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Pov Amelie:

Ora siamo tornati a casa dopo un lungo, infinito e fantastico pomeriggio passato con questi energumeni chiamati migliori amici, o meglio dire, famiglia.
Io e Ale siamo costantemente vicini, in pratica incollati, visto che mi ha messo il braccio intorno alle spalle.
Prima lui e Mattia mi hanno appoggiato il braccio sulla testa per dispetto, ma mica è colpa mia se sono bassa, che palle 😑.

*A casa*

M: grazie Ale di avermi rubato la migliore amica 😑.
Ale: cos'è, geloso per caso, Polibio?
M: no, è per il semplice fatto che ci sono sempre stato io vicino a lei mentre stava male e soffriva.
Ale: vuoi farci finire quello che abbiamo pian piano costruito io e lei tra ieri sera e oggi?
M: - gli si avvicina all'orecchio per sussurragli - voglio che gli stai alla larga dopo tutto quello che le hai fatto in questi anni, chiaro?
Rob: oh raga, ma che siete impazziti per caso? - e si mette in mezzo a loro due che avevano le fronti unite.
Io: r-ragazzi... perché state litigando? Poi perché per... per me...?! - chiedo con gli occhi lucidi
Ale: chiedilo al tuo angelo protettore - ha pronunciato queste parole con tanta freddezza da farmi venire i brividi.
Dopo che disse queste parole salì al piano di sopra.

Io: MATTIA, MA SEI IMPAZZITO PER CASO? CI SIAMO APPENA RIAPPACIFICATI RICOMINCIANDO TUTTO DA CAPO, E TE CHE FAI? TI METTI IN MEZZO E CERCHI DI DIVIDERCI? TE SEI FUORI DI TESTA, SUL SERIO!! - ora sono incazzata, sto iniziando ad avere un ennesimo attacco di panico.
M: no! Amo, guardami ti prego. Nononono, cazzo - ha iniziato a pingere - non volevo fare sto disastro.
M: ora vieni nel divano con me... guardami ti prego! Respira con me, per favore.

È arrivato anche Ale che era sceso di nuovo e mi vide in quello stato corse subito da me spingendo di un po' Mattia per mettersi di fronte a me per guardarmi negli occhi.

Ale: ei piccola, sono io. Guardami ti prego. Respira come sto facendo io adesso, guardami, così- prolungò la i - sei bravissima. Tranquilla ok? Ci sono io con te, sempre. Ora calmati, te la senti di andare un po' in camere tra con me.
Avevo ripreso a respirare bene ma non riuscivo a formulare delle frasi. Quindi, annuii di poco per far capire ad Ale che volevo andare al piano di sopra.

Pov Alejandro:

Ero salito al piano di sopra ed ero entrato in camera della piccola bestiola a cui tengo tanto per sbollentarle un po' la rabbia e a capire il perché Mattia abbia reagito così malamente. Nel senso, io e Ame stiamo recuperando il tempo perso durante questi anni che abbiamo perso, durante il periodo che io l'ho abbandonata.
Fato sta che ho sentito Amelie urlare da piano di sotto qualcosa a qualcuno, non sono riuscito a capire molto visto che ho chiuso la porta e la stanza è l'ultima del corridoio.
Quindi deciso di scendere e vedere cosa succedesse, è quello che mi ritrovo davanti, non è una delle scene che avrei voluto vedere.
Amelie seduta sul divano che tremava come una foglia per un attacco, Mattia davanti che piange dispettato e i ragazzi che provano a spostarlo ma non si muove.
Li vado in contro e lo spingo di lato per potermi posizionare davanti a lei e parlarle.
Io: ei piccola, sono io. Guardami ti prego. Respira come sto facendo io adesso, guarda, così- prolungò la i - sei bravissima. Tranquilla ok? Ci sono io con te, sempre. Ora calmati, te la senti di andare un po' in camere tra con me. - è quello che continuò a ripeterle per farla riprendere. Mattia continua piangere e a dondolarsi sui talloni dei piedi.
Ora l'ho aiutata ad andare in camera, aiutandola a camminare fino in camera tenendola dai fianchi per evitare che perda l'equilibrio.
Ora sto con lei in camera affinché non si addormenta e poi scendo a dire due coserete a Mr.Coglione Stronzo Polibio.

Mi hai fottuto la testa 🤤❤️ // Alejandro Rosario De Jesus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora