7. Birds

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Two hearts, one valve
Pumpin' the blood, we were the flood
We were the body and
Two lives, one life
Stickin' it out, lettin' you down
Makin' it right

Seasons, they will change
Life will make you grow
Dreams will make you cry, cry, cry
Everything is temporary
Everything will slide
Love will never die, die, die


Io e Tsubasa siamo sdraiati nel letto dell'ospedale.

Le nostre mani si sfiorano talmente siamo vicini.

Ci stiamo riposando ancora una mezz'oretta prima di tornare a cercare Jun.

È l'una di mattina.

-Ti ricordi Yayoi quando eravamo piccoli?- domanda Tsubasa, con un mezzo sorriso.

-Abbastanza, perché?- domano io.

Tsubasa si gira, sempre sdraiato, verso di me.

-Quando avevi quattro anni, la prima volta che ci siamo incontrati, tu eri su quel triciclo...- racconta lui.

-Hm... Si ricordo anche che mi hai trascinata per le trecce fin in una pozzanghera- replico, serrando le labbra.

-Porti ancora rancore?! È stato un'incidente!- esclama lui.

-Sì... accidentalmente ti sei aggrappato ai miei capelli, mi hai tirato per sbaglio per due isolati e sempre per errore mi hai spinto in acqua due volte...- alzo gli occhi al cielo.

-Mi dispiace... Comunque quello che cercavo di dire era che le nostre madri erano amiche se non ricordi male. Quella sera, per scusarmi, ti ho invitata a mangiare da me. Era un sabato, ricordi cosa facemmo da quel giorno?- chiede Tsubasa.

Abbozzo un sorrisetto.

-Ma certo che mi ricordo! Come potrei scordarmelo?! Ogni sabato da quella sera alla quinta elementare venivo a casa tua- racconto io.

-Non è proprio esatto... In realtà mia madre non ti invitava...- commenta Tsubasa.

-Beh hai ragione. Era così divertente, mi ricordo che tu lasciavi fuori dalla tua finestra una scala e io mi arrampicavo tutti i sabati sera ed entravo di nascosto dalla tua finestra- emetto un piccolo sospiro, ricordando con gioia quei momenti.

-Stavamo insieme tutta la sera, guardavamo così tanti film... Poi restavi a dormire da me e la mattina della domenica sgattaiolavi di nuovo fuori prima che mia madre ti notasse- aggiunge Tsubasa.

-Mi piaceva così tanto dormirti vicino! Lo sai che avevo una cotta per te da piccola?- chiedo divertita io.

Tsubasa esita un momento.

-Avevi una cotta per me?- chiede, con la voce che trema leggermente.

-Anche bella grossa! È durata qualche anno, poi tu ti sei trasferito e ho conosciuto Jun- racconto io.

Tsubasa mi guarda intensamente.

-Non me n'ero mai accorto- ammette lui, quasi amareggiato.

-Non ne dubito, eri sempre preso dal calcio e tutto il resto!- ridacchio io.

-Si, ma se l'avessi saputo probabilmente avrei implorato mia madre di non trasferirci più!- replica Tsubasa.

-Non essere sciocco, ti sei trasferito per andare in una scuola che ti aiutasse calcisticamente! Era importante per te andare a Nankatsu!- replico io.

-Si... Ma tu eri più importante-

Tra di noi calano una manciata di secondi di silenzio.

Lui per me sarebbe rimasto...

Amici D'Infanzia || CTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora