Capitolo 7

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Mi ritrovai accucciata in un angolo, in una stanza buia con una sola fievole luce che illuminava, anche se di poco quel terribile buio che mi circondava, non riuscivo a sentire nessun tipo di odore

La stanza aveva pareti e pavimento lercii con al centro un lettino, simili a quelli che  negli ospedali, ricoperto di un liquido cremesi che mi fece rabbrividire al solo pensiero di sapere come fosse finito li

Al lato si poteva vedere, anche se di poco, un carrello con sopra vari strumenti da taglio e siringhe con all'interno uno strano liquido bluastro
Mi alzai dall'angolo dove ero rannicchiata, ormai caldo per via del calore emesso dal mio corpo, per dirigermi verso il centro della stanza

Mi fermai di colpo, quando senti uno scatto venire dalla porta in ferro davanti al lettino, incomincia a tremare non solo dal brivido di freddo che mi passo sulla schiena ma dal....terrore, ma di cosa avevo paura....il mio corpo è come se sapesse l'orribile destino a cui stavo per andare incontro

La porta si aprì mostrando tre figure con un camince bianco,senza volto, dirigersi verso il letto, dietro loro spuntò la figura di un uomo con una possente corporatura e una maschera sul volto.....sembra come che l'aiutasse a respirare

Al suo fianco c'è un bambino magrolino, di più o meno otto anni...credo...dai capelli azzurrini e due occhi cremesi come il sangue. Girarono lo sguardo verso la mia direzione e si mossero a passo spedito

Indietreggia più che potevo fino a toccare le fredde mura della stanza, non sapevo bene del perché ma cominciai a tremare come un foglia, da quando i due avevano oltrepassato la soglia della porta,  ma sapevo che se si fossero avvicinati mi avrebbero preso e messa su quel lettino con affianco gli oggetti di 'tortura'

Più si avvicinavano più sentivo freddo, il cuore accellerava insieme al mio respiro fino a farmelo mancare e le mie guance iniziarono a inumidirsi, erano praticamente arrivati davanti a me, l'uomo tese il braccio per prendermi e poi....buoio

Sentì uno strano calore avvolgermi il corpo, che mi scaldava, il cuore cominciò a rallentare e il respiro a regolarizzarsi, che buon tepore....che strano sento odore di nocciola....vorrei rimanere qui per sempre sto così bene

Che sogn strano che ho fatto, chi erano quei tizi? Quel l'uomo e quel bambino, cosa volevano da me?

Mi sentì scuotere così aprì leggermente le palpebre, misi a fuoco la figura davanti a me ritrovando un cespuglio e due occhi smeraldo fissarmi mentre le sue braccia mi scuotevano, spromdandomi ad aprire gli occhi 

<Hey broccoletto che c'è sto così bene lasciami dormire> dissi con la voce ancora impastata dal sonno

<Scusa Kiouya ma tra 10 minuti siamo arrivati e il sensei mi ha chiesto di sveglirvi>
Rispose il verde mettendo la mano dietro la nuca imbarazzato

<Sveglirvi?> Chiesi curiosa per aver usato il plurale

<Tu e kacchan> rispose indicando la figura dietro di me

Girai il capo verso il biondo ancora addormentato, mi soffermai un po sul suo volto, la mascella rilassata senza quell'insopportabile faccia imbronciata, le palpebre chiuse coprendo gli occhi cremesi.....visto così è anche carino!...
SONO ANCORA ADDORMENTATA per pensare certe cose devo riprendermi!!

Ci misi un po a realizzare che stavo praticamente dormendo sul suo petto, senti il mio viso scaldarsi, probabilmente in questo momento facevo invidia ai capelli di Kirishima, provai ad alzarmi ma qualcosa sui miei fianchi non mi fece muovere da quella posizione, ne approfittai per annusare meglio l'odore di nocciola impressa nella maglia

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