Prendimi | Draco's fanfiction

Cap.6

La mattina successiva mi ero svegliata senza di lui ma in compenso appena uscita dalle tende nero-giallo tutti i componenti della stanza avevano cercato di cavarmi informazioni su quanti orgasmi avessi avuto.

Uscii leggermente frustrata dalla porta della camerata, quell’imbecille di Truman mi aveva mollata nel suo letto con cinque molestatori mattutini.

Sospirai al ricordo della sera precedente ed entrai in Sala Grande, subito notai parecchi occhi incentrati su di me, forse non solo quelli di Serpeverde.

Notai anche un certo Gabriel sorridere a parecchie persone del nostro tavolo mentre con una mano teneva un panno giallo canarino ‹Truman dove diavolo eri finito? Mi sono presa un infarto› si voltò immediatamente nella mia direzione mentre sorrideva e riduceva la distanza tra noi con un bacio sulla guancia.

Basita era solo un eufemismo rispetto a come mi sentissi veramente, probabilmente non aveva nemmeno preso in considerazione la frase della sera prima ‹buongiorno dormigliona, sono sceso a prenderti la colazione› sorrisi al suo lato gentile, in realtà lo era sempre stato pure la sera prima quando…quando avevamo fatto quelle sconcerie.

‹Oh ma che gentile, ti va se la mangio qui?› lui annuì per poi sedersi al mio fianco e guardarmi per tutto lo spuntino mattutino ‹dopo mi segui in un posto okay?› ‹ho scelta per caso?› negò con la testa con fare divertito.

Finii tutto il cibo, stavo per pulirmi con un tovagliolo immacolato quando la sua mano si strinse al mio polso per poi trascinarmi fuori dal grande portone ‹dove mi stai portando? Vorrei saperlo se questi fossero i miei ultimi minuti› lo sentii ridacchiare mentre incrociava le sue dita alle mie per apparire forse più dolce.

Pochi minuti dopo ci ritrovavamo nel bagno di Mirtilla Malcontenta, al momento però non c’era, forse si era rifugiata in quello dei prefetti.

Mi bloccò al muro di fianco alla porta, alzai lo sguardo, era tremendamente dolce ma al contempo esprimeva delusione ‹ei che ti prende Gabriel?› continuò a guardarmi negli occhi per poi abbassare lo sguardo sulle mie labbra ‹voglio baciarti t/n› lo guardai confusa.

Era…strano il suo comportamento, fino a pochi attimi prima mi aveva baciata, anche se solo sulla guancia, davanti a tutta la Sala Grande, e ora mi chiedeva il permesso in un posto dove i soli presenti eravamo noi due?

‹Oh…ehm…v-va bene› sorrise immediatamente e lo vidi sporgersi verso di me anche se la distanza prima non fosse delle più precoci.

Chiuse gli occhi e sfiorò le sue labbra con le mie facendomi rabbrividire, lo guardai attentamente mentre si perdeva nel nostro semi-bacio, occhi più serrati che mai e sopracciglia corrugate, quasi doloranti.

Gli morsi il labbro inferiore in modo audace e finalmente ebbe il coraggio di baciarmi più di prima facendo scontrare le nostre labbra, le mie mani sul suo petto, le sue strette sui miei fianchi.

‹Allora è vero!› mi allontanai bruscamente dal petto di Gabriel e indirizzai il mio sguardo scandalizzato verso la porta d’ingresso.

Draco Malfoy ci stava guardando con un ghigno piuttosto evidente totalmente appoggiato contro la colonna di fianco all’uscio.

‹Cosa? È vero cosa Malfoy?› domandai infuriata per la sua intromissione ‹che voi due vi frequentate, ormai tutti gli studenti lo sanno› feci segno a Gabriel di uscire, cercò di ribattere ma io lo zittii con un bacio leggero sulle labbra.

Quando restammo solo io e Malfoy tornai a guardarlo intensamente negli occhi ‹oh, ed esattamente sai anche cosa facciamo?› mi guardò perplesso ‹ho visto un bacio in Sala Grande, se aveste scopato sarebbe partito un limone e non un bacetto innocente su una guancia› ‹che fai Malfoy? Ora mi guardi?› ‹non ho mai detto il contrario› sbuffai frustrata dalla sua sfacciataggine.

‹Beh ti informo che non ci siamo solo baciati› volevo stuzzicarlo? O forse era solamente per ripicca? Non lo sapevo e non volevo nemmeno fermarmi ‹in che senso?› le sue sopracciglia erano leggermente aggrottate e ciò mi fece comprendere quanto stesse tenendo duro, non sapevo da dove venisse tutta questa mia sicurezza, solitamente non succedeva molto spesso.

‹mh…è successo proprio ieri sera, vuoi che te lo racconti?› lui annuì lievemente dandomi il consenso di parlare, tanto lo avrei fatto ugualmente, sapevo che mi aveva dato il consenso ma solo per puro orgoglio, non voleva apparire fragile davanti a una situazione simile ‹bene, ieri mi ha praticamente trascinata in camera sua buttandomi poi sul letto con la scusa di un massaggio rilassante…› mi avvicinai a lui per poi prenderlo per il polso destro e farlo sedere sul pavimento freddo.

Mi sedetti su di lui e lo vidi stringere gli occhi a due fessure azzurre ‹…mi ha spogliata e io di mia spontanea volontà mi sono tolta anche l’intimo› le sue mani si strinsero sui miei fianchi e notai anche il suo pomo abbassarsi e alzarsi in modo irregolare ‹e poi? Che è successo? Ah si…si è messo sopra di me e ha cominciato a toccarmi dappertutto, si proprio dappertutto›.

‹Che cazzo stai cercando di dirmi? Che ti ha fatto quell’idiota?› esclamò quasi…infuriato?! Sorrisi soddisfatta mentre gli passavo un dito sul ventre più sensualmente possibile ‹cosa HO fatto? Mh bella domanda ma ho anche la risposta per tua fortuna› ‹sta zitta› ‹il suo cazzo mi ha fatto stare molto zitta› risposi fiera della mia provocazione.

‹Che cazzo hai fatto?› ‹oh e lui me l’ha leccata, è stato bellissimo› ‹fanculo› rispose brusco, mi scostò di lato violentemente ritrovandomi per terra con un sorriso spiaccicato in volto ‹che ti prende Malfoy? Ora non posso scopare con chi voglio?› ‹Ci hai scopato?› ‹non ancora, ma penso che per stasera perderò la verginità, insomma voglio anche io scoprire quel lato della vita per di più non è niente male in fatto di doti›.

Sorrisi ingenuamente, poi mi alzai ed uscii dal bagno prima ancora che potesse aprire bocca per dire una delle sue solite stronzate.

D’ora in poi non mi avrebbe più sminuita, a meno che non lo avessi voluto io.