Ciro
Dopo che Edoardo si e dagnato di mollare quella ragazza la fissò attentamente nei occhi.
"Edoàr pecché nun melaì maje ritt ca' tenevì na' zia accussì bellà" chiede Totò avvicinandosi con il resto dei ragazzi.
"Prorpiò ppe questò Totò" risponde Eduardo mettendogli una mano al collo allontanandolo Totò dai noi."Allora zia e' Edoardo comm te chiami" chiedo io appoggiandomi al muro aspettando la sua risposta.
Lei sei appogia al muro fissandomi attentamente "Chè tenè impòrt a te"
"E ha me importa"
"Bèn pe te"
"A me melò dicì" chiede pino avvicinandosi
"Ovviò" risponde lei fissandomi nei o occhi avvicinandosi a pino.
"M chiamm Isabèll ma tu chiamàm isà"
"T chiamèrò bellà" rispondo io sorridendogli andandome facendo senno hai ragazzi di seguirmi"Andiamo in cella va" risponde massimo avvicinandosi a noi portandoci via.
Appena apro la porta della mia cella ci trovo Sofia, che cazzo ci fa questa qua.
"Vattenè"
"M volevò divertirmì"
"Alz o' toje mazzo ra zoccola e sparìsc ra qui"
"Haì sentìt cosà a ritt Cirò spariscì" gli urla a dosso Edoardo buttandola fuori.Mi butto sul mio letto fissando il tetto.
"Chè tipà e zìatà."
"N stronza"
"Còm mai"
"Nòn e sempe statà facilè a' sua vità io ne so pochò pecché mammà. a decisò e' allontanàrs ma so ca' a vistò a' sua amicà esserè uccisà nnanze aie suoì uocchi e sua madrè cioè a nonnà. senè andatà"
"Mmm capitò""Ciro" chiede il bravo ragazzo di Milano
"Chiattilo entra pure" scendo dal letto e mi avvicino a lui portandolo in bagno."Dimmi pure chiattilo"
"Volevo chiederti scusa per quello che è successo"
"Ma nun e successo nulla pero c'e sta nu' modo ppe fatte perdonare"
"Cioè"
"Facile fa u lavoro na' cosa ppe me"
"Ciro io non consegno droga"
"Chiattilo sicond te faccio girare droga te sembro o' tipo"
"Allora cosa devo fare?"
"Vedi questa?" Chiedo dubbioso mostrandogli una pastiglia "La metti into caff del pecorò"
"No Ciro non posso farlo" risponde lui alzandosi dalla sedia mi alzo pure io fermandolo da un braccio
"Ma bbuo' ca' te perdoni o no"
"Si ma non voglio che Carmine stia male"
"E tu nun pensare a cosa succederà al pecoro importante ca' nisciuno sospetta e' te"
"No no non posso"
"Si ca' puo' chiattilo ppe me puo' fa' tutto, cosa bbuo' in cambio? Vuoi chiava'?"
"No no"
"Che é chiattilo si frocio?"
"No no"
"Allora che vo"
"Voglio parlare con mia madre"
"Ti faro ave' nu' cellulare quando avrai furnuto o' toje lavoro"
"Okey Okey"Gli sorrido a trentaduenne denti avvicinandomi a lui uscendo dal bagno accompagnandolo alla cella
"E bravo chiattilo" lo saluto tirandogli nu' coppino.Isabella
Beppe subito dopo la chiacchierata con Edoardo mi porta nella mia nuova cella."Wow c'è sta na nova guliona "tutti sono affacciati alla loro cella come se non avessero mai visto nessuno.
"Piacere io sono viola" mi risponde una ragazza dai capelli arancioni carota e il sguardo da vipera "piacere Isabella"
"Basta parlare vai subito nella tua cella"
"State bono" rispondo io facendo seno a massimo di calmarsi.Camminiamo lunghe le celle finché lui si ferma davanti a una cella dove ci sono due ragazze "lei e la vostra nuova compagnia Isabella trattarla bene mi raccomando"
"O mio finalmente qualcuno di nuovo"
Massimo sene va lasciandoci sole.
"Vedo che di gua non passa mai nessuno"
"Già e tu perché sei qua" chiede la ragazza dai capelli mori curiosa "scusa la curiosità di Silvia io sono Nadiza" mi risponde una ragazza porgendomi una mano."Sei straneria?" Chiedo io dubbiosa.
"Sono zingara spero non ti faccia schifo"
"Stai scherzando sono cresciuta in mezzo a loro"
"Allora perché sei qui" chiede Silvia.
"Per troppe cose ma principalmente per omicidio voi" chiedo io sedendomi sul letto
"Io perché mio padre voleva farmi sposare con mio cugino per soldi"
"E io perché usofroivo di droga"Rimango 4 ore intense a parlare con loro del più e del meno finché liz la comandate del reparto femminile ci convoca in cortile perché la preside deve comunicarci una cosa importante.
Noi ragazze arriviamo prima dei ragazzi.
E appena arrivano loro Eduardo si avvicina a me mettendomi una mano al collo.
"Allora ragazzi vi ho convocati qua per dirvi che i colloqui sono ripresi e che ho in mente di fare un nuovo progetto"
"Perché erano finiti i colloqui" chiedo io dubbiosa a Silvia ma a rispondermi e Ciro che e vicino a Edo
"Perché ho fatto vedere a chiattilo chi comanda"
"Nun lo chiesto a te" dico seria.Lui sbuffa ridendo e io mi chiedo che cazzp ha da ridere, la direttrice continua a parlare.
"Bene ragazzi potete andare" risponde lei andandosene.
"Eduar mi allacchi la scarpa" chiedo io in modo dolce
"Okey okey siediti qua" risponde lui mostrandomi una panchina.Lui chiude i lacchi delle miei scarpe mentre Ciro di siede vicino a me con la sua solita canna.
"Prima stavo ha pensar a quanto si simpatica"
"Vogliamo parlare e' te" rispondo io seria prendendo la sua canna facendo un tiro per poi buttare il fumo nella sua faccia.Lui ride e io sorrido.
"Ecco ho finito"
"Ma ca' cazzo aie fatto" chiedo io vedendo o' schifo ca' a fatto "ma ca' cazzo vuoi nun potevi fartelo tu" chiede isso "ho e' unghie" dico mentre Edoardo sorride"Venna accha"dice Ciro toccato la mia coscia nuda.
La mia pelle a contatto con la sua mano e un brivido lungo tutto il corpo.
Ci fissiamo minuti indefiniti nei occhi nn prima che Edoardo tossisce "Ciro...."
"Okey okey" dice lui allaciandomi la scarpa andandosene subito Dopo lasciandomi uno sguardo, dite che avrà capito che mi piaceva essere toccata da lui?Edoardo lo segue lasciandomi sola su quella panchina subito dopo Silvia e Nadi si avvicinano "perch Edoardo e Ciro te stanno sempe a torno conosci Ciro"
"No"
"Meglio cosi suo pate e don Salvatore"
"So benissimo chi è"
"Cioè"" chiede Silvia "l'amico e' pàtemo"
"Nun me e' ca' tengi a' vita comm chella e' ciro"
"Siii"
"E ppe chello ca' te stanno a torno" chiede Silvia "no peche Edoardo e mie nipote""rispondo alzandomi e andandomene lasciandole sciocate a bocca aperta sulla panchina.Lungo la strada viola mi si piazza davanti.
Toccandomi i capelli la allontano subito
"C'è qualcosa tra te e ciro" chiede lei dubbiosa" no e allontanati"
"Perché mi tratti a cosi"
"Perché nun posso" chiedo io dubbiosa e lei si allontana facendomi finalmente andare diretta nella mia cella senza interruzioni.
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Il diavolo non si innamora /mare fuori//Ciro Ricci
RomansaIsabella Abate per i amici Isa e una ragazza molto sicura di sé che quando vuole qualcosa sela prendere senza chiudere aiuto a nessuno. Non ha amici e quei pochi conoscenti non sono degni per chiamarsi tali. E una ragazza con un cuore di giaccio e l...