Capitolo 15

1 0 0
                                    

Thom stava osservando il corpo senza vita dell'alieno: nel corso della sua carriera ne aveva affrontati parecchi, ma non li aveva mai visti così da vicino.

Thom: <<Wow, è la prima volta che ho la possibilità di vederne uno con tanta calma... Dove lo avete trovato?>>
Alexandra: <<Stavamo pattugliando il sottobosco non molto distante da dove vi abbiamo attaccati. Cosa sai dirmi?>>
Thom: <<Sei tirchia con le informazioni, eh? Beh, da quello che vedo posso dirti che è uno Sanghelli, o un Élite di classe Zealot, dato il colore dell'armatura e gli ornamenti. Il foro sembra...>>
Alexandra: <<Un colpo di doppietta, scusa, non stava fermo un attimo.>>
Thom: <<Lo hai fatto fuori tu? Senza equipaggiamento Spartan? Complimenti! Era solo?>>
Alexandra: <<Negativo, era con altri due identici a lui che sono scomparsi di colpo.>>
Thom: <<Merda!!! Il suo equipaggiamento?>>
Alexandra: <<Sul tavolo. Ma perché? Qual è il problema?>>

Thom andò verso il tavolo e prese quello che sembrava un dispositivo di tracciamento, che si illuminava con una luce blu. Di colpo un ribelle entrò nella stanza: sembrava sconvolto e aveva una grande ferita da plasma sul petto.

Ribelle: <<Signora, fuori è un massacro, due esseri come quello stanno uccidendo i nostri uomini, la prego, aiut->>
Una lama di plasma lo aveva infilzato da dietro. Gli scienziati iniziarono a urlare, Thom afferrò una delle armi dell'Èlite (si trattava di un Ripetitore al Plasma, un'arma di colore blu scuro a strisce celesti dello stesso colore del plasma che sparava) e la lanciò ad Alexandra dicendo: <<È abbastanza semplice da usare ma attenzione a non farlo riscaldare troppo altrimenti diventa inutilizzabile!>>

Il duo di alieni entrò nella stanza. Uno dei due stava trascinando il corpo di un altro ribelle, che uccise davanti agli occhi attoniti di Alexandra in segno di provocazione.
L'ex ODST iniziò a sparargli all'impazzata: lingue di plasma blu percorrevano l'aria, colpendo gli scudi dell'alieno, che iniziarono a brillare.
Alexandra pensava a tutti i suoi uomini, per lei compagni, amici, fratelli.
Sovrappensiero, aveva lasciato che l'arma si surriscaldasse: i colpi non partivano con la stessa velocità e potenza di prima. L'Èlite se ne accorse e caricò la donna. Prontamente Thom gli sferrò un calcio a tradimento nell'emitotace destro facendolo cadere a terra. L'alieno lancio un grido di dolore, gridando :<<Wort!>>
Il software di traduzione creato da Thom identificava quell'urlo come una richiesta d'aiuto.
Guardò Alexandra e gridò: <<Punta l'altro, presto!!!>>
L'altro Élite sembrava molto tranquillo, come se non gli importasse del suo compagno: Thom ne era sconcertato. Gli piantò un proiettile in bocca, ma l'altro non mosse un dito.

L'altro Élite inizio a parlare, il software iniziò a tradurre: <<Pazzo, non si scherza con i Demon... Adesso sono solo e devo finire il lavoro!>>
Thom sconcertato disse: <<Di cosa parli testa di calamaro?!?>>
L'Èlite ancora più sorpreso rispose: <<Tu mi capisci? Ma che cosa?... Sei il primo umano che riesce a farlo!>>
L'Èlite si sedette a terra, conficcò la lama nel terreno e disse: <<Fà uscire gli altri umani, voglio restare con te e la femmina!>>
Thom fece cenno di uscire e gli scienziati corsero fuori.

Èlite: <<Sono Marl della casata 'Vadamee, già, è vero, per te il mio nome non significa niente...
Comunque sono capitano di questa squadra che avete ucciso... Odio la violenza...>> si tolse l' elmo e continuò << Sappiate che non ho approvato lo sterminio che hanno fatto i miei sottoposti... Mi spiace...>> guardò Alexandra e disse <<Capisco il tuo dolore e la tua rabbia, in passato ho perso uomini a cui tenevo davvero tanto... Prendi la pistola e spararmi, accetto la morte senza nessun problema.>>
Alexandra puntò la pistola sulla testa dell'Èlite...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Halo SpartanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora