𝑼𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍𝒆 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒆

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Era mattina e mi ero svegliata presto, ero ancora abituata a svegliarmi molto presto per colpa dell'abitudine col mio precedente lavoro.

Mi preparai abbastanza in fretta, indossai la solita divisa, mi mancava indossare i miei vestiti casuali ma la divisa non era male.

Scesi per fare colazione e decisi di cucinarmi un semplice toast all'uovo.

Finì abbastanza in fretta di mangiare e decisi di fare il giro lungo per arrivare a scuola così da godermi la strada al mattino.

L'aria era fresca e dava un leggero fastidio al naso ma era piacevole, il cielo era oscurato dalle nuvole e si poteva sentire un leggero profumo di pioggia appena caduta, le pozzanghere erano ancora molto grandi e evidenti quindi era abbastanza difficile schivarle ma era divertente.

Nella strada incontrai Sugawara e iniziammo a parlare.

«quindi tutto deciso si va ai nazionali» mi disse lui mettendosi le mani dietro la testa.

«sono felice per voi» risposi sorridendo.

«sinceramente non mi sento mentalmente pronto» mi disse lui sospirando.

«eppure sembri calmo» dissi abbastanza sorpresa.

«è solo l'immagine che vedi di me ma dentro di me sto davvero in ansia» mi disse lui ridendo.

«ah...beh è normale essere in ansia solo non farti sovrastare dai pensieri negativi» dissi dandogli una pacca sulla spalla.

«già...Guarda sono Daichi e Asahi» mi disse lui indicando i due ragazzi che non si erano accorti della nostra presenza.

«che ne pensi di spaventarli?» mi propose lui.

«certo alla fine Asahi è molto facile da spaventare!» risposi sorridendo in modo malefico.

Ci avvicinammo di soppiatto ai due e con passi felpati raggiungemmo velocemente le loro spalle, Sugawara mi fece il conto alla rovescia con le dita...3...2...1....BUH!! Asahi si spaventò e Daichi divenne come una statua immobile con un sorriso del "caaaaazzz-" alla fine io e Kōshi scoppiammo a ridere e dato che Daichi volva ucciderci iniziammo a correre, Swamura ci inseguiva e Azumane lo inseguiva per fermarlo. 

Ci fermammo e riprendemmo fiato e decidemmo di riderci su.

«nazionali neh?» dissi guardando il cielo.

«già che ansia» mi rispose Asahi.

«vero ma dobbiamo rimanere calmi e uniti» disse infine Daichi facendo un paio di applausi.

꧁❤︎Kageyama x reader❤︎꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora