2 - Il pittore

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Seriamente devo sbarazzarmi pure dell'intimo?

Vabbè cosa vuoi che sia, avevo un colloquio con dei giudici e mi è finita a prostituirmi o non so cosa per sto tizio qua. Non che mi dispiaccia eh.

Non ci pensai nemmeno e tolsi l'intimo per poi accomodarmi sul divano.

Era un divano diverso dai soliti, più che diverso era antico e artistico, un po' come l'intera stanza. Aveva delle ricamature d'argento ai bordi, si quando dico argento intendo argento vero e proprio e non il colore. La stoffa aveva diverse sfumature di colori spenti, sembrava esser fatto a mano.

D'un tratto mi accorsi che il ragazzo stava venendo verso di me.

Si fermò davanti a me per poi piegarsi e cominciò a muovermi il corpo come meglio preferiva.

Mi fece mettere a pancia in giù sul divano, con la gamba destra tesa mentre il ginocchio destro porgeva in avanti, la mano destra era a sua volta distesa sotto il mio volto e la mia mano sinistra posava a qualche centimetro dalle mie labbra.

Come se non bastasse prese diversi petali di rose e foglie e li sparse sopra il mio corpo.

<< Ok adesso siamo pronti. >> Disse sospirando con un sorriso per poi sedersi davanti la sua tela.

<< Ma, scusa senti- >> Cercai di dire per poi venir subito fermato dal moro.

<< Da adesso in poi non dire più nulla e non muoverti. >> Disse con tono autoritario per poi prendere il pennello in mano cominciando a muoverlo sulla tela.

Che imbarazzo, come diamine ci sono finito in una situazione del genere? Non sono nemmeno un modello.

Chissà che fine farò con il colloquio... e se non mi daranno un'altra possibilità? Erano mesi che ci provavo e proprio adesso che ci ero riuscito dovevo ritrovarmi in questa situazione?

Mentre la mia testa era piena di paranoie inutili, alzai lo sguardo sul moro per curiosità e ritrovai il suo sguardo su mio.

Devo ammettere che al momento mi sento proprio come Rosè sul titanic. Jack che dipinge la meravigliosa Rosè senza vesti e poi finiscono per pumiciare e spassarsela dentro una macchina d'epoca. Oddio... ma figurati se succede ahahah.

Cominciai a non riuscire più a togliere gli occhi di dosso al pittore. Era così bello e affascinante mentre dipingeva. Aveva un viso piccolino con dei lineamenti definiti, quasi perfetti. Degli occhi grandi che brillavano, sembravano due piccoli pianeti. Per non parlare del suo fisico, aveva delle braccia talmebte muscolose e un petto gonfio che si notavano perfino tramite la maglietta nera larga che indossava in quel momento. Guardando più attentamente feci finalmente caso ai tatuaggi tra l'altro molto visibili. Ogni singolo tatuaggio era interessante e mi domandavo quale significato potesseo avere. La parte che mi attraeva maggiormente erano i suoi capelli, erano di un nero lucido e il taglio era un classico con un undercut.

Se lo incontrassi per strada penserei a qualsiasi tipo di lavoro ma mai arriverei a pensare sia un pittore. I pittori che conosco io sono molto noiosi e indossano vestiti classici per non parlare del cappello alla francese e i baffi.

Mister misterioso, sei proprio l'eccezione eh.

<< Smettila di spostare costantemente lo sguardo! >> Disse quasi urlando per poi sospirare.

<< Se continui così uscirai strabico nel dipinto. >> Sbuffò per poi riportare gli occhi sulla tela.

Passai cinque ore in quella situazione, cinque ore di imbarazzo da parte mia, seria concentrazione da parte sua e un silenzio tombale che a momenti cadevano pure i morti.

My scenary - Taekook  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora