Capitolo 5

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Angolo mannaggiacabbo : questo capitolo è un po'... spinto (?), quindi vi ho avvertiti.

Passò una settimana, il gruppo di studio prese forma e ogni martedì ci vedevamo per studiare insieme. Stavo andando a scuola, e avevo le cuffie nelle orecchie e guardavo il cielo sulle note di BeachBoy, la mia canzone preferita. Il cielo era stupendo; si avvicinava l'inverno e faceva freddo, ma mi ero scordata la giacca, quindi congelavo. Ebbi un brivido e strizzai gli occhi per riprendermi, ma in quel momento andai a sbattere contro qualcosa di caldo. Mi appoggiai alla cosa a cui ero andata addosso, che quando aprii gli occhi notai fosse una persona. Notai anche che era il professor Aizawa, e che lui mi guardava in modo abbastanza irritato.

"Mi scusi-" stavo per continuare ma lui mi prese una cuffietta dall'orecchio. <Oh, no.> pensai io, realizzando che ero arrivata alla parte più volgare della canzone. Lui se la poggiò all'orecchio e dopo un po' me la restituì: "Ascolta della musica piuttosto inopportuna, signorina. Dovrebbe ascoltare qualcosa di più adatto a una ragazzina." borbottò lui, "e comunque... è in ritardo per le lezioni, y/c." sospirò alla fine, avviandosi. Non gliela avrei lasciata vinta.

"Se vuole metterla così, sensei, anche lei lo è. Non può riprendermi se..." stavo concludendo la frase piuttosto soddisfatta, quando lui scattò all'indietro e mi prese il volto con tre dita. "Qui le detto io le regole, signorina. Dopotutto, io sono il suo professore." concluse lui sorridendo nel modo che non sopporto. Mi lasciò il volto e si diresse definitivamente verso l'aula. <Cavolo.> pensai mentre mi avviavo a mia volta in classe, rossa in volto. 

Mi sedetti al mio banco senza nemmeno salutare i miei compagni, e presi i libri di giapponese moderno prima del suono della campanella. "Buongiorno a tutti, ragazzi. Oggi vi farò fare un test veloce. Non vi ho detto di studiare perché è semplice e non metterò il voto. Voglio solo vedere se alcuni di voi hanno davvero compreso - e qui mi guardò - le mie lezioni.  Midoriya, cortesemente, consegna questi fogli alla classe." si chinò e prese dei moduli dal cassetto. Izuku si alzò e mi porse un modulo, sorridendo; presi il foglio e ricambiai il sorriso. Stavo per iniziare quando Aizawa mi chiese qualcosa.

"Signorina y/c, mi sento molto solo qui alla cattedra, perché non sposta qui il banco, così posso guardare le sue risposte?". Guardai i miei compagni di banco furiosa, che si stavano trattenendo dallo scoppiare a ridere. "Sì, ma perché?" lo fulminai con lo sguardo; "L'ho vista sbirciare dal compito di Kirishima l'ultima volta, ecco perché. E ora venga qui o l'aspetterà un pomeriggio impegnativo.". Bakugou si mise a ridere : "Ascolta il professore, bastardina!"; lì non ci vidi più dalla rabbia, iniziai a sparare raggi laser contro il maledetto; "Ripetilo mentre ti prendo a pugni, merdina-" stavo per alzarmi quando sentii una mano sul braccio.

"Adesso mi avete stufati! Entrambi nel mio ufficio dopo le lezioni! E non scherzo." sbraitò Aizawa, continuando a tenermi ferma. Mi sedetti controvoglia e compilai poco più della metà del modulo. Dopo le lezioni, senza nemmeno aspettare Katsuki, mi diressi all'ufficio. "Buon pomeriggio, puoi sederti qui mentre aspettiamo Bakugou." cominciò Aizawa "Puoi ben capire che avendoti avvertita la volta scorsa, dovrai venire qui per le lezioni di recupero una settimana intera. Non voglio storie." continuò prima che lo interrompessi. 

Si sporse verso di me, e mi venne un brivido, poi però mi accorsi che stava solo afferrando l'elastico dentro il portapenne per legarsi i capelli. <Cazzo, non di nuovo>, pensai mentre lo guardavo sollevarsi i capelli: le sue braccia erano tese e gonfie, rivelavano i muscoli sotto la sciarpa che teneva durante le lezioni. "Continuo a chiedermi perché lei mi guarda così signorina y/c. Comincia a farmi sentire a disagio, sa?", detto questo si alzò dalla sedia e venne dalla mia parte, sedendosi sulla scrivania. Avvampai per i pochi centimetri che rimanevano tra me e lui prima di rompere le distanze, ma mi limitai a osservarlo. "Bakugou non verrà. Mi è stato appena riferito che è tornato a casa."

"Ma non me lo poteva dire pri-" stavo per lamentarmi quando lui mi prese il volto: aveva distrutto tutte le distanze, ora. Mi guardò dritta negli occhi, e mi baciò; strizzai gli occhi e mi accorsi che il bacio stava divenendo intenso... presi a mia volta il suo volto e lo scansai dalle mie labbra. "C-che signific-" non mi lasciò nemmeno il tempo di respirare che riprese il bacio. Continuammo così per più di due minuti, fermandoci solo per riprendere fiato. A un certo punto lui spostò le mani sui miei fianchi, cercando però di non invadere il mio spazio personale, cosa che apprezzai. Li strinse leggermente e mi guidò verso di lui, facendomi salire a cavalcioni su di lui. Sentivo un misto di emozioni insieme, non ragionavo più: la mia mente e il mio corpo erano completamente fissate su di lui. 

A quel punto iniziai a slacciarmi la cravatta, ma lui prese le mie mani e le mise sul suo collo, per poi iniziare da sé a sbottonarmi la camicia. Io nel frattempo mi ero spostata dalla sua bocca, lasciando piccoli baci umidi sul suo collo e sulla mascella; lui mugolò di piacere, stringendomi i fianchi più intensamente. "Ughh~" gemetti io, senza riuscire a controllarmi; mi resi conto solo dopo del suono indecente che mi era appena uscito dalla bocca, me la tappai e arrossii violentemente. Sentii sulla mia pelle la bocca di Aizawa allargarsi in un sorriso: 

"Non pensavo fossi così aggressiva, signorina". 


Shonshin ||Aizawa x Reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora