il ritorno del passato

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Ieri sera non riuscivo a dormire.
Ho passato tutta la notte in veranda a guardare il cielo con le stelle, con la sola compagnia della musica.
Stavo bene, nel silenzio assordante, concentrata sulle parole delle canzoni.
Piano piano sono riuscita ad addormentarmi.
Ho sentito qualcuno che mi alzava dalla sdraio e mi portava a letto.
Non so chi sia.
Ma non volevo aprire gli occhi, stavo troppo bene in quelle braccia.
Mi sentivo protetta.
Appena mi posa sul letto, chiunque esso sia, sono sprofondata in un sonno profondo, ma sono rimasta sveglia abbasta da poter sentire un bacio caldo sulla mia fronte.
Stamattina ho mal di testa, forse ho fumato troppo ieri sera.
La suoneria del mio telefono si espande nella stanza.
Lo cerco a tastoni.
La mia mano si posa su un qualcosa di morbido.
Capelli?
Mi volto di scatto e mi trovo davanti una massa informe di capelli neri.
Mi alzo di scatto.
Nell'alzarmi inciampo su un paio di scarpe.
Prendo il telefono ed esco dalla camera.
Sono l'unica sveglia a quest'ora.
Che poi non è neanche tanto presto.
Sono le 9.
Ma ok, meglio così.
Vado in cucina, mi faccio il caffè e mi siedo al tavolo, controllando le notifiche.
Mi sento due mani che mi coprono gli occhi.
Mi volto di scatto.
L:tu sei scema
M:ahahah ti voglio bene anche io.
Martina si prepara il caffè e si siede di fronte a me.
M:ieri sera non stavi nella stanza, dove stavi?
L:i-io......non riuscivo a dormire, così sono stata un po in veranda.
M: mh.....ok
Tiro un sospiro di sollievo.
Non voglio che qualcuno sappia che ho dormito nella stanza di uno di loro, sopratutto Marco.
Mi ero ripromessa di non guardare il telefono fino a che non fossi stata sveglia del tutto, ma la curiosità prende il sopravvento.
Sblocco il telefono.
35 chiamate perse da Riccardo
203 messaggi da Riccardo
Cazzo.
Guardo Martina.
Mi capisce al volo e si sposta vicino a me per non farsi sentire dagl'altri.

Chat Ludo-Riccardo

R:so che sei a Milano
R:ti troverò
R:preparati
R:sto venendo giu
R:tornerai a Roma con me
R:rimarrai con me per sempre

Mi si gela il sangue.
Il mio cuore accellera.
Martina mi toglie il telefono dalle mani e mi abbraccia.
Come farò ad affrontare tutto questo da sola?
Spero solo che non arrivi fin qui.
I messaggi me li ha mandati stanotte, quindi dovrebbe arrivare per le 2.
Ho ancora un po di tempo per sperare.
Una lacrima riga il mio viso.
L:non lo deve sapere nessuno.
M:perché?! Devono saperlo.
L:no, Marco è venuto da me ieri chiedendomi di lasciarli fuori dai miei problemi e lo faró, cercherò un lavoro e troverò un appartamento fuori Milano.
M:devi finire gli studi, hai sudato tanto per arrivare dove sei ora.
L:lo so, ma ora come ora non posso rischiare, questo mi ammazza.
M:no, ci sono io a proteggerti
Quelle parole mi lasciano di stucco.
È una ragazza minuta, non ce la vedo a difendermi da un ragazzo di un metro e novanta.
M:lo farò.

X pov

Mi rigiro nel letto, cazzo il suo telefono non la smetteva di squillare, ho attaccato un paio di volte per lasciarla dormire.
Riccardo era il nome scritto sul display.
Non so chi sia, ma ho il presentimento che sia il suo ex.
E se le succedesse qualcosa?
Scaccio quel pensiero.
Nessuno sa dov'è.
Vado in bagno e attraverso il corridoio che separa le camere dalla cucina.
Sento la sua voce, è rotta dal pianto.
Mi blocco, sta parlando con Martina.
So che non lo dovrei fare ma mi fermo ad ascoltare la conversazione.
L:lo so ma ora non posso rischiare questo mi ammazza.
M:no, ci sono io a proteggerti.
A quelle parole mi si gela il sangue.
Era lui.
Se potessi tornare indietro risponderei al telefono, per dirgli che deve lasciarla in pace.
M:comunque almeno a uno di loro devi dirlo.
L:si così vado a litiga co Marco.
Marco? Cosa c'entra Marco ora?
M: fottitene, non puoi pensare di poter affrontare tutto questo da sola, solo perché ti ha detto di lasciarli fuori.
Lasciarci fuori? Ma è scemo? Devo parlare con lui appena si sveglia.
Mi faccio coraggio e entro in cucina.
La guardo di sfuggita, si passa una mano sotto gli occhi per non farmi vedere le sue lacrime.
D

opotutto perché deve fidarsi di me?
Ieri sera avevo preso coraggio per andarle a parlare ma l'ho trovata con gli occhi chiusi, con le cuffie alle orecchie.
Quella rimbombava nella sua testa era musica triste, si sentiva dalle cuffie.
Lei amava quel ragazzo, ma quell'amore malato non la lascia più andare.
Vorrebbe solo cambiare vita.
X:buongiorno
Le rivolgo il sorriso più sincero che ho per poi osservarla e mettermi seduto di fronte a lei
M:buongiorno Da'
L:buongiorno, dormito bene.
D:molto bene, devo dire la verità
Solo perché sentivo il tuo respiro sul mio collo.
Avrei voluto dirglielo, ma con quale coraggio?
Sento il suo sguardo bruciarmi addosso.
D: tutto ok? Hai gli occhi gonfi
L:mh?!......oh si si tranquillo.
D:se succede qualcosa ovviamente puoi dirmelo.
Mi guarda come se avessi detto qualcosa di assurdo.
Finisco il mio caffè e vado in camera.
Non voglio innamorarmi.
Già ci sono passato e fa male.
Molto.

Ludovica POV

Lo guardo andare via.
Lo osservo.
I capelli.
Cazzo
È lui che ieri sera mi ha portata a letto.
Io ho dormito con Davide.
Mi poggio una mano sulla fronte e strofino come se volessi cancellare quel pensiero.
M: beh......è cambiato.
L:in che senso?
M: Davide Moccia, non è così o almeno non è come l'ho conosciuto io.
L: e com'era?
M:freddo, distaccato, ma con tutti anche con Simo.
L:quindi pensi sia cambiato?
M:si e si vede. Secondo me c'è qualcosa sotto
L:bah se lo dici tu

Rimaniamo un po così a chiaccherare finché qualcuno non ci interrompe.
J:Buongiorno
L&M:'giorno.
J: oggi torna Tommy, vi va di venire a prenderlo in stazione con me?
M:davvero?
I suoi occhi si illuminano.
Mi nasconde qualcosa, ma lo scoprirò.
L:certo.

A pranzo tutto fila liscio.
Io e Flo abbiamo preparato il pranzo, all'inizio con tranquillità, poi ha cominciato a tirare il sale in giro.
L:EDDAIIII
F:COSA?! HAI DA DIRMI QUALCOSA SIGNORINA
L:SCEMO
Ridiamo.
Flo mi abbraccia all'improvviso.
F:menomale hai ricominciato a sorridere.
Mi sussurra all'orecchio.
Arrossisco.
Non dico nulla, non so cosa rispondere.

Veniamo interrotti dal campanello che suona.
Mi stacco e fisso la porta.
Martina corre da me e capisco tutto.
L:Flo devo chiederti un favore.
F:certo
L:rimani qui.
F:perché?
Marco:Ludo, c'è qualcuno per te.
Florin mi guarda, le narici si allargano, capisco che è arrabbiato.

Marco Pov

Sento suonare il campanello.
Guardo dallo spioncino.
È un ragazzo, ma non so chi sia.
In quel momento non mi sarei mai immaginato che potesse essere Riccardo.
M:si?!
R:sto cercando Ludovica
M:ok
Le urlo dalla sala che c'è qualcuno per lei.
In quel momento, la vedo varcare il corridoio bianca come un cencio.
Cazzo.
Ho fatto una cazzata.
R:grazie amico.
M:non sono tuo amico.
R:beh, in un qualche modo si.
Mi fa un sorriso inquietante che mi fa venire i brividi.
Ludovica arriva davanti alla porta.
Mi guarda.
Gli occhi supplicano di non lasciarla sola con lui.
L:puoi andare Marco, grazie.
M:sicura?
L:si si
Martina mi guarda e mi supplica di rimanere li.
Le faccio cenno di seguirmi e andiamo in cucina, dove trovo Florin che si tiene le mani nei capelli.
Marco:teniamo tese le orecchie.
M:no tu dovevi rimanere li.
F:non si risolverebbe niente, lui si sarebbe innervosito.
Parliamo finché.......

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