Capitolo 3

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Stava andando tutto a gonfie vele, ma notai qualcosa di strano in Marta, era nervosa, le tremavano le mani. Poco dopo mi rivolse la parola dicendomi:" andiamo in un luogo più appartato, devo parlarti!". Così mi trascinò su per le scale, ci chiuse nel bagno. Io continuavo a non capire ma lei aveva sul volto quell'espressione di chi doveva sganciare qualcosa di grosso, una confessione pericolosa che probabilmente avrebbe rovinato qualcosa; la nostra amicizia in particolare. Camminai verso la vasca da bagno, mi sedetti sulla sponda molto lentamente, con lo sguardo fisso su di lei, che non osava spostare gli occhi verso la mia figura; forse per la vergogna di ciò che aveva fatto, o per la paura di dover dire una grande cazzata. ci fu un attimo di silenzio, ma poi si decise a parlare:"senti, ho fatto un gran casino e c'entra anche Lucas!". Quando Marta pronunciò il nome di lui mi bloccai all'istante, non sapevo che cosa pensare. Potevo immaginare una bufera scatenata da lei, un qualcosa di illegale perchè aveva un carattere incline per la criminalità, ma non avrei mai pensato che potesse centrare anche il mio fidanzato. Dunque spostai il capo verso la finestra aperta, cercando un filo d'aria che mi desse sollievo, e sperando che quella grande cazzata non fosse il tradimento. Un errore che non avrei sopportato e tanto meno perdonato. Marta si avvicinò e con voce roca e spaventata disse:" io e Lucas ci siamo baciati due giorni fa, sul lago, lo so che è stato un errore ma il mio cuore pensa in modo diverso!". Non fiatai, ma volevo risponderle con sarcasmo, così dissi:"il cuore sà anche pensare oltre che pompare il sangue, bellissima scoperta Marta, sei una grande!". Mi alzai  affranta, a dir poco indignata, ma con testa alta camminai verso la porta e le rivolsi queste ultime parole:" divertiti con lui,in fondo siete fatti l'uno per l'altra!". Corsi via, non riuscivo più a stare in quella casa, mi mancava l'aria, respiravo a fatica. Una volta uscita però realizzai il tradimento, quello sporco inganno. Scoppiai in lacrime e finì con le gionacchia per terra. Desideravo che fosse soltanto un incubo, un qualcosa dentro la mia testa, ma invece no, era successo davvero. Tradita dalla mia migliore amica e dal mio fidanzato. Chi l'avrebbe mai detto. Cercai di respirare lentamente e di asciugarmi le lacrime con la manica della felpa di Lucas, poi mi accorsi che non era più qualcosa di mia appartenenza, e me la tolsi immediatamente. Ero schifata, ma la sensazione di rabbia stava arrivando piano piano, e al culmine delle mie emozioni smisi di piangere e capì che erano soltanto lacrime sprecate per un infamata. Mi alzai e con cordialità me ne tornai verso casa, senza dire una parola, o senza avvisare quello che ormai era il mio ex fidanzato. Il mio cuore era spezzato, e prima di allora, non avrei mai pensato che potesse accadere un qualcosa del genere proprio a me.

Chi tradisce non si penteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora