CAPITOLO 6

76 8 9
                                    

Draco's pov:

La mattina seguente mi svegliai abbastanza presto con un mal di testa atroce. Non riuscii a dormire bene la notte a causa della discussione avvenuta la sera prima.
Andai in bagno per darmi una sciacquata e mi diressi verso le scale, quando notai la porta di Sofia aperta. Decisi di andare a vedere come stesse quando vidi la camera vuota, ci entrai e iniziai  a frugare tra i cassetti, quando notai che però non c'erano i suoi vestiti. Se n'era andata. Scesi di corsa al piano di sotto e andai dritto da mia madre.
"Dove sta Sofia?" vidi il volto di mia madre rattristirsi. "Tesoro mi dispiace..." "MAMMA TI HO CHIESTO DOVE È ANDATA", la rabbia iniziò a prendere il sopravvento. "Tesoro se ne è andata, ha lasciato una lettera per me.", come aveva lasciato una lettera... per mia madre? Se ne era andata e tutto questo per colpa mia. I miei occhi iniziarono ad inumidirsi e un senso di colpa pervase  la mia mente. "Mamma... potresti darmi la lettera, per favore?". Ella andò verso un cassetto, prese la lettera e me la diede. "Tesoro, non è colpa tua se se ne è andata.", non le risposi, mi diressi direttamente in camera mia, mi sedetti sul letto e iniziai a leggerla

Cara Signora Malfoy
Volevo iniziare col dirle grazie per avermi ospitato qui anche se la mia permanenza è durata solamente 1 giorno. Penso abbia sentito, ieri sera io e Draco abbiamo avuto una discussione pesante e se devo essere sincera, le sue parole mi hanno ferito molto. Ho deciso di preparare la valigia e dirigermi alla Tana, penso sia meglio per tutti, per me, per Draco e inoltre anche per lei stessa.
Domani mattina mi smaterializzerò direttamente dai Weasley e le lascerò questa lettera, per farle capire quanto sono dispiaciuta per quello che è successo.
Con affetto
Sofia Cooper.

Buttai la lettera a terra e capii che ero rimasto di nuovo solo.
Mi rimisi sotto alle coperte e decisi di voler restare da solo per il resto dei giorni e così feci, anche se ogni tanto mia madre entrava per portarmi qualcosa da mangiare e per vedere come stessi.

Sofia's pov:

Quella notte non riuscii a dormire, ero profondamente ferita, che avevo fatto di male per essere trattata così?
Erano le 4:00 del mattino, quando mi alzai dal letto, preparai la valigia e scrissi una lettera per la signora Malfoy. Esattamente alle 7:00 presi la mia borsa, mi diressi verso la cucina e poggiai la lettera sul tavolo. Estrassi la mia bacchetta dalla tasca e in un attimo, mi ritrovai davanti alla Tana.

Non c'era bisogno di chiedere il permesso ai fratelli Weasley per poter andare da loro, Molly, la mamma, fin dal primo superiore mi ha sempre trattato come se fossi una di loro, rassicurandomi che la loro casa sarebbe sempre stata aperta per me.

Bussai alla porta ed eccola lì, la signora Weasley, che mi venne ad aprire. "Tesoro, quanto sei cresciuta, prego entra", ecco l'aria di casa. La Tana è sempre stata discriminata da tutti, specialmente da Draco, ma io la trovavo meravigliosa. I Weasley potevano anche non avere tanti soldi come i Malfoy, ma una cosa era sicura, uno posto ci sarebbe sempre stato per chiunque .
Questa casa è sempre stata speciale e inoltre particolare, piena di colori e piena di oggetti.
"SOFIA" 2 voci dissero il mio nome in coro e mi presero in braccio, facendomi correre per tutta la casa. Scesero anche gli altri dal piano di sopra, ovvero Ron, Hermione, Harry e Ginny. Tutti e 4 corsero verso di me abbracciandomi.
Mi portarono al piano di sopra per disfare la valigia, quando una voce, però, interruppe il silenzio. "Che è successo? Come mai hai quest'aria triste?" "Oh ehm non è successo niente, è tutto okay" mentii, non volevo parlare della discussione né tanto meno ripensarci. L'ultima settimana delle vacanze, passò velocemente e il giorno del ritorno ad Hogwarts, ormai era alle porte.

"Ragazzi buon viaggio e buon ritorno a scuola, oh Sofi ti voglio dire una cosa, ho notato che eri parecchio triste ma non ho voluto chiederti niente per non farti stare peggio, ricordati una cosa però, non farti abbattere da nessuno." "Certo Molly, grazie mille e ti voglio bene." Molly è sempre stata come una seconda mamma per me, anche dopo la rottura con Fred, mi è stata accanto trattandomi come se fossi sua figlia. Ogni anno, il giorno dell'anniversario della morte di madre, per farmi stare meglio, mi portava a prendere una cioccolata calda, insomma come si fa a non amare una persona del genere?
Salimmo tutti sul treno, prendemmo posto e dopo pochi minuti il viaggio iniziò.

_Don't touch me_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora