Capitolo 17

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I timidi raggi del sole sul mio viso mi svegliarlo quella mattina, con gli occhi ancora chiusi spostai un braccio dietro la mia schiena cercando con la mano il lupacchiotto che aveva dormito con me la sera prima, arrossì al pensiero....alzai il busto scoprendo che non c'era

Dov'è andato?

Mi misi seduta poggiando la schiena al muro
Mi stropiccai l'occhio con una mano facendo scappare uno sbadiglio

Uno strano calore invase il mio corpo, incominciai a sudare,sentendo delle scosse elettriche passare lungo il mio corpo

Non dirmi che?!....

Sentivo la pelle bruciare, avevo bisogno di qualcuno che la toccasse per alleviare il fastidio
Un forte odore di feromoni si espanse nella mia stanza rendendo l'aria quasi rarefatta
Senti un liquido farsi strada fra il mio interno coscia

Per istinto feci strusciare le gambe fra di loro, mentre dei brividi di piacere mi fecero attorcigliare lo stomaco

Il petto cominciò ad alzarsi e abbassarsi in modo irregolare, la mia mente si stava annebbiando cancellando la poca lucidità che mi era rimasta

Ne avevo bisogno....
Ho bisogno di sentire le sue mani accarezzarmi la pelle....
Sentire le sue morbide e sottili labbra sulle mie....
Lo volevo sentire dentro di me....
Il solo pensiero mi fece eccitare....
Ho bisogno del mio Alpha

Dannato calore...!

Qualcuno cominciò a bussare alla porta, provai ad alzarmi ma il tremolio delle mie gambe mi fece cadere su me stessa

<Stronza sono io apri la porta!>

Riconoscerei quella voce ovunque ma soprattutto per i suoi delicati termini

Mi alzai e mi tenni al muro con le braccia avviandomi verso la porta, abbassai la maniglia aprendola del tutto

<K-Kastuki entra>
Mi spostai andando a sedermi su un lato della scrivania

Lo vidi entrare richiudendo la porta alle spalle
Indossa una canotta stretta che mette in risalto i suoi muscoli e un pantalone della tuta grigio che metteva in risalto la sua dote

<Kiouya, questo odore....> chiese più a se stesso che a me

Vederlo in quelle condizioni mandava a puttane l'ultimo briciolo di autocontrollo rimasto
Mi avvicinai attaccando le mani al suo petto iniziando a muovere la coda

Poggiò la testa nell'incavo del mio collo inebriandosi del mio odore, sta perdendo anche lui lucidità per colpa dei feromoni in questa stanza
 
                                💥💥

Iniziò a baciarmi il collo, salendo arrivando al lobo che mordichiò

<dovrei andare, non finirà bene sennò> disse allontanandosi e andando verso la porta, lo fermai aggrappandomi alla sua maglia

<t-ti p-prego resta, per m-me va b-bene> risposi cercando di mantenere lucidità

<sei abbastanza lucida per dirmi una cosa del genere?> chiese avvicinandosi di nuovo verso di me

<si fammi tua> risposi determinata mentre fremevo dall'eccitazione

Ghignò e fece congiungere le sue labbra con le mie, un bacio casto pieno di amore, chiese l'accesso che non negai

Portai le braccia intorno al suo collo approfondendo il bacio, diventando pieno di passione che fece fremere entrambi
Portò le mani sotto le mie coscie mentre le nostre lingue si cercavano 

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