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*il giorno dopo*

Elisabeth pov's
Era ormai pomeriggio e io, Rita e mia madre stavamo per partire per arrivare a Roma e alloggiare per una notte sola in hotel, ma prima dovetti fare una cosa
Rita: Ely sei pronta?
Me: Sì, prendo la borsa e le valigie, voi aspettatemi in macchina.
Rita: Ma non hai bisogno di una mano?
Me: Ma no tranquilla, sono solo due. Dissi. Se, magari, ne avevo quattro, le mie e le sue, ma lei non lo sapeva
Rita: Va bene, raggiungo tua madre, muoviti altrimenti faremo tardi. Annuii, e presi tutte le valigie facendo per due volte sali e scendi sulle scale. Alla fine riuscii a prendere tutte le valigie e a riporle nel bagagliaio senza farmi scoprire.
Partimmo e quando arrivammo era già sera, quindi prendemmo le chiavi della nostra stanza e andammo a riposare
[...]
Il mattino dopo
Mi svegliai carica ma con un forte mal di testa. Mia madre e Rita erano già sveglie
Rita: Oh buongiorno, stavo per svegliarti, ma hai provveduto da sola
Me: Già... Dissi massaggiandomi le tempie
Mamma: Avanti Ely, muoviti altrimenti faremo tardi. Mi alzai e andai a prepararmi. Mi lavai, stirai i miei lunghi capelli biondi e mi vestii così

Uscimmo dall' Hotel e ci dirigemmo vero lo Studio 5 a cinecittà[

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Uscimmo dall' Hotel e ci dirigemmo vero lo Studio 5 a cinecittà
[...]
arrivammo e fummo subito accolte da rudy e la celentano
Cele: Quindi tu saresti Elisabeth giusto?
Me:Beh, si, altrimenti non sarei qui
Cele: Simpatica eh, che tipo di danza studi?
Me: Principalmente l'hiphop, per il resto studio tutto, in base a quel che mi viene richiesto
Cele: molto bene, io ho finito qui, domani verrai a lezione da me, ti saranno dati i vari orari per gli allenamenti. Annuii e dopo averle stretto la mano sorridente ascoltai Rudy
Rudy: Per quanto riguarda quella tua amica, che cantava, lei dov'è?
Me: Beh ecco, è in uno dei camerini
Rudy: vuoi accompagnarmi?. Annuii e lo accompagnai al camerino dov'era Rita, solo dall'esterno si poteva sentire la sua soffice voce intonata, cantava a squarciagola e non sbagliava niente. Rudy mi guardò stupito e poi bussò alla porta del camerino. Rita venne ad aprirci e guardò Rudy a bocca aperta
Rudy: Tu sei Rita?
Me: S-si, sono io perché?
Rudy: Sei ammessa alla scuola di amici
Rita: ma io no-. Poi mi guardò, le sorrisi e mi fece una smorfia
Rudy: Sono molto contento di averti qui, Anche per te Elisabeth, spero possa essere una bella esperienza per entrambe. Gli sorridemmo e dopo aver preso le nostre valigie ci diedero le indicazioni per andare in casetta
[...]
Me: Mamma mia sono così curiosa
Rita: Guarda ti conviene star zitta, hai fatto tutto senza dirmi niente stupida. Scoppiai a ridere e scendemmo dall'auto. Salutammo mia madre ed entrammo. Non c'era nessuno, solo noi due
Me: Uau che bella accoglienzaaa, ci sono proprio tutti
Rita: Dai facciamo un giro, magari sono dall'altro lato. Lasciamo le valigie nel soggiorno e ci facemmo un giro nella casetta
Rita: Ehy, guarda lí, il letto di sangio. Disse sussurrando
Me: Zitta idiota
X: Voi dovreste essere le nuove arrivate. Ci girammo di scatto e vedemmo una ragazza
Me: si esatto
X: Io sono Francesca, ma gli amici mi chiamano Cesca o Fra
Rita: Io sono Rita e lei Elisabeth.
Francesca: Seguitemi, siamo tutti sul retro. Lasciammo le valigie e la seguimmo. Arrivammo nel giardino sul retro ed erano tutti lì, chi scherzava, chi provava passi di danza e chi cantava
Francesca: Ragazzi loro sono Rita ed Elisabeth. Guardai tutti e poi mi soffermai su Sangio che mi squadrò dalla testa ai piedi. Alzai gli occhi al cielo e iniziai a parlare con qualcuno
X: piacere Enula. Disse sorridendo
Me: Elisabeth.
Enula: Vieni seguimi, voglio mostrarti qualcosa. La seguii fino alla sua camera e mi mostrò dei fiori secchi
Enula: Ti piacciono?. Disse entusiasta mostrandomi un girasole e della lavanda
Me: Tanto. Dissi ridendo
Enula: Lo so posso sembrare strana ma ehi, ho dei sentimenti anch'io. Ridacchiai e poi risposi
Me: Nah tranquilla, ti faccio compagnia io. Sorrise e poi tornammo dagli altri.
Rita pov's
Mi misi su uno dei divanetti in disparte, contemplando su come fare una buona impressione senza sembrare una mezza problematica ritardata, ecco cosa significa avere ansia sociale. Mi misi a giocare con i miei anelli finché non vidi un'alta figura sedersi al mio fianco
X: Hey, io son-
Me: Ciao Deddy, ti conosco parlami tranquillamente. Dissi sorridendo
Deddy: Tu mi conosci ma io non conosco te
Me: Hai ragione, ma sai, non c'è molto da sapere su di me ecco
Deddy: È da ormai quando siete arrivate che sei qui da sola.
Me: Non voglio fare brutta figura quindi ho preferito la solitudine. Dissi ridacchiando
Deddy: Perché dovresti fare brutta figura?. Scrollai le spalle senza risposta e lo guardai negli occhi
Deddy: Ok ti ho capita avanti, vieni con me andiamo a fare un giro per la casa, ti va?. Annuii e rientrammo in casetta. Mi fece fare un giro completo mostrandomi pure la più piccola piantina
Me: Dio mio ti prego, mi hai presentato pure lo scarico. Dissi ridendo ormai senza fiato, e provocando una risata anche a lui
Deddy: Senti, ti andrebbe di...

spazio per me mlmlml
ragazze scusatemi se non è un granché ma era solo per introdurre le ragazze nella casa, spero la storia vi piaccia<3

I don't want to be another one of your own// Sangiovanni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora