Capitolo 2

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                                             "La prego di calmarsi, signorina."

Mi girai immediatamente e quasi svenni per la paura; a due centimetri dal mio banco un uomo alto, malandato e coi capelli neri, lunghi, e sparati verso l'alto mi stava fissando.  Due occhi penetranti, pieni di odio, che sembrano come inghiottirmi l'anima;  sono terrorizzata, mi siedo al mio posto, continuando a chiedermi il motivo del perché la mia unicità fosse scomparsa. 

"Ho annullato la tua unicità. Questo è il mio quirk." disse come per provocarmi. "Buongiorno a tutti. Sono Aizawa Shouta, nome da eroe Eraser Head, e da oggi sono il vostro coordinatore di classe...". Si sistemò i capelli, tirò fuori dalla scrivania un sacco a pelo giallo (cosa ci faceva lì?) e si sdraiò per terra; "Che barboso che sembra" sussurrai a Kirishima "davvero starà con noi tutto l'anno?" sospirai e mi buttai indietro con la sedia. 

All Might riprese: "Bene, vi lascio alla lezione con il mio migliore amico nonché collega...", venne interrotto da Aizawa "Non sono il tuo migliore amico."; All Might scoppiò in una grossa risata, gli diede una pacca sulla schiena che quasi lo ammazzava e corse fuori dalla classe. 

"Bene, iniziamo la lezione di letteratura giapponese contemporaneo... tirate fuori i quaderni e iniziamo." tutti tirarono fuori i loro quaderni, tranne io. Volevo provocarlo, come lui aveva fatto con me: una sorta di vendetta. "Signorina y/c, tiri fuori il quaderno, per favore.", disse lui serio, "E se io non volessi?" gli dissi strizzando l'occhio. "Ti beccheresti un appuntamento galante nel mio ufficio, dopo le lezioni." ribatté sarcastico, sbuffando. 

Tutti risero, me compresa, e ribattei a mia volta: "Oh, un appuntamento!" dissi prendendolo in giro, i miei compagni che ridevano. 

Finì la lezione e mi stavo incamminando verso la mensa, quando Midoriya mi venne incontro correndo. "Il professor Aizawa ti vuole in aula, mi ha detto di avvertirti." mi disse in modo gentile, "Ah, grazie!" gli dissi ricambiando la gentilezza. Mi girai e mi avviai verso la classe, ma lui disse qualcos'altro: "Ehm... y/n! Volevo solo dirti di chiamarmi pure Deku, se vuoi!" disse sorridendo. "Certo, Deku! A dopo, ci vediamo a pranzo!". 

Entrai in classe, Aizawa seduto sulla scrivania. Mi accorsi che aveva i capelli legati, il che lo rendeva molto attraente. "Penso che io e lei dobbiamo parlare, signorina. Perché sei così... arrogante, durante la mia lezione?" disse sollevando appena un sopracciglio. Ebbi un sussulto. Aveva un aria maledettamente sexy con quella coda bassa. 

"Posso sapere cosa la distrae tanto da non rispondere al suo professore?" mi chiede a quel punto, inarcando ancora di più le sue sopracciglia e alzandosi in piedi. "I-io.." borbottai. Era vicinissimo, e cavolo se era bello, effettivamente. "Beh, sa, non mi interessa molto la materia, ma non è colpa sua, penso." dissi, provando a nascondere tutto il rossore che si era formato sulle mie guance. 

"Ho capito, signorina - disse con quel suo fare menefreghista odioso - ma ora ho un'altra domanda... perché continua a fissarmi così? Sa, è maleducato.". Arrossii tremendamente, e mi nascosi il viso tra le mani, "I-io non la sto fissando." borbottai, più per convincere me che per convincere lui. Si avvicinò di nuovo: "Dovrà prendere in considerazione di prestare più attenzione, anche se non le va, siamo intesi?" rispose calmo. 

"Sì, ok" mormorai irritata, guardandomi i piedi.

Sentii due dita calde e fredde allo stesso tempo sotto il mio mento, che mi alzarono il capo. A due centimetri da me c'era il suo viso: mi stava dicendo qualcosa, penso, ma non capii più nulla. E in quel momento, feci quello che non avrei dovuto fare. 

Shonshin ||Aizawa x Reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora