiamo Chat Blanc, adesso. Non voglio sentir pronunciare quel nome mai più.»
Marinette, colpita dal comportamento del compagno, non seppe cosa dire né come reagire. Papillon non c'era più, allora perché era ancora sotto il suo controllo? Questo poteva significare che i miraculous non fossero andati perduti... ricordò le farfalle che aveva visto nel covo di Papillon e allora pensò che potesse davvero essere quello il motivo della loro presenza.
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Viaggio verso l'orizzonte - Chat Blanc // miraculous
Fiksi PenggemarMarinette aveva avuto tanto tempo per decidere, eppure aveva preso la scelta sbagliata. Tutto ciò che conosceva era stato distrutto. Tutto ciò che aveva era andato in pezzi. Tutto ciò che amava era scomparso. Era completamente sola, non aveva più sp...