Burning like the sun. ( All Might x OC )

Capitolo 6: Colloquio.

Teneva i piedi incrociati sotto la sedia di legno dove era seduta e nonostante indossasse i tacchi alti da qualche ora, non avvertiva alcun dolore. 

I suoi grandi occhi marroni, scannerizzavano attentamente ogni angolo della stanza in cui si trovava: una grossa scrivania in legno scuro con pochi oggetti di cartoleria poggiati sopra (fatta eccezione per un piccolo vasetto metallico che conteneva una piantina verde); 

Sulla sinistra una libreria dello stesso legno del tavolo che occupava quasi tutta una parete. 

Tra alcune coppie di volumi erano posizionati piccoli oggetti decorativi tra cui: un mappamondo nero con rifiniture in oro, un orologio quadrato d'acciaio e perfino un telescopio in miniatura.

Voltò la testa in direzione della parete opposta e i suoi occhi vennero travolti da un mix esplosivo di colori: sul muro destro erano appesi in fila tanti quadri con lo stemma della UA dipinto utilizzando diverse cromature che variavano dal nero al bianco, uno mischiava tutte le sfumature dell'arcobaleno.

Giusto mentre osservava quest'ultimo con più attenzione la porta alle sue spalle si aprì.

<< Buongiorno signorina Morrigan. >> Salutò la figura che aveva appena fatto il suo ingresso.

Le sopracciglia di Audrey si sollevarono, creando delle piccole rughe sulla fronte, mentre gli occhi si sgranavano e la bocca assumeva la leggera forma di una O.

Aveva già visto la fotografia, che ritraeva il preside della UA, sul fascicolo di preparazione alla missione e sapeva già cosa aspettarsi. Tuttavia, ritrovarselo davanti di persona era tutta un'altra storia. Lo sviluppo di un Quirk in un'animale era una cosa rara e sorprendente.

Nezu doveva aver notato il suo sguardo sorpreso. << Hanno tutti quell'espressione sul viso quando mi incontrano per la prima volta. >> Puntò la zampetta in direzione di Audrey. << Oppure si lanciano subito per accarezzare il mio bellissimo pelo. Sa, me ne prendo molta cura e non permetto a chiunque di toccarlo. >> 

Audrey si riprese dall'attimo di sorpresa. 

Non avrebbe fatto una bella figura se fosse rimasta paralizzata e con la bocca aperta come un'idiota. 

<< Mi scusi, non avevo intenzione di rimaner lì a fissarla in quel modo. >> Si schiarì la gola ricomponendosi. << Suppongo che lei sia il preside Nezu. Ho sentito molto parlare di lei. >> Fino a qualche giorno fa non sapeva neanche chi fosse. 

<< Spero soltanto cose positive. Lei invece è la persona che ha avuto il coraggio d'intrufolarsi illegalmente in un software privato. >> Sorrise, incrociando le dita delle zampette, fissandola intensamente. 

L'espressione di Audrey non vacillò, si aspettava quel discorso. << Se vogliamo essere esatti avete detto che avrei potuto utilizzare tutti i mezzi a mia disposizione. Non nego che il mio metodo sia stato alquanto....illegale, ma! Voi siete comunque riusciti a introdurvi nel mio programma. >> 

<< La prossima volta saremo sicuramente più specifici per evitare incidenti di questo genere. Vorrei sottolineare però che si sbaglia, non l'abbiamo hackerato signorina Morrigan. >> Sottolineò Nezu.

Audrey non mosse una palpebra. Cosa? 

Notando lo sguardo fermo della donna, Nezu, continuò. << L'abbiamo semplicemente aggirata. Qui alla UA ci sono sempre piani di sicurezza in caso qualcuno, in questo caso lei, decida di lanciare un attacco informatico. >>