Capitolo 10

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Carter <<Bene Noble, avete sentito Holland no?
Andiamo a prepararci, questa è una missione importante:

Kat, prepara un canale per le comunicazioni e inoltralo ad Auntie Dot.>>

Kat <<Va bene>>

Carter <<Bene, I piloti dei velivoli saremo io e Kat, sappiamo già che tipo d'artiglieria avrà il Falcon?>>

Jun <<Monta 2 mitragliatrici a catena.>>

Carter storse il naso e disse <<Non va... Preferirei il Gauss, è più preciso.
Fateglielo cambiare.>>

Emile <<Ehi ragazzone>> riferito a Jorge <<Sei felice? Oggi saremo con la "mamma">>

Jorge <<Pianatala Emile, è tanto mia madre quanto tua, ti ricordo che ci ha creato lei.
Il Progetto Spartan II e Spartan III sono state sue creazioni.>>

Carter <<Bene, Noble, ci vedremo tra un'ora all'hangar.
Jorge, la Halsey la prendi tu? >>

Jorge <<Sì, signore.>>

I Noble lasciarono la Sala Tattica e andarono a preparsi, tutti tranne Thom, che fece una deviazione nella sua camera.

Entrato nella stanza, si stese a letto e si mise a pensare un po' alla missione.
Diede uno sguardo al suo palmare per carpire altre informazioni.
Individuò sulla mappa la posizione della loro destinazione: si trovava a nord, a solo un'ora e mezza di volo.
Controllò l'orario: erano già passati 15 minuti. Si alzò dal letto e abbandonò la camera, prese l'ascensore e scese nella sala delle armature.

Le porte della sala si aprirono. Si trattava di una stanza abbastanza ampia, suddivisa in 4 sezioni: sala d'attesa, spogliatoi (a loro volta suddivisi in maschili e femminili), sala della vestizione (come amava definirla Thom) e, infine, sala di controllo (dove venivano eseguite verifiche per prevenire eventuali guasti tecnici alle armature Mjolnir).

Thom entrò nella stanza, le porte dell'ascensore si chiusero dietro di lui.
Entrò direttamente negli spogliatoi: si tolse la divisa militare, la sistemò nel suo armadietto e indossò la tuta che di solito si mette sotto la corazza: era fatta di un materiale abbastanza resistente alla trazione e alla torsione, ignifugo e anche impermeabile.
Dopo averla indossata, la tuta cominciò a riscaldarlo e lui si avviò verso la "sala della vestizione".

La sala si presentava come un ambiente abbastanza grande, dove si trovavano delle grandi strutture circolari con 8 braccia meccaniche, 4 per ogni lato: aiutavano ad indossare l'armatura.
Thom individuò la piattaforma dove poteva indossare la sua armatura grazie al suo codice identificativo "A293", era la numero 3.
Salì sulla piattaforma mettendo i piedi nei punti contrassegnati, gli stivali magnetici si autoindossarono, poi venne il turno dei gambali e delle spalle, le braccia meccaniche si muovevano da sole e molto velocemente.
Poi venne il momento dei guanti, Thom infilò le mani in dei cilindri e dopo una decina di secondi le uscì con i guanti.
Subito dopo vennero indossati i parabracci, il torso e il pettorale della corazza; mancava solo il casco.
Un ingegnere si avvicinò con il pezzo mancante dell'armatura, Thom lo prese nelle sue mani, era un Mjolnir Mark V B con aggiunta Up-Armor (UA), di colore grigio con visore color giallo.
Thom lo girò e lo indossò, L'HUB neurale si caricò con successo: la barra degli scudi, il radar e i sensori delle armi.
Subito dopo l'ingnere gli disse
<< Bene, mi segua nella prossima stanza per il controllo e la calibrazione di routine>>.

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