1- Il primo malinteso

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Taehyung's pov

Era un giorno autunnale come tutti gli altri.
La sveglia suonò alle otto in punto al ché mi alzai dal mio comodissimo letto e mi diressi in doccia.

Quel giorno tenevo molto al mio abbigliamento, avevo un colloquio di lavoro importante. Chissà forse sarei finalmente riuscito ad intraprendere la strada per la quale ho sudato molto e che sin da piccolo sognavo, ovvero fare il giudice di pace.

Sarà strano, ma sin da piccolo sono sempre stato appassionato da questo lavoro. È stato un percorso molto lungo, difficile e stressante ma dopo 15 anni di studio, a 28 anni sono qui che realizzo uno dei miei più grandi sogni.

Decisi di indossare il classico e noioso completo elegante che si indossa solitamente ai colloqui: giacca e cravatta con un cappotto.

Sistemai i miei ricci che mia madre mi ha dato in dono e mi spruzzai il profumo Jean Paul che mi aveva regalato qualche mesetto fa il mio amico Seojoon che tra l'altro non vedo da un po'.

Uscii finalmente di casa e mi diressi finalmente verso il luogo dell'appartamento.

Ero perennemente in ansia che avevo paura di non riuscire a trovare l'indirizzo o di arrivare in ritardo. Mi sono trasferito a Venezia soltanto da qualche giorno per via del colloquio e parlando sinceramente non sono per niente un tipo che sa orientarsi anzi, mi perdo facilmente.

Fortunatamente quel giorno arrivai all'appuntamento senza probleni.

Una giovane ragazza, devo dire abbastanza attraente, mi venne incontro.

<< La stavamo aspettando! >> Disse la ragazza con un sorriso raggiante.

<< Prego si accomodi pure nella stanza in fondo a destra, dovrà aspettare qualche minuto. >> Ringraziai la ragazza per la sua gentilezza facendole un complimento per il suo sorriso, per poi incamminarmi verso la stanza indicata.

Non me lo immaginavo proprio così questo posto.

Pensavo sarebbe stato il solito posto con mobili in arte povera ecc... invece questo posto è così moderno e artistico, molto strano per essere un tribunale.


<< Prego entri pure. >> Disse una voce docile e raffinata dall'alto lato della porta.

Non appena entrai in quella stanza rimasi a bocca aperta.

Le pareti erano piene di quadri molto definiti e di ottima qualità. Ovunque mi guardavo vedevo quadri, colori ad olio, pennelli e tele. Sembrava proprio lo studio di un pittore.

Il ragazzo dalla voce raffinata si sedette su uno sgabello sporco di colore invecchiato e rimase a fissarmi quasi come se stesse aspettando che io facessi qualcosa.

<< Cosa aspetti? >> Domandò guardandomi dall'alto in basso.

Di conseguenza mi diedi un'occhiata per capire se ci fosse qualcosa che non andava con me ma davvero non c'era nulla che non andava.

<< Non capisco. >> Risposi palesemente confuso.

<< Togliti gli indumenti fino a diventare come mamma ti ha fatto e sdraiati sul divano, se cominciamo adesso dovremmo finire prima dell'alba. >> Spalancai gli occhi e rimasi immobile davanti la porta.

<< No guarda, credo ci sia un malinteso. Io non->> Non riuscii nemmeno a finire di dire quello che volevo dire che cominciò a parlarmi sopra.

<< Senti hai rotto, parli troppo. Muoviti e cerca di non farmi perdere altro tempo prezioso. >> Disse il ragazzo perdendo la calma per un breve momento.

Sexy.

Beh non posso mica rifiutare un'opportunità del genere.

Sospirai e cominciai a spogliarmi. Nel mentre cercavo di capire come diamine ero finito in quella situazione e pensare che in questo momento dovrei essere in un tribunale.

Non mi sarò mica perso di nuovo...?

Intanto avevo tolto il resto dei vestiti rimanendo in mutante e mi sdraiai sul divano come più stavo comodo.

<< Bello! Hai dimenticato l'intimo. >> Disse a tono alto in modo scherzoso il ragazzo che alla fine è risultato essere un pittore. Dopodiché mi sorrise.

Posso innamorarmi di un sorriso? No ok.

My scenary - Taekook  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora