CAPITOLO 7

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"Harry posso spiegarti." "Ah si? Avrei proprio bisogno di spiegazioni, come osi portare il nemico qui? Nella nostra casa?"
"Potter lasciala star-" " Stai zitto Malfoy."
In un attimo la sala iniziò ad invadersi di voci e di insulti. La mia testa iniziò a rimbombare, ero esausta, l'unica cosa che speravo era in un'amicizia tra il mio gruppo e Draco, ma purtroppo non fu così. "Weasley non metterti in mezzo" "Sennò Malfoy? Chiamerai i tuoi amici? Anzi scusami, i tuoi 'cagnolini'- Fred disse quest'ultima , gesticolando con le mani le virgolette." Non ho bisogno di loro, potrei semplicemente schiantarti un pugno sul naso, che ne dici? ". "BASTA, SONO STUFA. Io volevo solamente una pace tra voi, non è un campo di battaglia, non potreste abbassare le armi?" dissi ciò con le lacrime agli occhi, era vero, ero stufa, stufa di tutti e inoltre, non riuscire a stare con le persone a me più care.

Mi voltai per andarmene verso il dormitorio femminile, quando una mano mi prese il braccio.
" Sofia, per favore non andartene." "No Draco, io sono stanca, lasciatemi sola, TUTTI, non voglio sentirvi.". Spostai con violenza la mano di Malfoy e mi diressi verso la mia stanza. Andai in bagno per cambiarmi e immergermi nelle coperte.
Mentre cercavo di prendere sonno, iniziai a pensare a mia mamma.

- Mamma, se tu fossi stata  ancora qui, ora mi sarei smaterializzata a casa, per nascondermi nel tuo letto, da tutti quanti, per annullarmi del tutto, per sentire solo una tua carezza sui miei morbidi capelli. Vorrei sentire il tuo profumo di lavanda, il tuo shampoo alle ciliegie, e la tua crema corpo al miele. Vorrei sentire anche la tua voce e sono sicura che, in situazioni del genere, mi avresti detto ' Bimba mia, è tutto okay, non uccidere la tua salute per cercare di mettere la quiete. Dai tempo al tempo, e vedi come la quiete e la pace caleranno  in modo spontaneo.'-

Chiusi gli occhi e in un secondo, caddi in un sonno profondo.
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La mattina seguente mi svegliai abbastanza presto, verso le 7:00, così decisi di andare a fare una doccia e poi piastrare i capelli . Una volta fatto tutto, uscii dalla mia camera, senza nemmeno aspettare Hermione, volevo stare realmente da sola, avevo bisogno di silenzio e di calma.
Ecco la prima ora, Pozioni : UNA VERA PALLA.

Finite tutte le lezioni, mi diressi verso il cortile per prendere una boccata d'aria e  portai con me un libro :" La ladra di libri". Mi sedetti sotto un albero, iniziai a sfogliare il libro, fin quando una voce non interruppe il mio momento di svago.
"Scusami per il disturbo, ti ho visto qui da sola e ho pensato di fare amicizia. Piacere sono Viktor Krum." COME SCUSA? QUEL RAGAZZO STRA FIGO A CUI TUTTE LE RAGAZZE VANNO DIETRO? È UN SOGNO O SBAGLIO?
"Oh ciao, ehm piacere sono Sofia Cooper. Beh si stavo qui da sola per rilassarmi un po', ma tranquillo puoi restare qui." "Vorrei fare un giro per la scuola con te, ti andrebbe?" "Oh certo."
Ci incamminammo per la scuola, scoprendo posti nuovi. Stava andando tutto bene fin quando non vidi i miei amici, i quali aumentarono il passo verso la nostra direzione e così presi per mano Viktor, allontanandolo da loro.

Passammo tutto il pomeriggio insieme, fortunatamente egli non mi chiese il perché del mio comportamento e glie ne fui grata. Saltati la cena, non avevo troppa fame, volevo solo andare a riposare, ero totalmente distrutta.
Spalancai la porta della mia camera e ciò che vidi mi lasciò di stucco.
"Cosa ci fai qui?" gli chiesi incrociando le braccia. "Ora te ne vai in giro per la scuola con il famoso
" Viktor"?" " Hai problemi? Dimmelo così li chiariamo insieme" "Nessun problema, sei libera di fare ciò che vuoi."
Come poteva parlarmi così il biondino ossigenato? Mi aveva già scordata?
"Fuori dalla mia camera, nessuno ti ha dato il permesso per entrare." "Si può sapere che ti prende?" "Che mi prende? Sei serio? Fin quando tu e gli altri non riuscirete ad andare d'accordo, considerami morta." "Perfetto, se è questo quello vuoi, ti accontenterò". Egli mi diede una spinta che mi fece cadere, per poi uscire e sbattere la porta. Sembrava che fossimo tornati ai vecchi tempi, un rapporto di odio.
Mi alzai da terra per dirigermi verso l'armadio per prendere il pigiama, quando la mia civetta picchiettò contro la finestra. La feci entrare e presi la lettera; era di mia nonna.

Cara mi niña.
Come stai? È da tanto che non ti fai sentire, stai mangiando? A scuola tutto bene? A casa manchi tantissimo e non puoi capire che ti devo raccontare, abbiamo trovato il tuo babbo. Ieri è venuto a bussare alla nostra porta, non sembra nemmeno lui, è cambiato tanto.
Hai sempre avuto il desiderio di trovarlo, ora lui è qui in città, ti andrebbe di venire domenica a pranzo? Potremmo invitare anche lui. Amore sappi che sto facendo questo per te, no per lui,  non se lo merita, ti ha abbandonato e inoltre non ha mai apprezzato tua madre del tutto, ma in fin dei conti è pur sempre tuo padre. Spero che tu venga , almeno così potrò vedere la mia giovane signorinella.

Baci dalla nonna.

Mio padre? Ecco, come se non bastasse, ci mancava solo lui tra i miei pensieri.
Presi una pergamena per rispondere, ma ciò fu difficile. Una domanda che mi invase la mente per 20 minuti fu: vuoi andarci?,difficile trovare una risposta, ma finalmente presi coraggio per rispondere.

Cara abuela
A scuola tutto bene ma sono abbastanza stressata per lo studio. Certo tranquilla sto mangiando e come ogni anno, il cibo è ottimo. Non posso crederci che lui sia tornato, ma perché proprio adesso? Comunque verrò a casa domenica, ma sappi che gran parte della mia scelta è dovuta a te e al nonno, sai non sono sicura di voler vedere "papà", anche se non posso definirlo così, quindi lo faccio per vedere voi 2.

A domenica, love you.

"Vai piccola Honey, vai dalla nonna."

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