15 pt. 2 •La spilla•

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- Mi manca mia nonna -

L'unica cosa che mi venne in mente è la mia cara nonna, la quale mi lasciò poco prima dell'estate e io soffrii tanto...
Era come una seconda mamma per me

- Jane... -

Draco sapeva benissimo che cosa provavo ogni volta che pensavo a mia nonna e perciò mi cullò in un caldo abbraccio, mentre io ripensando a lei iniziai a versare alcune lacrime

- Mi dispiace amore -

- Non fa niente, non lo sapevi -

- La prossima volta dimmelo prima, se no non posso starti più vicino di quanto faccio -
Disse sciogliendo l'abbraccio e incorniciando il mio viso fra le sue mani

Mi baciò immediatamente, trasmettendomi tutto l'amore che voleva darmi.

Dopo qualche istante vidi la Parkinson rientrare assieme al suo sorriso odioso, come se volesse sfidarmi.

- Amore io vado in stanza, tu ritorna alla festa e stai lontano dalla Parkinson. Non mi tranquillizza per niente sapere che c'è lei alla festa mentre io sono in camera. Però sono stanca e voglio andare -

- Non vuoi che ti accompagno? -

- No Draco, preferisco camminare da sola -

- Come preferisci, allora ci vediamo domani amore -

- Buonanotte -
Ci scambiammo un sacco di baci per poi concludere con uno più lungo
Non volevo smettere di baciarlo

Ma poi ci salutammo e io andai in camera... mi pesava il fatto di non avergli detto la verità, ma non potevo.

La notte non fu altrettanto facile

Ero ancora in quella stanza, chiusa di nuovo a chiave. Sentivo le solite voci e immediatamente corsi verso il cassetto contente l'unica mia via d'uscita, come se sapessi già dove si trovasse la spilla.
Aprii in fretta la porta e corsi verso le scale.
Le voci si facevano sempre più forti e io cercai di correre il più veloce possibile.
Sentii uno schiantesimo.
Non ero neanche arrivata alle scale.
Ci avevo messo troppo tempo, ma ripresi ancora a correre e

Suonò la sveglia

Mi alzai anche questa volta sudata e guardai nuovamente il letto di Daphne, per fortuna era domenica. Lei era ancora lì a dormire come un sasso e perciò le lanciai un cuscino addosso

- Daphne sono le 9, svegliati, c'è lezione! -

- Cosa?! Oh cavolo! -

Guardò l'orologio e si fiondò nel bagno.
Scoppiai in una risata e lei uscì lentamente dal bagno con sguardo assassino

- È domenica stupida -
Dissi io continuando a ridere

- Sei una serpe cattiva... ma mai quanto me -

Si buttò nel mio letto e iniziò a farmi il solletico, perché sapeva perfettamente che era il mio punto debole.

Dopo un minuto di suppliche e risate, cessò del tutto quella tortura e ci guardammo

- Daphne non te l'ho chiesto, alla fine com'è andata ieri? -

- Sono andata via prima di tutti gli altri perché avevo sonno, però credo che tutto sommato sia andata bene -

- D'accordo, dai andiamo a fare colazione -

Ci preparammo entrambe e poi ci dirigemmo verso la sala grande.
Lì trovai i nostri soliti amici intenti a gustare le pietanze sul tavolo.

Io e Draco ci scambiammo il solito bacio del buongiorno

- Allora, dormito bene? -

Proprio in quel momento pensai al solito incubo che già inquietava i miei sogni

•𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲💚•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora