Era ormai passato un giorno dal suo risveglio e Marinette non era ancora riuscita a riordinare la mente. Più volte, durante la notte, si era svegliata di soprassalto a seguito di alcuni frammenti disordinati di ricordi. Probabilmente erano stati così frequenti a causa di ciò che aveva visto il pomeriggio precedente... aveva ricordato qualcosa di importante ma, quasi per ripicca, non le era stato possibile trovare ciò che cercava. Per questo, alla fine, la scoperta non aveva fatto altro che privarla del sonno senza rivelarsi di alcuna utilità per rispondere alle sue tante altre domande.
Forse, però dovrei partire con ordine: prima di arrendersi e trovare un posto dove tentare di riposarsi, Marinette si era subito diretta a casa della sua migliore amica, Alya, ma non aveva ottenuto risultati. L'abitazione era in frantumi e tra le macerie non c'era nulla. Dopo lunghe ricerche, aveva raggiunto l'edificio dove abitava Nino e, anche in quel caso, non aveva trovato niente.
L'imbarcazione di Anarka, Luka e Juleka era affondata, i quartieri degli altri compagni di classe erano distrutti o completamente allagati... l'ultima speranza della corvina era quella di incontrare Adrien, o Chat Blanc, a Villa Agreste; era incerta, com'era normale che fosse, e temeva di non trovare alcuna traccia di lui. Tuttavia, vederlo era l'unica possibilità che aveva per ottenere finalmente delle risposte.
Raggiunta casa sua, l'aveva trovata miracolosamente intatta, o quasi. Questo l'aveva rincuorata e aveva varcato i cancelli fiduciosa di vedere Adrien. Era partita dal giardino, ma tutto ciò che aveva trovato erano stati arbusti e macerie. La statua della bella Emilie Agreste, che aveva avuto occasione di vedere diverse volte, era riversa a terra in pessime condizioni.
Marinette aveva rinunciato ed era entrata nella villa. Molte piastrelle della pavimentazione erano venute via e in giro vi erano numerosi calcinacci.
Le cucine erano inaccessibili e il soffitto era probabilmente crollato. La ragazza aveva poi salito a fatica le scale e aveva raggiunto il piano superiore; era in condizioni decisamente migliori e questo le aveva permesso di controllare più a fondo ogni stanza. Quando finalmente si era ritrovata davanti alla camera di Adrien, aveva preso un respiro profondo.
Forse, al di là di quella porta, l'avrebbe incontrato. Forse lui la stava aspettando, anche se sotto le sembianze di Chat Blanc. Forse sarebbe stato ugualmente cosciente e, allora, sarebbero riusciti a trovare una soluzione insieme.
Lentamente, era entrata nella camera. Il letto, il calcetto, le librerie... tutto era come lo ricordava. Di Adrien, però, non vi era traccia.
Abbandonate le speranze, era tornata al piano di sotto.Quindi, era davvero rimasta sola? Anche Adrien l'aveva abbandonata? Eppure, le aveva promesso che sarebbero stati sempre insieme. Forse aveva mentito?
No, non era colpa sua. Nessuno avrebbe potuto controllare o evitare una simile catastrofe. Nessuno, tranne lei. Perché? Cos'aveva fatto per meritare di sopravvivere? Non aveva più senso restare in vita a quel punto, non c'era nulla che potesse fare.Marinette aveva camminato in giro per la villa per diversi minuti, come se quell'ambiente familiare avesse potuto in qualche modo rassicurarla. Alla fine, si era ritrovata di fronte alla porta di una stanza che non aveva ancora avuto il coraggio di esplorare. Perché, poi, l'aveva evitata? Non riusciva a capire, era come se avesse avuto l'ennesimo vuoto di memoria.
Perciò aveva deciso di entrare, seppur con timore, in quello studio dove Gabriel Agreste era solito lavorare ai suoi modelli. Era deserto anch'esso e ogni strumento presente era andato distrutto. L'unica cosa rimasta intatta era il meraviglioso e imponente dipinto della madre di Adrien.
Marinette si era avvicinata e, quasi istintivamente, aveva posato una mano su una lieve sporgenza della tela. L'aveva osservata con prudenza senza nemmeno comprenderne il motivo e, cautamente, l'aveva premuta.
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Viaggio verso l'orizzonte - Chat Blanc // miraculous
Fiksi PenggemarMarinette aveva avuto tanto tempo per decidere, eppure aveva preso la scelta sbagliata. Tutto ciò che conosceva era stato distrutto. Tutto ciò che aveva era andato in pezzi. Tutto ciò che amava era scomparso. Era completamente sola, non aveva più sp...