Prisionero//l.s. *ITALIAN*

4:Il suo proprietario e la ricompensa

Sì. Era drammatico e orribilmente catastrofico. Ma considerando che in vita sua era stato in prigione, che lo squilibrato imperatore di questo l'aveva reclamato come sua proprietà e che il ragazzo, che era dannatamente accaldato, era riuscito a dargli più di un'erezione; era giustificato.

"Qualcuno ti ha drogato?"

L'espressione sconcertata di Harry gli mostrò che la sua confessione era completamente fuori luogo. "Uh, no. Penso ... no, non lo so. Come ci si sente quando ti drogano?"
Harry sollevò entrambe le sopracciglia e con un pigro battito di ciglia scrutò Louis.

"Beh... cosa vedi?"

"Te" Il detenuto annuì e lentamente iniziò ad allontanarsi.

Louis ringraziò mentalmente Harry quando Harry si alzò dal letto. L'odore del corpo dell'uomo l'ha praticamente fatta vomitare. Potresti chiedergli di fare il bagno?

"Hai appena detto che ti piaccio?" Chiese con le braccia incrociate e la fronte corrugata.
Si sporse di nuovo nella direzione degli occhi azzurri.
Non c'era nient'altro che un'accusa di ferro nella voce di Harry.

Le guance di Louis divamparono in un'allettante e accusatoria sfumatura di ruggine.

"No." Scosse la testa in segno di diniego innumerevoli volte. Aveva bisogno che Harry facesse un passo indietro o il pazzo poteva sentire il suo cuore battere.

"Si,Hai detto che i miei baci hanno il sapore di fottuta gloria per te" Avanti! Che non era colpa sua. Louis non era la persona più razionale del mondo. Se lo fosse, non sarebbe in quella situazione in questo momento. Sfortunatamente a volte la sua bocca lavorava troppo velocemente.

"No. No... non io"

Harry lo afferrò per il mento, leccandogli un angolo del labbro inferiore dove un piccolo taglio fresco sembrava una medaglia da combattimento.

"Mi stai dicendo una bugia? "
" Uh..No. "Harry strinse gli occhi e rimasero entrambi in silenzio per alcuni angosciosi ed eterni secondi.
Alla fine l'uomo scese dalla cuccetta e si alzò. Lanciò un'occhiata a Louis da sopra la spalla e fece schioccare la lingua.

"Volpe astuta" Ringhiò prima uscita dalla cella.

Louis si sedette di scatto sul letto. Portandosi una mano al petto ed espirando una profonda boccata d'aria. Dio, ci era andato vicino... E ancora una volta Harry non l'aveva fottuto. Il che era molto buono e, a sua volta, lo faceva sentire a disagio. Perché Harry non poteva essere un normale criminale? Di quelli violenti e maledetti, brutti, sporchi e con le cicatrici sul volto. Proprio come nei film! Quindi Louis potrebbe odiarlo. Arricciò il naso e si rotolò sulla schiena, lamentandosi della dura consistenza di quello che doveva essere un materasso. Be', almeno era già sopravvissuto per altre ventiquattro ore. Gli restavano solo quattro anni e trecentocinquantanove giorni a North Collan.

(***)

Incredibilmente, quel giorno erano trascorse quasi due settimane dal suo arrivo in prigione e no, non era giusto.
Sentiva che si sarebbe rotto da un momento all'altro. Niall gli disse che avrebbe dovuto smettere di preoccuparsi di ciò che stava accadendo intorno a lui e concentrarsi sul mantenere la propria pelle al sicuro.
Louis stava provando, ma era la sua chiamata ad aiutare le persone e dover ignorare i continui abusi commessi in quel penitenziario stava consumando la sua anima. Harry praticamente lo ignorava. Era abbastanza buono, o forse non così tanto ... Almeno aveva smesso di rincorrersi il culo come un animale affamato.

L'uomo dai potenti occhi verdi si allenava sempre, Louis lo sapeva perché la mattina lo vedeva di nascosto mentre fingeva di dormire e la notte Harry arrivava odoroso di sudore e con l'espressione stanca.
Stava per congratularsi con lui per aver trovato un modo sano per scaricare il suo testosterone; per amore della propria vita non lo fece. Aveva già cominciato a capire alcune cose in prigione che Niall gli stava spiegando con il passare dei giorni.
Come il fatto che i combattimenti erano quasi sempre settimanali e che essendo imbattuto, Harry aveva parecchi privilegi in prigione.