Capitolo 4: Il cielo stellato.

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Iraq, 2010.

Edward è a capo di un team di berretti verdi, è un leader carismatico che mette il suo team prima di tutto. Al team è affidato il compito di proteggere l'ambasciatore Americano si stanza in Iraq, un lavoro arduo che non permette momenti di calma in quanto potrebbe avvenire un attentato in qualsiasi momento. Una sera l'ambasciata viene presa d'assalto, 6 ore di combattimento intenso dove due suoi compagni vengono uccisi davanti ai suoi occhi. Le munizioni iniziano a scarseggiare quando tutto cessa e il suono distinto di un colpo di mortaio si avvicina sempre di più alle loro teste. Il colpo di mortaio centra in pieno l'ambasciata ed Edward viene scaraventato giù dal tetto, rimane cosciente ma l'unica cosa che vede è quel cielo stellato che tanto lo tormenta. Viene gravemente ferito alla spina dorsale e la riabilitazione gli costa quasi un anno.

Bronx, giorni nostri.

Edward e Alex si stanno dirigendo all'orfanotrofio dove risiedeva la bambina, l'indagine si fa sempre più dura sia dal lato investigativo che da quello mentale infatti Alex risente molto della cosa. Non riesce a togliersi dalla testa quella bambina che tanto gli ricorda le sue figlie ed è costantemente allarmato. Edward consulta il suo quaderno alla ricerca di un dettaglio che potrebbe aver tralasciato, fra quelle righe potrebbe saltare fuori un dettaglio cruciale per l'indagine. Giunti a destinazione i due agenti prendono un istante per mettere insieme le idee e poi entrano nell orfanotrofio.

-Buongiorno, agenti Kojima e Rossi, possiamo parlare con la madre superiora? -

-Certamente, vi annuncio. -

-Madre superiora ci sono 2 agenti per lei, li faccio salire?-

-Prego agenti, secondo piano ufficio sulla destra.-

-Grazie signora.-

I due agenti salgono le scale di fretta, l ufficio della madre superiora sembra quello di un miliardario vanitoso.

-Buongiorno badessa, stiamo indagando su un omicidio che coinvolge una delle bambine che ospitavate, Audrie Cooper.-

-Povera Audrie, era sparita da 4 giorni ma pensavo tornasse. Avrei dovuto sporgere denuncia.-

Il tono della badessa sembra quasi finto e questo dettaglio fa infuriare Kojima e Rossi. Sembra quasi tutto architettato e i nervi sono a fior di pelle.

-Badessa con tutto il rispetto non mi sembra molto dispiaciuta, avrebbe dovuto sporgere subito denuncia. Per colpa della sua riservatezza è morta una bambina di 8 anni e per questo non ha scuse.- afferma Edward.

-Come si permette agente, sa chi sono io? Avete altre domande? Avrei da fare.-

Edward non riesce a trattenere la rabbia e scoppia.

-Senta bene badessa, non me ne frega un cazzo di chi sia mi importa solo della bambina. Ci porti nella stanza di Audrie o la trascino per tutto lo stabile finché non trovo la stanza.-

Le minacce di Rossi non sembrano scaturire nessun effetto sulla badessa, ma nonostante siano senza mandato fa accompagnare gli agenti nella stanza di Audrie.

Giunti alla porta la disperazione dei bambini dell'orfanotrofio li intristisce, piccole anime abbandonate e dimenticate. Kojima decide di parlare con le sue compagne di stanza, le stanze sono divise per sesso, mentre Edward controlla gli effetti personali della vittima.

Kojima si avvicina a due bambine, si abbassa e pone loro delle domande riguardanti Audrie. Salta fuori che da tempo parlava di un signore che le portava sempre del profumo alla lavanda e delle caramelle. Potrebbe essere il loro uomo e la teoria viene avvalorata quando Edward trova un diario personale di Audrie dove una frase cattura la sua attenzione: " Oggi il signore delle caramelle mi ha portata a casa sua, era bellissima e mi ha portato nella stanza dove produce i suoi profumi! Mi ha regalato un profumo alla lavanda... è buonissimo! Domani mi passerà a prendere e la madre superiora verrà con noi!".

-La badessa è coinvolta, sa chi è il nostro uomo.-

-Dobbiamo parlarle subito!- -No Alex, dobbiamo seguirla.-

Edward nasconde il diario nel suo quaderno e si avviano verso l'uscita, aspetteranno in macchina e pedineranno la badessa se uscirà dall istituto.

Piove a dirotto e si crea una cappa di fumo nel suv. Edward legge attentamente il diario di Audrie mentre Alex tiene gli occhi aperti e aspetta che il loro uomo si faccia vivo. Passano le ore ma nessun movimento, a questo punto la stanchezza prende il sopravvento e fanno a turni. Alex si addormenta, ma Edward non riesce a dormire in quanto l'esplosione gli ha causato dei traumi al cervello. Lui afferma di non dormire ma soltanto di sognare, sogna la sua famiglia che non ha mai potuto salutare e questo lo porta ad avere delle ricadute emotive.

Il solo sorge, nessuno è uscito o entrato dall'istituto.

-Non possiamo usare il diario come prova visto che lo abbiamo rubato, dobbiamo far sorvegliare le entrate.-

-Si Eddy hai ragione, torniamo in ufficio.-

-No Alex vai a casa dalla tua famiglia, io devo fare delle commissioni.-

È Sabato 24 Ottobre, l'anniversario della morte della sua famiglia. Come da tradizione compra una bottiglia di J&B e si ubriaca davanti alla foto di sua moglie. Edward non mostra mai sintomi di mancanza ma in realtà soffre ogni giorno. Durante l'anno non beve mai in quanto dopo la tragedia ha avuto dei problemi di alcolismo dal quale però è uscito dopo 6 mesi di riabilitazione. Affacciato alla finestra alterna un tiro di sigaretta ad un sorso di Whiskey mentre fissa le nuvole che fungono da riparo a quel cielo stellato che tanto lo tormenta. 

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