Cap. 15 _L'inizio dei Fantasmi_

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T/n pov _appena incominciate le vacanze di primavera_

Trotterellavo felice verso la casa di Aoi con quest'ultima al mio fianco.

T/n: "Ahh finalmente sono cominciate le vacanze di primavera!" esultai.

Aoi: "Ehh già un po' di riposo non fa mai male" concordò saggiamente la mia amica.

T/n: "Ah grazie ancora per avermi invitato a mangiare da te! Spero di non disturbare" la ragazza lillà sventolò veloce una mano dinanzi al viso.

Aoi: "Non dire sciocchezze T/n, lo sai che i miei ti adorano!"

T/n: "Baggianate, sono io che adoro la tua famiglia!"

Aoi: "Ahah grazie"

Verso metà strada Aoi mi fece una domanda.

Aoi: "Allora T/n-chan cosa vuoi fare una volta arrivate?" ci riflettei un attimo.

T/n: "Uhm... non so'... vediamo, ti va di cucinare ciambelle?"

La mia amica rimase spiazzata da quella proposta.

Aoi: "Ah oh ok, ma non ho le gli ingredienti per fare la glassa..." constatò pensierosa.

T/n: "Non serve! Senza niente sono più buone!" dissi allegra come una bambina piccola.

Aoi: "Oh ok allora va bene"

T/n: "Yei!" esultai.

Passeggiammo per circa una decina di minuti in mezzo alle strade della nostra città. A pochi metri dalla casa della mia amica però, un'auto comparve dal nulla: a tutta velocità prese la curva stretta e fece una sgommata pazzesca, provocando così un polverone immenso di gas di scarico, anidride carbonica e polline primaverile, meno male che non ero allergica.

In ogni caso la scia mi provocò uno starnuto, mi portai una mano al naso pronta ad attutire il rumore quando quest'ultimo non arrivò. Ahhh una delle cose peggiori!

T/n: "L'ho perso! È da tutto il giorno che continua così!" mi lamentai.

Aoi versione mamma mi mise una mano sulla schiena compatendomi; comprendeva la fastidiosa situazione, prese un fazzoletto non si sa nemmeno da dove e me lo porse mentre apriva delicatamente il cancelletto del giardino di casa sua.

La ringraziai e, dopo essermi soffiata il naso rimarcando così la mia parentela con le trombe otturante dall'acqua, alzai lo sguardo sulla casa della famiglia Akane.

Non si poteva certo dire che la famiglia di Aoi fosse povera.

Tanto per cominciare la loro casa era molto grande, con i muri color crema e il tetto con le tegole a coppa. 

Per raggiungere l'entrata vi erano tre gradini in piastrelle marroncine che introducevano un piccolo portico nel quale un pezzo di tetto spioveva obliquamente collegando la sua parte terminale al suolo tramite una catena spessa e nera. Intorno a quella catena vi era una circonferenza di mattonelle poco più arancioni con all'interno moltissimi sassi bianchi di varie grandezze.

Aoi prese le chiavi e, facendo dondolare il suo bellissimo portachiavi a pulcino, le infilò nella serratura della porta.

Aoi: "Sono a casa!" annunciò allegra la mia amica mentre saltellava felice per tutto l'ingresso.

Risi un poco e scossi la testa, mi tolsi le scarpe con le punte rivolte verso la porta e seguì la mia amica in cucina.

Presi una piccola rincorsa e con i calzetti feci una scivolata in grande stile.

Spalancai le braccia e guardai dritta nella stanza senza badare dove stessi andando.

T/n: "BOOM B!TCH"

Inseparabili // Hanako x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora