6. L'unica Opzione

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KUROO'S POV

Sono passati sei mesi da quando mi sono ferito. La ferita è ormai guarita del tutto, il nome che mi aveva dato padre Kei mi è stato d'aiuto. Mi ha rimosso i punti e medicato. Non ho più cercato padre Kei anche se è sempre nei miei pensieri.

Sono ricercato dalla polizia e dalla banda a cui do la caccia. Il ragazzo che ho ucciso era il fratello del capo, mi vogliono morto. Non sanno a chi danno la caccia, non c'è nulla che porti a me.

Ho ucciso altri due membri della banda, mi hanno dato altri tre nomi.
Due dei quali ho già catturato.
Sono in due strutture diverse.
Ne sto torturando uno.

-Mi devi dare un nome. Prima parli prima smetterai di soffrire. Non costringermi a romperti anche le dita dell'altra mano.-

-Non tradirò mai i miei compagni.-

Sputa ai miei piedi.
Ok l'hai voluto tu gli rompo due dita della mano destra con una pinza. Lui urla per il dolore.

-Ne sei ancora certo Raul?-

-Vuoi un nome? Scommetto che questo ti interessa più di uno dei nostri. Quando il tuo collega è morto c'era un'altra persona lì. Non era uno di noi. Mi sbaglio?-

-No, continua.-

-Mentre correva gli è caduta una fattura. I ragazzi l'hanno tenuta temendo che potesse fare un identikit loro. Vuoi sapere il nome su quella ricevuta?-

-Si.-

Non posso crederci, finalmente avrò il nome di quel tizio.

-Sicuro? Perché potresti finire all'inferno.-

-Tranquillo il diavolo ha già la mia anima. Il nome, subito.-

-Tsukishima Kei è un p...-

-Prete. No, non è possibile. Ti stai sbagliando.-

-Come fai a sapere che è un prete? È diventato un prete poco dopo quel
fatto.-

Tiro fuori la pistola e gli sparo in fronte.
"Sono diventato un prete per redimermi" "non le sembra assurdo che mentre io diventavo un criminale lei smetteva di esserlo?". Lo sapeva.
Sapeva chi ero. Prendo immediatamente l'auto e vado in chiesa. Prima di scendere prendo la lama e mi ferisco il braccio sinistro, abbastanza da sanguinare.
Poi entro in chiesa.
Lui non è qui c'è un uomo anziano.

-Figliolo stai bene?-

-Sto cercando padre Kei.-

-Siediti, vado a chiamarlo.-

-Grazie.-

Bene, per un attimo ho temuto avesse cambiato parrocchia.
Padre Kei mi guarda sorpreso quando mi vede.

-Ho bisogno del suo aiuto. La prego, non la cercherò mai più.-

Ti senti in colpa vero?

-Vado a prendere il necessario, posso ricucirti anche qui.-

-No, deve venire con me. La prego.-

-Va bene, arrivo subito.-

Torna poco dopo con il solito borsone.
Mi segue in auto.

-Cosa succede?-

-Deve ricucire un tizio, gli ho rotto le gambe non potevo portarlo. Può ricurmi il braccio adesso?-

-Qui?-

-Si, qui.-

-Va bene.-

Mi volto e gli porgo il braccio. Lui mi alza la manica e guarda il taglio.

Portami all'inferno || Kurotsukki ~ Short Story Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora