3 capitolo: una visita inaspettata

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Viola aprì lentamente gli occhi, iniziò a chiedersi dove fosse finita e cosa fosse successo, si guardò intorno e scoprì di essere in infermeria, ma ad un tratto si voltò, vide suo padre tremante e preoccupato. Viola non si sentiva affatto bene e non era ancora in grado di affrontare la questione delicata, che riguardava sua madre, ma del resto era pur sempre suo padre e così si sforzò di fargli un sorriso per rassicurarlo, lui rispose con un mezzo sorriso tutto tremante. Dopo poco, riuscì a tornare a casa, mentre suo padre uscì per andare a fare la spesa, lei si ritrovò sola con una coppa di gelato al cioccolato e poi sentì bussare alla porta. Quando la porta si aprì con fatica, comparve sulla soglia il ragazzo misterioso, che le fece venire un colpo, si era completamente dimenticata della sensazione o meglio del ricordo, che lei aveva visto e sentito sulla sua pelle quando aveva sfiorato il ragazzo. Anche se non aveva alcuna voglia di visite, il ragazzo misterioso la incuriosiva, così lo fece entrare. Lui diede a lei il mazzo di fiori che aveva portato e Viola, che lo afferrò un po' stupita e un po' emozionata, poggiò i fiori sul comodino e cercò di chiedergli in modo non troppo ovvio né insistendo, quale fosse il suo nome. Lui capì dallo sguardo di Viola ciò che voleva chiedergli e così ruppe il silenzio imbarazzante con: "comunque sono Finn". Viola era totalmente in imbarazzo, ma per cambiare argomento gli sorrise e gli chiese cosa ci facesse effettivamente lì. Finn reagì bene alla domanda, non era il tipo a cui piacevano gli interrogatori, ma si vede che per Viola volle fare un'eccezione:" sono venuto qui perché ero in pensiero per te, sai com'è una sconosciuta è svenuta tra le mie braccia senza neanche dirmi il suo nome". Viola scoppiò a ridere anche se non c'era molto da ridere e si domandò fra se e se, perché si sentiva così stupida e allo stesso tempo felice. Parlarono per tutta la sera, videro insieme la prima stagione di Riverdale e poi Viola cacciò istintivamente gli album di famiglia, sfogliarono foto su foto, scherzarono un po' su quanto fosse carina da piccola e poi Finn le chiese chi fosse la donna in questa foto sbiadita, Viola prese la foto in mano, la toccò e poi si accorse, che non aveva mai visto quella foto in vita sua, ma che la donna sorridente della foto era identica a quella del ricordo o meglio del sogno e quindi con voce stupita disse" è mia madre". Finn prese di scattò la foto, si voltò verso Viola e le disse, che riconosceva quella donna, l'aveva già vista , stava per dire qualcosa quando poi, squillò impazientemente il telefono di Viola.

questione di ricordiWhere stories live. Discover now