Fairy

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"Chi è, Blake?" chiese Aron

"Non ci posso credere una fottuta fata, che cazzo hai in testa?" disse Jace.

"Se gli altri ti vedono non credo saranno tanto contenti" Aron si passó la mano mano tra i capelli.

"Maledizione"

Passai tra di loro senza curarmi delle loro lamentele, mi avviai in fretta verso la casa del branco sicuro che mi avrebbero seguito.

"Cristo, adesso fermati e dimmi per quale motivo tieni in mano una fottutissima..."

I loro commenti mi facevano innervosire sempre di più e a quel punto mi girai di scatto verso Jace, il mio beta.

"Smettila di fare la femminuccia in preda al suo ciclo ormonale e fila a prendermi delle cazzo di bende, ci siamo capiti?" Poi il mio tono di voce si abbassó minaccioso, non riuscivo a contenermi.

"Se ti azzardi a rivolgerti di nuovo in questo modo nei suoi confronti ti ritroverai a pulire il pavimento con la tua faccia. Adesso muoviti"

Si fermò di scatto guardandomi perplesso, difficilmente con lui utilizzavo quel tono ma mi stava facendo veramente incazzare;per fortuna si riscosse da uno dei suoi momento di paranoia e eseguì i miei ordini.
Salii gli scalini fino ad arrivare al quinto piano.

"Aron tu prendimi una bacinella con dell'acqua calda e un asciugamano"

"Si signore"

Spalancai la porta con un calcio affrettandomi fino alla mia camera , quando arrivai di fronte al letto la deposi delicatamente scostandole delle ciocche rossicce dal volto che le si erano appiccicate sulla fronte a causa del sudore. Era così pallida che lo occhiaie scure e profonde sembravano risaltare maggiormente e i suoi respiri erano rapidi e affettati. Strinsi tra le mani il bordo di mogano del letto fin quando non lo sentii scricchiolare sotto le mie dita.

"ARON" urlai.

Sentii dei passi veloci raggiungermi

"Sono qui diamine."

Appoggiai la bacinella ricolma d'acqua per terra e immersi l'estremità dell'asciugamano.
Glielo passai con tenerezza sui tagli visibili sulle braccia, pulendoli dal sangue; non appena Jace arrivò con le bende li cacciai fuori. Avevo bisogno di stare solo con lei, avevo bisogno di prendermene cura senza nessuno tra i piedi.
Dopo che finii di occuparmi di ogni ferita su di lei sentii qualcosa di piccolo e freddo sul mio braccio. Sollevai lo sguardo di scatto, aveva gli occhi socchiusi ed erano grigi come la tempesta, non era mai rimasto così affascinato da niente nella mia vita eppure i suoi occhi mi catturarono.
"Grazie.." la sua voce era fievole come se avesse potuto essere spezzata facilmente, mi distruggeva sentirla in questo modo. Avrei voluto risponderle ma non me ne diede il tempo, svenne travolta dalla stanchezza; aveva perso troppo sangue.
Allungai la mano verso il suo viso accarezzandole dolcemente la guancia, poi mi alzai e rivolgendole un ultimo sguardo uscii dalla camera per dirigermi verso il mio ufficio al primo piano.

Contattai Aron e Jace attraverso il canale mentale del branco e gli ordinai di recarsi nel mio ufficio.

" Alpha, cosa succede? " Entrò Jace seguito da Aron.

" Voglio sapere che cazzo sta succedendo. Voglio sapere perché quelle fate erano nel nostro territorio e perché hanno trattato così la mia compagna.
Voglio che mandiate dei gruppi a scoprire cosa cazzo sta succedendo e voglio che lo facciate SUBITO. "

I loro occhi erano sbarrati mentre mi guardavano inermi.

" Q-quella fata... è la tua compagna? " balbettò Aron.

" Perché, qualche problema? "

" N-no! " Sbottò spaventato.

" ALLORA ANDATE. "

Aron uscì in fretta dallo studio mentre Jace rimase di fronte a me; incrociò le braccia al petto sorridendo.

"Certo che le cose te le scegli proprio incasinate fratello"

Non potei fare a meno di ricambiare il sorriso.
Lui scosse la testa prima di seguire Aron fuori dalla porta.
Mi sedetti sulla poltrona davanti alla scrivania.
Che la caccia alle fate avesse inizio.

The red thread. The Alpha's FairyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora