Chi sono?

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"Ciao! Ti prego non chiamarmi Renesmee, tutti mi chiamano Nessie!" Allunga la mano verso di me.
"Wanda..." gli stringo la mano sorpresa.
"Stai anche tu figlia di un umana e di un vampiro come me?"
"Io... io non lo so..." le dico confusa.
"Nessie, la nostra ospite non sa niente di questo, portala dentro e spiegale tutto."
"Ma certo!- sorride ad Edward- vieni con me!" Mi dice e si gira verso al casa.
Entriamo in una villetta tutta in pietra e con i soffitti in legno, nella stanza principale un camino è accesso, anche se nessuna delle persone lì fuori ha bisogno di calore. Nessie prosegue verso un'altra stanza ed entriamo in una cucina.
apre il frigo e mi posiziona davanti due vassoi pieni di formaggi e frutta ed una brocca d'acqua. Si siede affianco a me offrendomi il cibo, sono molto stanca dopo tutta quella corsa e la magia usata, mangio con gusto.
"Non sai come sei nata?" Mi chiede Nessie.
"No... non ricordo nulla, io e mio fratello... il primo ricordo... è la foresta, c'era sangue... eravamo così piccoli, ma siamo riusciti a sopravvivere e dopo un paio di giorni eravamo in grado di muoverci e siamo sopravvissuti nutrendoci di animali..." lo sguardo di Nessie è triste ma non compassionevole.
"Posso mostrarti la mia nascita?" Mi chiede.
"Mostrarmi?" Le chiedo perplessa.
Mi poggia una mano sul viso e la mia testa viene inondata da immagini.
Nessie mi mostra i suoi ricordi, di come la mamma fosse ancora umana al momento della sua nascita, della sua mamma diventata vampira dopo qualche giorno, della sua immensa famiglia, mi fa conoscere tutti dalle sue immagini, fino ad arrivare alla prima guerra con i Volturi, la paura e la tensione, e quel ragazzo straniero anche lui figlio di un umana e un vampiro. Quando stacca la mano dal mio viso torno al presente e la guardo stupita.
"Tu...tu cosa..." balbetto non riuscendo a capire se ho visto la realtà o anche lei come me ti fa vedere quello che vuole.
"Io toccando le persone posso trasmettergli i miei pensieri, non sono cose inventate ti ho fatto vivere i miei primi mesi di vita." Mi dice tranquilla e sorridente. Continuo a mangiare mentre sento fuori la casa molti discutere animatamente.
"Cosa sta succedendo lì fuori?" Le chiedo e Nessie sospira.
"Il tuo arrivo non è stato molto... apprezzato...hai dei poteri molto forti e qualcuno l'ha presa un po' a male, qualcun'altro a quanto pare è molto contento della tua presenza.
"Mi farebbe piacere conoscere tua madre..." chiedo a Nessie e lei sorride.
"Vado a chiamarla, tu aspetta qui, non scappare!"
Si alza dalla sedia e corre fuori ed io mi guardo intorno, aspettando che torni.
Quando arriva mi rendo conto che sua madre è il vampiro che ha paura di perdere Edward nella visione che gli ho creato: una vampira dai capelli più scuri di quelli della figlia e leggermente mossi, il viso perfetto come  tutti i vampiri, si avvicina a me sorridendo.
"Bella Cullen, la mamma di Nessie, volevi conoscermi?"
"Piacere, Wanda, anche se credo che ormai il mio nome lo conoscano tutti..."
"Diciamo che il tuo arrivo non è passato inosservato, ma comunque ti ringrazio per essere qui!" Mi sorride e mi stringe una mano con sincera cordialità.
"Tu... eri umana...quando...quindi anche la mia... è morta di parto giusto?" Le chiedo e lei stringe la mano alla figlia.
"Sì... noi non sapevamo che avendo rapporti... potesse succedere... Edward mi ha salvata... credo che tua madre sia vittima di un vampiro che non sapeva cosa sarebbe successo avendo... rapporti... con un umana..." le sue parole cercano di dirmi la verità sperando di non ferirmi, ma non appena Nessie mi ha mostrato tutto, avevo già capito che il vampiro che ci ha messi al mondo è un mostro. Abbasso lo sguardo mentre le mani si riaccendono di rosso, Nessie mi prende una mano e la guardo mentre il potere si spegne.
"Sei al sicuro, nessuno può farti del male, non avere paura di noi..." mi sorride e mi trasmette la possibilità per me di restare lì con loro.
Le sorrido mentre scuoto la testa per farla uscire, lei mi sorride e mi lascia la mano sotto il sorriso affettuoso di Bella, alle sue spalle entra Seth che mi guarda sorridendo.
"Bene! Cosa succede qui dentro?" Chiede guardandomi.
"Roba da donne!" Dice ridendo Nessie e Bella si aggiunge alla risata sotto il mio sguardo serio.
"Vi stanno aspettando fuori, a quanto pare Eleazar vuole parlare con Wanda e vuole che siamo tutti presenti." Torna fuori correndo e noi usciamo dietro di lui trovando tutti i vampiri disposti in semicerchio intorno a noi con Eleazar e Edward al centro.
"Wanda, benvenuta tra di noi, come ti ho già detto il tuo potere è enorme e ne conosci solo una piccola parte... se per te non è un problema vorrei che ora aiutarti a conoscere i tuoi limiti e le tue possibilità, qui davanti a tutti, in modo che nessuno di noi abbia più paura di te." Eleazar i mi sorride ma guardando i visi degli altri, vedo la paura e il timore in tutte quelle persone, tranne che in Seth, Bella, Edward e Nessie, anche il ragazzo alto e bruno al suo fianco ha paura ma vedo la sua preoccupazione rivolta più a Seth che a me.
"Cosa vuoi che faccia?" Chiedo ad Eleazar guardandolo minacciosa.
"Se ti fidi di me, posso mostrarti quanto potresti essere letale con i tuoi poteri. Se lasci che io ti tocchi, ti aiuterò a capire i tuoi limiti. Me lo permetti?" Mi chiede avvicinandosi cautamente.
"Conosco i miei limiti, non voglio mettere a rischio nessuno delle persone qui..." gli dico quasi spaventata e arretro di un passo.
" Mi spiace contraddirti, ma puoi fare molto di più di quello che credi... bloccare Edward per esempio, o creare un campo di energia talmente potente da soggiogare tutti coloro che vi si trovano all'interno... e molto altro..."
Le sue parole mi spaventano e mi attraggono allo stesso tempo, non credo sia possibile io possa fare tutto questo. Eleazar fa un altro passo verso di me sorridendo, guardo tutti i vampiri in quel cerchio.
"D'accordo..." gli rispondo arrendendomi alla mia curiosità.
"Vieni al centro, punteremo i tuoi poteri verso quelle rocce laggiù così non farai del male a nessuno."

La seconda guerra dei VolturiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora