Capitolo 18

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I ragazzi affrontano una dura settimana di allenamenti e finalmente arriva la tanta attesa finale. Tutti sono emozionati, Arisa invece un po' meno. Dovranno giocare nuovamente contro la Royal e questo significa avvicinarsi di nuovo a quell'uomo. L'idea non le piaceva affatto.

《Siamo alla finale del torneo. Ci siamo allenati duramente in questi ultimi giorni e abbiamo le carte in regola per battere la Royal Academy》 esclama Mark entusiasta, seguito da un sì generale. Il suo modo di fare aveva pure allontanato Arisa dai suoi pensieri, attirando la sua attenzione su di sé.

《Vi prego di fare solo una sola, dare il massimo, così non avrete alcun rimpianto》 annuncia l'allenatore Hillman, rivolto soprattutto ad Arisa

《Si allenatore, lo sappiamo. La Royal la metteremo in difficoltà》 risponde Arisa con l'affermazione di tutta la squadra

Hillman era preoccupato per Dark, sia perché sa che avrebbe organizzato qualche stratagemma sia per cosa avesse fatto ad Arisa, trema come una foglia quando lo vede ed è evidente che non vuole scendere in campo. Però è anche consapevole che lo farà perché tiene molto alla squadra.

Dal pullman si inizia a intravedere la sede della Royal Academy, tutti la guardano stupiti per la sua imponenza. Arisa continua ad avere una faccia pensierosa. Il fratello preferisce chiederglielo dopo la partita perché sa che non avrebbe ricevuto risposta.
Arrivati a destinazione, i giocatori scendono e iniziano ad entrare nello stadio della Royal per andarsi a cambiare e prepararsi alla partita.

Arisa cerca un bagno dove cambiarsi. Si lava la faccia e guarda lo specchio, dove intravede Marylin.

Nella testa di Arisa

Marylin: quindi è questa la sede della Royal Academy, percepisco la sua energia, oggi mi divertirò sicuramente

Arisa: io invece no...soprattutto perché so che ti metterai in mezzo...

Marylin: non dovrebbe dispiacerti, dato che tu risparmi energie e rischi di non morire nel bel mezzo di una partita. E non credo che stavolta puoi permettertelo. Mark e Axel hanno grande fiducia in te e deluderli sarebbe brutto. Tremi come una foglia appena lo vedi, quindi esitare sarebbe la tua fine. Ecco a che ti servo, riesco dove tu non riesci, tra cui tenerti in piedi, dato che sei una malata vivente, sia fisicamente che psicologicamente. Non puoi lamentarti della mia presenza, perché grazie a te sono nata. Quindi ora vediamo che farai. Mi sopporterai o proverai a reprimermi? Vediamo che forza mi tiri fuori Arisa Amamiya *scompare dallo specchio*

Fuori dalla testa di Arisa

Arisa tira un pugno nel vetro, rompendolo. Aveva pure gli occhietti lucidi. Non riusciva a sopportare questa situazione e non sapeva nemmeno per quanto tempo avrebbe retto. Dato che si era fatta male alla mano, pulisce la mano con l'acqua, la asciuga e poi fascia. Dirà che è caduta ed ha preso una distorsione, quindi ha messo un antidolorifico e poi fasciato per contenere meglio il polso. Effettivamente ha detto la verità, quindi è credibile alla vista dei compagni, quando li raggiunge in corridoio.

《Tranquilli che posso giocare, tanto non sono un portiere, mi servono solo le gambe》 rassicura Arisa

《Va bene...ma non strafare》 dice il fratello preoccupato

《Agli ordini!》 Risponde Arisa

Lì vedono Jude analizzare la zona in modo sospettoso e già Kevin inizia a lanciare accuse.

《Kevin, lui non ha piazzato trappole, credo solo abbia scoperto una cosa solo oggi, e quindi sta cercando di rimediare per gli altri, controllando che tutti noi, non ci rimettiamo la pelle, ho ragione, Jude Sharp?》 Lo guarda Arisa da vicino ad Axel

L'amore è l'antibiotico del cuore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora