Cap.2

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«T/n, porca puttana dove eri finita?» era Pansy, la mia migliore amica, nonché la rompiboccini più grande del mondo magico.
Ma le volevo troppo bene per urlarle dietro qualche parolaccia per la sua poca delicatezza.

«sempre molto schietta eh Pan?»

Mi avvolse in un abbraccio caloroso, poi mi prese a braccetto ed entrammo insieme nella sala grande.

«ci sentiamo dopo, ciao t/n»
Sorrisi e la salutai con un cenno del capo per poi dirigermi verso il tavolo della mia casa, Tassorosso.

Amavo la mia casa, i miei compagni, principalmente femminile, e la scuola.
Ero una ragazza fortunata.
E avevo uno strano pretendente.
Gabriel Truman, un prefetto dell'ultimo anno.
Aveva capelli riccioli e colori pece, occhi verdi e pelle leggermente scura.
E in questo momento si stava sedendo di fianco a me.

«ei Caruso, ti trovo sempre più bella»

sorrise leggermente appoggiando il capo sul palmo della sua mano

«e io ti trovo bugiardo Truman»

Ridacchiò mostrando i suoi denti smaltati.

Bello, invadente ma dolce.

Ecco come lo definivo.
Era un vero amico ma sapevo non ci sarebbe potuto essere nessun tipo di rapporto oltre l'amicizia.
Non era il mio tipo e ultimamente se dovevo essere del tutto sincera, avevo passato ore intere ad eccitarmi pensando a un ragazzo dominante.

Non possessivo e bipolare, ma solo potente.

Strabuzzai gli occhi quando mi resi conto a chi stessi pensando.

Stavo descrivendo esattamente Draco Malfoy.
Sentii un leggero formicolio diffondersi in mezzo alle gambe.

Dovevo aspettare solo un altro po' per non dare nell'occhio.

Ogni secondo che passava sembravano ore intere e io avevo un'urgenza immediata di toccarmi.

Era iniziato tutto in estate, quando era finita la guerra, era come essermi levata un peso e sentivo di poter fare di tutto.

Strusciai insistentemente una gamba sopra l'altra mentre il formicolio e il desiderio aumentavano.

«va tutto bene t/n?» «si, perché?» Gabriel si grattò il mento come sovrappensiero «no, niente in particolare, solo mi sembri troppo movimentata» «problemi da donne» tagliai corto mangiando immediatamente una fetta di salmone, così da evitare di spiattellare la verità alla mia casa.

Non ce la facevo più, dovevo assolutamente farlo.

Mi alzai di scatto e uscii dalla sala grande, passai per i corridoi, nella sala comune della Tana e infine in camera mia, chiudendomi la porta a chiave, alle spalle.

Sospirai di sollievo, finalmente ero libera di agire e appoggiai immediatamente una mano sulla patta dei jeans iniziando a sfregare.

Ma non era abbastanza, tolsi con foga gli indumenti che mi coprivano buttandoli sul pavimento, e rimasi solamente in intimo.

Mi accasciai sul materasso e feci scorrere la mano sul tessuto leggero.

"Guardami t/n, guardami mentre ti masturbo"

Era la voce di Draco ma sapevo di immaginarmela, era troppo eccitante e mi levai il reggiseno.

"Hai delle tette bellissime, starebbero bene attorno al mio..."

«sta zitto» dissi sospirando mentre mi stuzzicavo un capezzolo.

Mugolai quando una scossa si propagò nel mio corpo, data dal piacere di quel momento.

Tolsi anche i tanga e mi massaggiai il clitoride
"Ti piace eh? Ti piacciono le mie mani"
Annuii e presi con la mano libera un seno, stringendolo.

"Sembri tanto una verginella ma guarda cosa ti succede se solo ti tocco"
E infilai un dito nella mia vagina incominciando a pompare, sentivo il mio palmo bagnarsi a ogni spinta e un gemito più forte degli altri uscì dalle mie labbra

"Troia, guarda come godi"

Gemetti al pensiero delle parole immaginarie che mi aveva appena sussurrato Draco, facendomi venire il desiderio di vederlo concretamente.

"E adesso vieni per me, puttana del cazzo"

Spinsi più velocemente le due dita nella mia vagina e infine venni con un urlo.

Strinsi le coperte e mi addormentai con il solo pensiero di fare veramente un'esperienza simile con il biondo.

Prendimi | Draco's fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora