Capitolo 5: La copertura.

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Nel periodo da operatore della S.W.A.T. Alex sviluppò un'immediata risposta ai problemi che lo porta a perdere facilmente la pazienza. Nonostante ami la sua famiglia più di tutto questo caso lo porta a scontrarsi con la moglie alla quale aveva promesso più tempo a casa o un trasferimento in ufficio. Alex è laureato in legge e uno come lui non faticherebbe molto a trovare posto in un ufficio legale, ma è un uomo d'azione e si sentirebbe come una tigre chiusa in gabbia. Per distrarsi da tutto usa allenarsi con la sua Katana che pulisce ogni sera, un'usanza tipica del suo paese di origine. È stato ferito durante un salvataggio ostaggi a Los Angeles dove il suo team ha fallito l'estrazione a causa della superiorità numerica dei rapitori. Da quel momento convive con il rimorso di aver fallito e ucciso quegli innocenti e non si riesce a dare pace per l'accaduto.

È Domenica e Alex la passa con la sua famiglia e decide di organizzare una cena con ospite Edward, di conseguenza lo chiama il suo collega:

-Eddy stasera sei invitato a cena.-

-Mi spiace Alex ma non riesco a venire, devo lavorare.- Edward non aveva intenzione di far pesare il fatto che lavorasse sempre, infatti Alex lo sa e non insiste sulla cosa perché il lavoro lo distrae dai ricordi.

Lunedì 07.00 AM

Alex sale sulla sua Honda CBR1000 e si dirige al 44esimo mentre Edward è già in ufficio dalle 6 e continua a leggere il diario di Audrie.

In quel diario Rossi trova dei dettagli interessanti riguardanti la Bestia, sembra che l'uomo abbia un accento Europeo e si vesta sempre in maniera rigorosa, di conseguenza avvia una ricerca nel database con i seguenti criteri:

1. Uomo Bianco

2. Medico

3. Origini Europee

4. Dai 50 ai 60 anni

Nel mentre Alex arriva in ufficio e si confronta con il suo collega.

-Una sera verrai a cena da noi?-

-Alex non è il momento di cenare insieme, non sono uno spasso alle feste.-

-Cazzo non andrai mai avanti se continui così.-

-Chi cazzo ti dice che io voglio andare avanti? Sto bene Alex...tranquillo.-

Il computer da una risposta e individua un sospettato, Herbert Green, 57 anni, ex medico, Genitori franco-tedeschi, il padre era profumiere.

-Alex guarda! È lui cazzo.-

-Figlio di puttana! Non possiamo chiedere un mandato, dobbiamo seguirlo.-

Il mandato era impossibile da chiedere in quanto il diario personale di Audri era stato rubato da Edward, decidono quindi di andare davanti alla casa di Green e controllarlo.

La GMC guidata da Alex sfreccia nella direzione di casa Green, cosa troveranno i due agenti?

Giunti a destinazione notano che la badessa sta uscendo dalla abitazione.

-Alex segui la badessa io mi apposto dietro quel muretto, non perderla di vista.-

Edward si apposta e aspetta pazientemente che Green esca di casa per entrare furtivamente a perquisirla.

Alex segue la badessa, si sta controllando, vorrebbe fermarla e interrogarla mettendola al muro ma deve trattenersi per il bene dell'indagine.

Edward sta esaurendo la pazienza, non riesce a trattenersi ed entra nel perimetro della casa. Dalla finestra sul retro passa un profumo di lavanda, quel profumo che era sul corpo di Audrie. Sa benissimo di non poter entrare nella casa a torchiare Green ma la rabbia si sta infiltrando nelle sue vene e non riesce a stare fermo.

1911 alla mano e fa irruzione nella casa.

-Polizia figlio di puttana metti quelle cazzo di mani in alto!-

-Con quale diritto entra in casa mia! Se ne vada subito.-

-Zitto stronzo mettiti in ginocchio!-

Edward ammanetta Green e inizia a perquisire la casa, trova il laboratorio dove sviluppa i profumi ma niente altro. Non c'è traccia di bambini ne di prove a sostegno della sua teoria. È un momento di ansia, se non è stato lui e non lo incrimina potrebbe rimetterci l'intera indagine. Mentre cammina nel salotto sento il pavimento scricchiolare, si sdraia sul pavimento e sente dei rumori provenire da sotto la casa, tutto ciò sembra strano in quanto non c'è nessuna porta visibile che porta sotto alla casa.

-Ascoltami molto bene Green, fammi vedere come scendere o ti ammazzo qui e ora.-

Green sta recitando dei versi in Latino incomprensibili per Rossi.

-Dimmi come scendere!-

-Il mio signore ha già preso le loro anime, il fuoco dell'inferno le accoglierà nell'infinita compassione di Satana.-

Rossi rimane scioccato, la mano destra dove tiene salda la sua 1911 inizia a tremare e non è un buon segno.

-È inutile ormai ahahahah, non puoi salvarle!-

Il tempo si ferma, tutto è rallentato e la sete di giustizia si tramuta in vendetta.

Alex segue la badessa fino all'orfanotrofio e neanche lui riesce a trattenersi, corre verso la badessa, la carica in macchina e chiama Rossi.

-Eddy la sto portando lì, tu come sei messo?.-

-Sono entrato nella casa il profumo di lavanda mi ha fatto perdere la pazienza, Green è ammanettato... è stato lui Alex ne sono sicuro. Muoviti!-

La GMC brucia tutti i semafori e Alex si rende conto di aver commesso un grave errore rapendo la badessa.

Rossi nel frattempo cerca una via di accesso al seminterrato che si rivela essere sotto al tappeto posto nella sala, decide di scendere con il forte timore di quello che potrà trovare lì sotto.


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