5.Five

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AOT Universe, in cui Petra vuole allietarsi con la lettura di un buon libro ma i suoi piani vengono stravolti dall'arrivo del Capitano Levi...

(Rating rosso)

Il cielo era squarciato da pesanti nuvoloni neri e i violenti tuoni e lampi, che mandavano sinistri bagliori, facevano da sfondo allo scroscio della pioggia battente che si infrangeva contro la grande vetrata del quartier generale.

Petra leggeva tranquilla e comodamente seduta a gambe incrociate sulla soffice e spaziosa poltrona posta in biblioteca, accanto a uno dei numerosi e imponenti scaffali colmi di libri di ogni genere e forma; il temporale sembrava non turbarla minimamente: nessun tremore l'aveva colpita, i tratti del viso grazioso erano distesi mentre sfogliava di tanto in tanto le pagine del romanzo adagiato in grembo. Non esisteva altro al mondo che potesse rilassarla come la sua abituale visita in biblioteca, circondata dall'odore della carta e mondi lontani ricchi di mirabolanti avventure e oscuri segreti. Forse però qualcosa in più l'avrebbe gradita: una coperta.

Quella stanza, infatti, era una delle più fredde del castello, poiché si trovava all'ultimo piano e le pareti di marmo e pietra che la rivestivano catturavano tutto il calore, trattenendolo e facendo sí che la temperatura rimanesse bassa; la mancanza di un camino e il mal tempo poi, non facevano altro che peggiorare la situazione. Cercò di non pensarci, strofinando per qualche secondo i palmi delle mani sulle maniche della camicia ben stirata, sfortunatamente, però, i suoi sforzi servirono a ben poca cosa e un brivido le salí su per la spina dorsale, facendole stringere i denti.

"Che stupida, avrei dovuto portare almeno il mantello." pensò, sconsolata, per poi riprendere la sua lettura.

L'improvviso ruggito di un tuono sembrò scuotere il pavimento, mentre il giallastro alone di un lampo illuminava l'intera stanza, creando un affascinante quanto grottesco gioco di luci e ombre, che sembrò convergere in un solo punto, accarezzando la figura di un giovane uomo, in piedi sull'uscio del grande portone in legno di quercia. Quando quello fece un passo avanti, Petra poté individuare i suoi capelli neri come il catrame e le iridi azzurro - grigie che scintillavano nel buio; si avvicinò lentamente a lei, la camminata fiera ed elegante come quella di un felino, ponendo completamente in secondo piano la sua bassa statura e mascherando come sempre la sua espressione.

"Sapevo che ti avrei trovata qui." pronunciò quelle parole con voce roca, incrociando lo sguardo di ghiaccio con il suo e provocandole un altro brivido (questa volta, però, non fu causato dal freddo).

Petra deglutí, spostando gli occhi dorati sulle pagine del libro abbandonato sulle sue gambe, dopodiché parlò. "Capitano, questo posto è il mio rifugio, lo sa bene. È successo qualcosa?"

Levi non smise neanche un secondo di guardarla, mentre la ragazza scioglieva il curioso intreccio delle sue gambe per poi alzarsi e stiracchiarsi, sollevando le braccia intorpidite al soffitto; nel farlo il tessuto della sua camicia si spostò leggermente, lasciandole scoperto il ventre piatto e bianco come il latte, mentre le cinghie dell'uniforme le stringevano pericolosamente il petto, evidenziando il contorno dei suoi seni.

Una fitta intensa lo colpí al bassoventre, facendogli stringere i pugni per cercare di non dare a vedere il suo turbamento. Petra sembrò non accorgersi di nulla, si spostò semplicemente verso lo scaffale di libri più vicino, con l'intenzione di andare alla ricerca di qualche altro titolo che potesse interessarle. L'uomo la seguí con lo sguardo cristallino, pensando a quanto sarebbe stato bello far passare le dita fra quelle soffici ciocche ramate e allo stesso tempo poter accarezzare con le labbra quella pelle di velluto.

Penserete sicuramente che il Capitano fosse uscito di senno a causa dei suoi pensieri così assurdi nei confronti della sua sottoposta. Probabilmente è cosí, neanche lui riusciva a spiegarsi cosa gli stesse succedendo, tuttavia erano ormai settimane che la sua mente era popolata da immagini poco caste che vedevano costantemente lui e la ragazza come protagonisti; neanche quando andava a dormire riusciva a trovare pace e non a causa dei terribili incubi che ormai lo tormentavano ogni notte, anzi erano proprio i sogni che faceva su di lei a donargli un po' di tranquillità, o almeno per modo di dire, dal momento che quasi sempre si svegliava di soprassalto, bagnato fradicio di sudore e con un fastidioso e voluminoso problema fra le gambe. Forse era semplicemente lo stress a mandargli quelle perfide visioni... Insomma, era un uomo anche lui e come tutti aveva degli istinti da soddisfare, istinti che purtroppo dovevano essere messi in secondo piano quando si è in guerra; inoltre Petra era una bellissima ragazza, con un corpo flessuoso e un viso da bambola e...

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