Lupi

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Raggiungiamo velocemente l'Alaska, mentre ci avviciniamo Garrett mi si affianca.
"Posso chiederti cosa è successo a tuo fratello?" Mi chiede piano e con timore.
Decido di modificare la realtà per non farli insospettire su di me.
"Caius, stava dando la caccia agli ultimi licantropi sulla nostra isola, si sono spinti verso di noi... Pietro li ha allontanati, sperava di farcela a scappare... erano troppi, lo hanno fatto a pezzi... odio Caius e ho distrutto tutti i licantropi..."
Si ferma e mi fermo al suo fianco.
"Prima di arrivare a casa credo che dovremmo spiegarti qualcosa, prima che ci siano brutte sorprese..."
Edward, che è il più veloce torna indietro ed ascolta i pensieri di Garrett mentre la mia attenzione viene presa dai passi pesanti di una creatura lì vicino, odoro l'aria e mi arriva l'odore di pelo bagnato, chiudo gli occhi e avverto quella presenza che non sento da quasi trent'anni, corro verso quella creatura e gli altri quattro mi rincorrono e urlano il mio nome, raggiungo una radura e lì trovo un gigantesco licantropo grigio, circondato da altri vampiri, la rabbia mi acceca i miei occhi diventano rossi.
I vampiri in quella radura mi guardano sorpresi, mentre quelli alle mie spalle ci raggiungono.
"Fermati! Non è come credi!" Urla Edward e gli altri corrono verso di me per cercare di fermarmi ed io rilascio il mio potere, un enorme bolla rossa avvolge me e il licantropo grigio lanciando fuori tutti gli altri e bloccando il licantropo che cade a terra ringhiando.
"Eravate estinti... a quanto pare ancora no, e questa specie di vampiri vi difendono...siete feccia!" La stringo tra le spire del mio potere stritolandola lentamente. Vengo distratta da un rumore alle mie spalle, un altro licantropo sta cercando di entrare nella mia barriera e la rabbia sale ancora di più, lo lascio entrare e sotto il mio sguardo quel secondo licantropo color sabbia torna umano e si avvicina al corpo del primo urlando.
"È mia sorella! Non farle del male! Non siamo licantropi! Ti prego! Smettila! Qualsiasi cosa le stai facendo, smettila!"
Quel ragazzo si getta sul corpo del licantropo che sto torturando senza nemmeno guardarmi, lascio la presa e il licantropo la smette di contorcersi e torna umana.
Tolgo la parete intorno a noi, mi giro e affronto Edward.
"Siete in combutta con loro, per questo i Volturi vi cercano? Offrite rifugio a dei licantropi?" Urlo puntando il dito contro i due ragazzi.
"Se ci darai il tempo di spiegarti, capirai che non è quello che sembra..." dietro di noi la gente sta aiutando la ragazza che ho ferito, sento parlare un uomo e sembra un medico dai termini che usa.
"Ehi! Tu! Cosa diavolo pensavi di fare!" Un'altra voce viene verso di me urlando infuriata.
"Jacob! Resta indietro!" Lo avverte Edward guardandolo ma a quanto pare l'altro non lo ascolta e mi poggia una mano sulla spalla.
Lo lancio via senza nemmeno girarmi ma stavolta non gli faccio male, dal calore della sua pelle ho capito che non era un vampiro e quindi ho usato al minimo i poteri.
"Sono lupi, non licantropi, discendenti di una tribù di nativi americani, la loro forma è quella del lupo per una casualità, loro non si trasformano con la luna piena, si trasformano quando serve o quando si arrabbiano. Perdonaci avremmo dovuto avvisarti."
"Sono...umani?" Gli chiedo iniziando a sentirmi in colpa per aver agito senza pensare.
"Sono umani... molto più di me e te..." chiudo gli occhi sospiro, mentre mi giro e cammino verso la ragazza a cui ho fatto male.
Molti vampiri sono vicino a lei ed anche il fratello di poco prima mentre lei urla dal dolore. Con delicatezza la tiro su da in mezzo tutte quelle persone e lei riprende ad urlare spaventata, lievita davanti a me e le poso una mano sulla fronte per farla smettere di urlare rilascio il mio potere passando la mano su tutto il corpo per curarle le ferite e le fratture che le ho causato. Poi la poggio a terra mentre si riprende e riapre gli occhi guardandomi terrorizzata.
"Ti chiedo scusa..." le dico e mi giro per allontanarmi.
"Edward, tu non ti rendi conto di cosa hai portato qui da noi..." un uomo, alto e dai capelli neri corti si avvicina a Edward mentre parla a voce abbastanza alta da farsi sentire fino a me, mi siedo su una roccia e li guardo.
"Lo so...impressionante..." risponde Edward sorpreso.
"No...pericoloso... e sembra non avere idea dei suoi poteri..." guardo l'uomo che mi fissa di rimando.
"Eleazar, sei l'unico a poter capire questo solo guardando, cosa vedi?" Gli chiede Edward e l'uomo di nome Eleazar non risponde ad alta voce ma nel pensiero dove solo il suo interlocutore può sentire la risposta.
"Seth non ti avvicinare a lei!" Sento la ragazza di prima urlare e mi giro a guardare cosa accade.
Il ragazzo di prima si sta avvicinando a me ma nel momento in cui i nostri sguardi si incrociano si ferma e vedo la sua espressione cambiare trasformarsi da arrabbiata a comprensiva e qualcos'altro a cui non so dare nome.
"Oh mio Dio! Non è possibile!" Sento Edward commentare e mi domando come faccia tutta quella gente ad accettare la sua invasione mentale continuamente.
Seth si avvicina lentamente a me dandomi il tempo di guardarlo meglio: il colore della sua pelle è come il caramello, occhi scuri come i capelli, corpo atletico ma non troppo muscoloso, veste solo un pantaloncino e non sembra dargli fastidio la neve e il freddo di quel luogo, nè la presenza di così tanti vampiri vicino a lui, quando arriva davanti a me si ferma e allunga una mano.
"Mi chiamo Seth Clearwater, tu sei?" Resta con la mano alzata verso di me ed io lo guardo con espressione neutra, resta con la mano sospesa per buoni due minuti continuando a guardarmi e a sorridere.
"Ehi! Sai, dovremmo passare tanto tempo qui tutti insieme! Dovrai farci l'abitudine..." e inizia a parlare come ha fatto Alice per tutto il viaggio, senza respirare, mi alzo e gli stringo la mano bollente.
"Wanda, mi chiamo Wanda ora puoi smetterla di parlare? Comunque non è detto che io resti a lungo!" Lui sorride di nuovo, io gli lascio la mano e mi avvicino a Edward ed Eleazar.
"Voi due, cosa sapete di me e tu che poteri hai? Cosa sai dei miei poteri?" Chiedo in tono duro.
"Perdonaci, non volevamo offenderti, mi chiamo Eleazar, il mio talento è capire il potere degli altri solo guardandoli, tu hai un potere... strabiliante... cosa ti rendi conto di poter fare? Partendo da quello possiamo farti scoprire quello che ancora non sai..."
"Mi hai definita pericolosa..." li guardo pensando al fatto che anche loro hanno paura di me e che forse ho sbagliato a venire fino a qui.
"No, Wanda, non è come pensi, non abbiamo paura di te!- sbuffo guardando Edward che mi ha di nuovo letto nella mente- Perdonami! Lo so che mi hai chiesto di non farlo, ma non voglio tu pensi male di noi, ammiriamo il tuo potere e pensiamo che tu possa aiutarci, se i Volturi vedono te, sono sicuro che riusciremo ad evitare lo scontro."
"Con il tuo potere puoi bloccare Edward, devi solo capire come..." mi dice Eleazar facendomi l'occhiolino.
Mi rendo conto che alle mie spalle Seth sta parlando animatamente con la sorella e con un altro ragazzo alto e muscoloso, mentre un ragazza dai lunghi capelli biondo scuro ricci, e la pelle così simile alla mia e diversa da quella dei vampiri si avvicina a me sorridendo.
La guardo meravigliata di trovare una persona così simile a me, Edward si gira a guardarla e quando si avvicina mi dice.
"Ti presento mia figlia Renesmee. Lei è come te!" Mi dice e la ragazza mi sorride.

La seconda guerra dei VolturiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora