Il cielo roseo ancora stellato che vigeva sopra il mio capo, scorreva lentamente e i miei occhi stanchi, circondati da delle brutte occhiaie, ne erano incantati. La notte precedente avevano rifiutato di chiudersi, a quanto pare il sonno aveva deciso di abbandonarmi anche quella notte e sapevo che non sarebbe stata l'ultima. L'andamento ondulatorio del carro che stava trasportando me ed altri ragazzi verso il campo di addestramento, mi stava facendo addormentare. Sentivo la testa pesante e il vociare degli altri ragazzi era quasi soffocato, ma qualcuno mi risvegliò calciandomi lo stinco. Mi raddrizzai di scatto e imprecai mentalmente verso quella persona.
<<Non vorrai dormire ora? Siamo quasi arrivati>> mi disse Samuel con un sorriso sghembo sulle labbra. Anche lui non aveva una bella cera però le sue occhiaie erano più leggere delle mie quindi si notavano di meno. Sembrava che mi avessero picchiato perciò portai entrambe le mani sul volto, premendole sugli occhi. Avevo assolutamente bisogno di dormire ma come mi ha detto il moro di fronte a me, eravamo in dirittura di arrivo e non ci tenevo a fare brutta figura con i miei superiori quindi mi dissi di resistere.
Sentii delle voci lontane che piano piano si facevano sempre più nitide.
<<t/n..t/n..T/N ANDIAMO SVEGLIATI PER LA MISERIA!!>> riconobbi la voce di Thomas che mi fece aprire gli occhi, ma la luce accecante del Sole me li fece richiudere. Con la bocca impastata dal sonno capii che eravamo arrivati, io mi ero abbandonata al mio bisogno di dormire e come ciliegina sulla torta ero rimasta solo io sul carro. Avvertii gli sguardi di quelli che sarebbero stati i miei nuovi compagni di addestramento e mi tirai su in meno di tre secondi, ricomponendomi e pronta a scendere a terra ma il biondo, che grazie a dio non mi aveva abbandonata, mi si piazzò davanti e con un fazzoletto mi pulì gli angoli della bocca. Io lo guardai confusa, ma poi il mio sguardo si piegò in un'espressione imbarazzata.
<<Scusa, non potevo farti scendere con la bava alla bocca..>> mi sussurrò all'orecchio sorridendo. Lo ringraziai con un'occhiata e poi, finalmente, scendemmo a terra. I miei timpani vennero distrutti da una voce profonda ma alquanto squillante.
<<DANNATA! CHI SEI?>> mi voltai e vidi un uomo palesemente frustrato dalla vita. Lo analizzai. La sua espressione era corrugata e suppongo sia sempre così dato che aveva dei solchi poco discutibili che gli riempivano fronte. Poi passai alla sua divisa e lì capii: era il temuto comandante Shadis. Mi misi subito dritta e feci il saluto, posando il pugno destro sul cuore.
<<CADETTO T/N RIVER SIGNORE! PROVENGO DA UNA CITTADINA A EST DELLE MURA SIGNORE!>> urlai in risposta rimanendo in posizione.
<<COSA CI FAI QUI?>>
Cosa ci faccio qui. Sono qui per tradire la fiducia dei miei amici e prendermi gioco di voi, le va bene?
<<SONO QUI PER ENTRARE NEL CORPO DI RICERCA E SCOPRIRE IL MISTERO DEI GIGANTI!>> dissi, cercando di sembrare il più convincente possibile. Deglutii il nodo alla gola che mi si era formato mentre l'uomo mi esaminava.
<<BENE! TUTTI IN POSIZIONE DANNATI!>>
Tutti i presenti fecero come ordinato, senza però rilassarsi. Sapevano benissimo che quel trattamento a cui avevano appena assistito, se lo sarebbero subito anche loro.
Con lo sguardo iniziai a cercare Reiner e gli altri ma lui fu più veloce. Lo notai mentre cercava di attirare la mia attenzione sventolando una mano sopra la sua testa. Gesto spavaldo vista la severità del comandante. Gli feci un piccolo sorriso e mossi leggermente la mano lasciandola bassa, ma non appena sentii un ulteriore urlo mi rimisi in posizione.
<<DANNATO, DIMMI IL TUO NOME!>> stava parlando con un ragazzo della mia età credo, mi sporsi leggermente in avanti per vederlo meglio.
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Fidati di me //Jeanxreader//
Fanfiction[INCOMPLETA] 2 anni dopo la catastrofe di Shiganshina, ti ritrovi con un gruppo di amici e con l'opportunità di portare a termine una missione importante per la tua patria. Durante l'addestramento ti riconcili con i tuoi vecchi amici e te ne fai di...