"Sei bellissimo."

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"LOUIS, SVEGLIATI TI PREGO"
Johanna cercò di far riprendere il liscio da quella situazione, senza però alcun risultato.
Chiamai poi Mark per informarlo dell'accaduto e dopo pochi minuti Louis aprì gli occhi grazie al suono del campanello.
"Finalmente.." disse poi la mamma asciugandosi la fronte.

Andai per aprire la porta credendo di trovare la figura del padre, ma non fu così.
C'era una ragazza familiare, che avevo già visto da qualche parte: mi ricordai di lei dal colore rosso accesso dipinto sulle sue labbra.

Eleanor.

"Uh, sei messo male. Levati dalle palle, scimmia!" disse la ragazza squadrandomi dalla testa ai piedi, per poi strattonarmi fino a farmi togliere dalla porta.
"Lou! Oh mio dio, che cosa hai fatto?" chiese preoccupata avvicinandosi di corsa al divano.
Chiusi la porta e mi appoggiai al muro di fronte al sofà a braccia incrociate, aspettando anch'io una risposta.
"Mah, niente.." disse toccandosi la ferita alla fronte, ancora sanguinante
"Non mi sembra una cosa da 'niente', Louis. Guarda come sei ridotto!" esclamò la madre.
"Si, lo so-AHIA!" disse il liscio facendo una smorfia di dolore, tenendosi lo stomaco con il braccio appena Eleanor toccò quella parte.
"Sta attenta!" disse poi Joe guardandola male. "Oddio, scusa tanto, non volevo." si scusò poi la ragazza.

"Senti, cosa inutile.." continuò Louis rivolgendosi a me "..va a prepararmi un tè."
A quelle parole rimasi sconvolto e non mi mossi di un millimetro tenendo gli occhi fissi su di lui per non scoppiare a piangere.
Non mi aveva mai trattato così, e non sapevo cosa gli stesse succedendo.
All'inizio non mi sembrava così stronzo.
Non era il Louis che conoscevo io.
"Allora? Hai intenzione di guardarmi ancora o vai a prepararmi questo fottuto tè?" mi chiese ancora, alterandosi.
"O-ora vado.." dissi poi balbettando, ancora basito dalle parole di prima.

Mi aveva considerato una cosa inutile, e così mi sentivo in quel momento.
Io credevo in Louis e, se diceva qualcosa, era la verità.
"Forse ha ragione...sono davvero una 'cosa' inutile"
mi ripetevo in testa, convincendomi di quelle parole.

Mentre ero in cucina a preparare la bevanda calda, sulle mie guance scendevano lacrime di tristezza e delusione. Volevo andarmene da quella casa, stare solo da qualche parte e non volevo risultare quello debole che se la prende subito.
Così mi asciugai con i lembi della maglietta la pelle bagnata e mi feci forza: andai in salotto e portai il tè a Louis, che in quel momento odiavo con tutto me stesso.
"Finalmente ce l'hai fatta! Ora levati dal cazzo" mi disse poi prendendo la tazza, facendomi spostare fino a quando non fossi più nella sua visuale.

Me ne andai in camera infuriato, sbattendo un po' troppo forte la porta.
Non ne volevo sapere più niente di..quello.
Non volevo nemmeno pronunciare il suo nome talmente dal ribrezzo che mi provocava.
Andai in salotto una seconda volta solo per prendere il giubbotto e uscire di casa, senza salutare nessuno.
Volevo distogliermi dai miei pensieri: le parole di Louis.

Mi tormentavano.

Non se ne volevano andare dalla mia testa.

Ronzavano nel mio cervello tutto il tempo da quando sono uscite dalla sua bocca.

Andai a casa di Zayn, l'unico posto in cui potessi andare (e di cui mi ricordassi la strada).
Bussai alla porta e dopo pochi secondi mi trovai tra le braccia di Niall.
"Harry, pensavo non venissi più da noi!" disse il biondo
"*Coff coff* da me *coff coff*" replicò poi Zayn, dicendo la frase in modo ironico.
"Giusto, è casa tua..vabbè, siamo comunque felici di vederti qui!" aggiunse poi l'irlandese con tono spensierato.
"Grazie ragazzi" dissi poi ridendo contagiando gli altri.

"Ma dov'è Liam?"  chiesi poi, dopo pochi minuti.
"Ouh vero, è andato a prendere un po' di bevande e snack vari. Ha pensato che forse oggi sareste arrivati tu e Louis, ma... non lo vedo" rispose, sottintendendo la domanda: "Dov'è?"
Non volevo rispondere, anche perché non volevo riaffiorare le parole del ragazzo in questione nella mia testa.
Non sapevo se dire la verità o sparare una cazzata
"Emh..è-è da Eleanor(?)" scelsi la seconda opzione.
"E da quando esce con quella?" chiese poi Zayn, impressionato da quella frase.
"Oh..emm..da-" "HARRY! Come va?" entrò poi Liam, salutandomi con una pacca sulla spalla, attento a non farmi male.
Lo ringraziai mentalmente per avermi salvato da quella situazione.
"Beh, si va avanti" dissi con un sorriso debole.
"Mh..vedrai che si risolverà tutto, stai tranquillo. Mentre a te..dobbiamo chiarire una questione!" esclamò serio indicando Zayn.
"Cos- che ho fatto adesso?"
"Chi è quel ragazzo con cui ti ho visto fuori scuola?!" chiese infastidito.

That's what makes you beautiful ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora