c a p i t o l o 6

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"A-alice"

Non è possibile. Sto sognando. Da oggi basta con il cioccolato Alice.

"Alice? Sei svenuta?"

Questa è proprio la sua voce.

"Claudio, non dire niente arrivo"

Rimango imbambolata qualche secondo, mentre qualche lacrima di gioia scorre sul mio viso. Devo muovermi e andare immediatamente in ospedale. Mi cambio con i primi vestiti puliti che trovo, e mentre mando un messaggio a Lara e a Calligaris ("Claudio si è svegliato! Vado in ospedale". Rapido e di effetto) mi lavo i denti. Non so come ma in meno di dieci minuti sono già pronta, in auto, con il navigatore impostato. Ah no, che scema! L'anello e la lettera!

Ogni volta che esci bisogna che controlli che non ti stia dimenticando la testa sul tavolo...

Ma anche in momenti come questi devi rompere?

Oggi la fortuna è dalla mia parte, nessun semaforo rosso, niente vecchietti alla guida, e un parcheggio libero, proprio vicino all'ingresso! Entro e salgo di corsa le scale, rischiando anche di cadere un paio di volte. Più mi avvicino al suo piano e più il mio cuore si riempe di gioia. Speravo, anzi lo sapevo, lo sapevo che non si sarebbe arreso, che avrebbe lottato fino alla fine. Lui è il mio CC. Ci siamo, apri la porta Alice. 

"Claudio. Oddio, non posso crederci! Come stai?"
"Bene, ora meglio. Sarà lunga ma starò benissimo."
"Ho avuto paura, tantissima"
"Lo so amore mio, lo so. Ho ancora paura anche io. Finché non prenderanno quei bastardi..."
"Amore mio? Sei tu? Che ne hai fatto di CC"
"Si si, ridi pure di me... tanto lo so quello che mi hai detto mentre dormivo"
"Cioè?"
"Che mi ami. E anche io ti amo."
Mi ama, lo ha detto. In questo momento quasi sento di sottofondo una melodia romantica, di quelle dei film americani anni '60...
"Cosa dicono i medici? Aspetta vado a parlar-"
"Tu rimani qui con me, devo spiegarti un po' di cose che riguardano me, noi e l'istituto"
Improvvisamente mi viene in mente la telefonata con Calligaris di sta mattina, in cui mi raccontava di Milano e di suo fratello. Nonostante la mia voglia e il mio bisogno di sapere siano incomparabilmente forti, decido di aspettare a far sforzare Claudio, parlando di cose che sicuramente lo farebbero stare male.
"Ora non è il momento giusto, quando uscirai di qui e starai un po' meglio se ne parlerà"
"Oh dottoressa Allevi, è già qui! Dottor Conforti come si sente? Sono venuto a misurare i suoi parametri"
"Ora sto meglio, certo per quanto sia possibile..."
"Bene, se continua così nel giro di un paio di settimane potrebbe tornare a casa"
"Claudio a proposito di casa... stiamo facendo le indagini lì, quindi al momento non è possibile abitarci, ti spiegherà meglio Roberto"
"Claudio, è un piacere vedere che stai meglio. Oh Alice, buongiorno"

Non posso credere che Beatro-Beatrice si sia degnata di presentarsi in ospedale.
Fortuna che è intervenuto il medico, la mano che stringevo a quella di Claudio stava progressivamente diventando cianotica per la forte stretta in cui ho depositato tutta la mia gelosia e la mia rabbia repressa nei confronti di quella donna.
"Dottoressa Alimondi, mi spiace ma in questo reparto non sono ammessi più visitatori alla volta nella stanza del paziente, inoltre ora non è orario di visita. Devo chiederle cortesemente di uscire"
"Oh, va bene. Ciao Claudio, Alice"
Mi saluta con un cenno della testa dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi e se ne esce scrollando i suoi capelli mentre chiude la porta.

Si crede superiore quando invece è solo una donna fra tante

"Bene Conforti, mi raccomando non si stressi, passo tra qualche ora. Lei se vuole dottoressa può restare quanto vuole, se il paziente è d'accordo"
"In realtà...No, nulla di importante. Resto con te"

Non lo avrei lasciato andare neanche per un secondo ora che era di nuovo qui con me, a stringermi le mani e a guardarmi negli occhi, avrei stretto le sue mani per sempre.

"È quasi ora di pranzo, io non posso ancora mangiare ma se ti va facciamo portare qualcosa per te"
"No tranquillo avevo appena mangiato quando mi hai chiamato, ora non ho voglia di mangiare"
"E cosa ti andrebbe di fare sentiamo?"
"Nulla? Tra un paio d'ore arrivera di sicuro un sacco di gente a trovarti e nel frattempo voglio averti tutto per me"
"Oh Alice Alice, sono tutto tuo"

Mentre cerco un modo di sdraiarmi vicino a lui nel lato più libero dai vari tubicini, sul telefono di Claudio arriva una telefonata da un numero privato, che chiama dal Brasile. Sarà uno di quei call center che ti propongono una vantaggiosissima offerta per la forniture di luce e gas. E invece questa telefonata sembra aver turbato leggermente Claudio. Non voglio fargli domande, quindi cerco di accoccolarmi a lui e come se avessi appena preso una boccetta di sonnifero crollo in un sonno profondissimo.

spazio autrice
Ciao a tutti! È passato tantissimo tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa storia, e di questo sono mortificata. È stato un anno molto intenso a livello mentale e sto portando dietro ancora gli effetti sul mio corpo. Volevo solo ringraziarvi per il continuo supporto anche durante questa mia interminabile assenza. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e vi prometto che non dovrete aspettare a lungo per il prossimo. Spero di riuscire a postarne almeno uno a settimana, putroppo anche volendo non posso fare di più per la mia salute. Se volete supportarmi lasciate una stellina, commentate e condividete la mia storia! Vi voglio bene♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2022 ⏰

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