PROLOGO

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"Colpevole"

Quando Louis Tomlinson udì la sentenza giurata, il mondo si sgretolò davanti alle sue lanterne vitree e indaco. Condannato a cinque anni di carcere per negligenza medica che non ha commesso, è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza.

I suoi giorni erano contati, lo sapeva. Sarebbe una facile preda per quegli spazzini disposti a strappare il suo corpo e spezzarne lo spirito.

Troppo altezzoso, graffiante e con una vita piena di ostentazione e lusso. Non sapeva come sarebbe sopravvissuto in questo ambiente ostile. Gli hanno ferito il corpo con colpi, lo hanno spogliato dei suoi bei vestiti e lo hanno vestito con vecchi stracci. Gli tagliarono i capelli e gli fecero le più sincere condoglianze, certi che non sarebbe sopravvissuto più di una settimana in quel luogo marcio dove i lamenti erano assorbiti dai muri; dannatamente proiettato.

Louis percorse i corridoi della prigione, ascoltando le oscenità e le minacce degli uomini che non avrebbero esitato a farlo a pezzi. Le guardie risero dietro di lui, schernendo la sua sfortuna. Lui stesso era divertito dalla sua situazione; povero diavolo. Come in catene, trascinò i piedi nella sua cella, dove fu gettato con noncuranza. Ed era lì, in quel luogo umido, dove l'odore della muffa e del freddo corrose il midollo delle sue ossa; chi l'ha visto.
Harry Styles, il suo compagno di cella e il monarca della prigione.  Sadico come nessun altro.  La nebbia che usciva dalla sua bocca era veleno puro, amara e fiammeggiante.  Louis deglutì, sicuro che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe fatto.  Il suo corpo era in preda alle convulsioni e le sue gambe tremavano.  Avrebbe potuto fare pipì per paura.  "Quando ho chiesto un compagno di cella per divertimento, non immaginavo che avrebbero portato un agnellino" Se Dio avesse creato Adamo, il diavolo aveva creato Harry.

Prisionero//l.s. *ITALIAN*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora