Capitolo 4: una telefonata, un ricordo, un momento..

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Viola prese il telefono tutta tramante, il telefono non smetteva più di squillare, così con voce soffocata disse:" pronto ". Era un numero che non conosceva o almeno con il quale non aveva mai avuto a che fare, era terrorizzata, pensava al peggio e così Finn d'istinto afferrò la mano di Viola e la strinse forte, come per dire che lui c'era. Si scambiarono uno sguardo intenso, che per un momento fece dimenticare a Viola della telefonata, ma poi, dal lato opposto rispose una donna che, con una voce dura disse: " salve sto parlando con Viola Young?"

" si sono io cosa e successo e con chi parlo?"

" mi dispiace disturbarla, ma sono lo sceriffo Forbs e la devo mettere al corrente del fatto che, suo padre ha avuto un brutto incidente e che ora è in ospedale."

" gr... grazie. "

Viola non sapeva come rispondere e prima di attaccare aggiunse soltanto" allora la raggiungo subito in ospedale". Si alzò dal divano, le iniziò a girare la testa, non sapeva se piangere o urlare, così si limitò a guardare Finn e a chiedergli un passaggio in ospedale. Finn subito la abbracciò e la rassicurò il più possibile, così Viola cedette alla disperazione e iniziò a piangere e delirare, mentre Finn cercava un fazzoletto, per evitare di dover mettere a lavare la camicia bagnata. Dopo dieci minuti, Viola si calmò, prese la borsa, prese per mano Finn e si misero in macchina, per fortuna, incontrarono lungo la strada solo un semaforo rosso e così arrivarono in 5 minuti alla soglia dell'ospedale. Per un attimo Viola esitò ad entrare, era terrorizzata, aveva troppa paura di perdere suo padre e di non avergli detto tutto, ma poi le venne in mente un ricordo, in cui suo padre le insegnava ad andare in bicicletta nel giardino di casa, così sorrise e la paura scomparve, entrò nella camera del padre, si sedette accanto a lui, provò a non piangere, afferrò la sua mano e iniziò a pregare per lui. Si addormentò lì su quella sedia molto scomoda e mentre dormiva un ricordo si insediò nella sua mente. Vide lei con suo padre in questo ospedale, camminavano a passo veloce lungo il corridoio dominato dal silenzio, varcarono la soglia di una stanza, piena di girasoli, vide sua madre nel letto, quasi in fin di vita, che cercava di prendere sonno. Viola nel sogno aveva circa 5 anni ed era appoggiata alla barra del letto e osservava la madre che non vedeva da anni, quasi come se fosse un'estranea, poi il padre la afferrò per un braccio e la portò via. Improvvisamente il sogno si interruppe per qualche secondo, poi vide una parte del sogno addir poco sconosciuta, vide sua madre in piedi, accanto a suo padre, che simile ad una fuggitiva se ne andava dall'ospedale, lasciando dietro di se una scia di girasoli. Il padre però andò da Viola e le disse che sua madre era andata in paradiso, eppure lei l'aveva appena vista uscire dalla porta. Era più confusa di prima, c'erano troppi ricordi strani che non le tornavano e mentre ci pensava sentì il rumore degli infermieri, che si muovevano intorno a lei molto velocemente e così si svegliò, suo padre....

questione di ricordiWhere stories live. Discover now