<<Rhees Perez.>>
<<Presente.>> L'appello, la motivazione per cui aprivo bocca a scuola.
Non appena sentivano la mia voce, molti compagni si giravano verso di me increduli o addirittura disgustati, sussurrando cattiverie in tutti i modi immaginabili.
Non parlavo spesso, non ne sentivo il bisogno. Pensavo che nessuno mi avrebbe apprezzata, e che nessuno, oltre ai miei genitori, mi avrebbe dedicato un sorriso sincero.Una cosa che mi ha sempre fatto ridere invece, è stata l'ignoranza dei professori...scusate,
la volontaria ignoranza.
Non ero l'unica ragazzina presa di mira dai bulletti, e loro lo sapevano.
Non hanno mai mosso un dito.
Per questo, l'unica ragione valida era che io ero diversa, perciò dovevo accettarlo e capire che non meritavo di ricevere atteggiamenti diversi da parte degli altri.Eppure avevo sempre desiderato avere un'amica, così da condividere tutti i segreti più interessanti.
Subito dopo pensavo che in me non c'era assolutamente nulla di tutto questo.
Io non ero interessante.Era una mattina d'autunno, indossai il cappotto rosa che aveva cucito la mamma e andai a scuola.
Quel giorno, proprio durante la ricreazione, oltre aver scoperto che mi era stata rubata la merenda, una ragazzina mi schiaffeggiò su una guancia.
Il motivo? Non lo so.
Ricordo ancora gli sguardi dei ragazzi più grandi. Alcuni ridevano, in altre leggevo compassione, e poi vidi un ragazzino, decisamente un super nerd.
Voleva aiutarmi, ma si trattenne.
Rimase a guardare la mia umiliazione.
E io non ne capii mai il motivo.Quel pomeriggio, dopo scuola, mi fermai nella riva di un laghetto non molto distante da casa mia. Era il mio posto preferito.
Non mi sentivo giudicata, anche perchè ero sicura che la natura non lo avrebbe mai fatto.C'era una panchina. Una vecchia panchina, ma da sempre la mia panchina.
La vista dell'acqua riusciva a trasportarmi in un mondo più pacifico.
Fu la prima volta che udì quel suono.
Qualcuno stava camminando con un bastone che sbatteva in continuazione per terra.
Era una signora anziana.
Ricordo ancora di aver arricciato le sopracciglia confusa quando la vidi.
Davvero poche persone venivano in quel posto.Con sé aveva una busta piena di cibo.
Ne tirò fuori un pezzo di pane.
Lo sbriciolò attirando l'attenzione delle anatre, e in un batter d'occhio le erano tutte attorno.
A quella scena sorrisi divertita.<<Cara, vuoi un pezzettino di pane? Le anatrelle sono decisamente troppe.>>
È strano dirlo, ma tutto partì da lì.
Tutto grazie ad un pezzo di pane.
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I Colori del tuo Mondo
Historia Corta> Rialzati, Sorridi, Sii gentile...e non mollare. 🥇#vecchiaia 🥈#poetico 🥉#narrativagenerale