Cap. 9 _Pace e il mio segreto, piccino_

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T/n pov

Il giorno dopo, fingendo di essere troppo affaticata per fare qualunque cosa chiesi a mia mamma il permesso di non andare a scuola. Sfortunatamente non ero così brava a mentire, infatti, appena dissi di voler rimanere a casa, mia mamma, credo, capì all'istante che c'era qualcosa che non andava, ma non disse niente, mi lasciò il mio spazio.

Aoi, nel pomeriggio, mi venne a fare visita.

Sentì bussare alla porta di camera mia: non feci niente; nessun movimento che potesse tradirmi; non volevo vendere nessuno. Non sentì nessuna voce che stesse ad indicare l'arrivo di qualcuno, non sentì niente: né lo sbattere della porta, né i leggeri passi sul pavimento in mogano.

Rimasi zitta ed immobile fino a che non sentì il peso di una presenza sulle mie spesse coperte, quest'ultime probabilmente, la causa della mia esclusione sonora dal mondo.

Aoi: "T/n-chan?" la voce della mia amica mi raggiunse flebile attraverso la mia grande e calda barriera protettiva. Mi misi a pancia in su con ancora le coperte sul viso.

Aoi: "T/n?" spostai leggermente la copertura fino al naso, avevo ancora gli occhi chiusi. Sentì una risata, questa volta la udì bene. Decisi di sollevare le palpebre, prima una poi l'altra.

La dolce risata terminò per lasciare spazio ad un altrettanto benevolo sorriso.

Aoi: "Allora perché non sei venuta a scuola?" mi misi leggermente seduta appoggiando la schiena allo schienale del mio letto.

T/n: "Mi sentivo un poco affaticata" Aoi storse il labbro.

Aoi: "Non sei molto brava a mentire, lo vedo che non è così... che è successo?"

Io? Non brava a mentire? Dovrebbero darmi un Oscar per tutte quelle volte che ho detto una bugia per coprire Hanako.

T/n: "..."

Aoi: "Non me lo vuoi dire?" scossi delicatamente la testa.

T/n: "No ma è... come dire, complicato" lei mi guardò curiosa.

Aoi: "Mi sforzerò" sorrise.

Sospirai.

T/n: "Ti stai immischiando in un mondo molto strano, lo sai vero?"

Aoi: "Avevo il sospetto"

Sospirai di nuovo ed iniziai a raccontare.

Skip time

Sospiro sospiroso.

Avevo finito di raccontare tutto: di come avessi conosciuto la bizzarra apparizione del bagno delle ragazze, di come fossi diventata la sua assistente ed infine di come avessi capito d'avere una cotta per lui.

Avevo fatto un casino, questo era il punto.

Aoi mi aveva ascoltato in silenzio per quasi tutto il racconto, l'unico modo che avevo per capire a cosa stesse pensando erano le sue espressioni; quelle erano chiare come uno specchio d'acqua limpido: senza increspature. Erano quest'ultime a darmi il coraggio di continuare la mia narrazione da fumetto.

Ingoiai il groppo che mi stavo tenendo dentro da molto tempo e mi alzai (finalmente oserei aggiungere) dal letto. Mi diressi verso la finestra a mi appoggiai al balconcino interno ad essa; guardai fuori perdendomi nel cielo insolitamente azzurro. Attendevo con impazienza un qualunque segno da parte della mia amica, esso non arrivò per i primi buoni cinque minuti.

Sentì il peso del letto diminuire e subito una presenza mi prese da dietro e mi abbracciò, spalancai leggermente gli occhi: Aoi stava piangendo.

Mi voltai di scatto e la guardai agitata.

Inseparabili // Hanako x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora