Mi svegliai con quel suono ronzante della mia sveglia nelle orecchie. Come ieri, la scaraventai sul pavimeto facendola smettere di rompere.
Ero sicura che quella sveglia, com me, avrebbe avuto vita breve...
Avrei iniziato a mettere la sveglia sul telefono, quello di sicuro non lo avrei lanciato di sotto...
Comunque mi alzai, preparai dei vestiti puliti e li misi sul letto. Poi andai a farmi la doccia.
***
Una bella doccia calda mi aveva proprio aiutata, mi sentivo meno morto vivente, non so se succede a molti di sentirsi così di prima mattina...
Presi l'intimo preparato in precedenza e lo indossai. Per quella mattina avevo scelto di mettere un paio di jeans celsti, con degli strappi, coperti da piccole toppe di pizzo nero, una maglia nera dell'Obey che lasciava intravedere l'ombelico, e un paio di vans nere.
Andai in bagno e asciugai i capelli, li legai in una treccia a spiga laterale un pò scompigliata e misi un pò di mascare e di matira nera. Presi lo zaino e scesi.
-Buongiorno papà- dissi sorridendo.
-Giorno tesoro, siamo fecici oggi, è?-
-si, oggi resto anche il pomeriggioa a scuola, con la squadra di pallavolo-
A sì, certo-
-Hai trovato qualcuno che ti piace? O qualche amica simpatica?- continuò.
-papà- urlai- non nessun ragazzo che mi piace- apparte un ragazzo bellissimo con gli occhi di smeraldo...pensai, ma ovviamte non lo dissi ad alta voce.
-c'è una ragazza Eleonor, sembra simpatica...- dissi pensando a quella stramba ragazza dai capelli di cioccolato.
-scusa papà, ma devo andare o farò tardi...- dissi e misi la mia giacca e presi il mio Easpak nero.
***
Arrivai a scuola che la campanella era gia suonata da ben un quarto d' ora. E io non trovavo un parcheggio. Dopo 10 minuti trovai un buco e mi ci infilai . Iniziai a correre, quando arrivai sul corridoio principale inciampai in qualcosa, o per meglio dire in qualcuno. Eravamo caduti a terra come pere cotte e questa persona mi era sdraiata sopra e mi impediva di alzarmi. Alzai lo sguardo verso il suo viso e lo notai. Non poteva essere, non poteva essere lui. Era Chris....
Ma perchè dovevo incontrarlo sempre nelle occasioni meno opportune!!! Ancora non lo avvo capito.
Io ero in ritardo di venti minuti e il mio cervello va a farsi friggere solo perchè lui è sopra di me. Mi sta gurdando attentamente, come se mi studiassse poi sorride e si alza.
-Scusa, ero in ritardo e stavo correndo i classe, e poi... lo sai, ti sono caduta addosso- mi scuso.
-Bhe in realtà, io ero soprs di te- ammicca-.. quindi direi che sono io che ti sono caduto addosso non credi?- disse sorridendo malizioso.
Non ebbi il tempo dirispondere venni rapita dal sorriso piu' bello che io abbia mai visto.
-Ora andiamo
in classe- disse e iniziò ad incamminarsi, poi si girò e mi disse-Andiamo?- io annuii incapace di fare altro in quel preciso momemento...
Io e Chris entrammo in classe insieme. L'aula era vuota, saranno già andati in palestra, pensai. In fondo avevamo piu' di mezz'ora di ritardo...
-Che facciamo Chris-? Chiesi un pò preoccupata, non volevo essere punita per aver saltato la lezione.
-che vorresti fare?- Ammiccò.

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Amore a prima vista...
أدب نسائيLui mi guardava e io lo guardavo. Poi insieme spostiamo lo sguardo l' uno sulle labbra dell' altro. Lui si avvicina e mi dona un piccolo ma dolcissimo bacio a stampo, uno di quei baci che ti fanno squagliare il cuore. - Mi eri mancata..- disse prima...