Quella notte, il sonno di Petra fu tormentato dagli incubi: terribili visioni in cui le sue candide ali piumate si tramutavano in una massa oscura come il catrame e la luminosa aureula che portava sul capo si frantumava come creta per lasciar posto ad un paio di corna rosso sangue, che le spuntavano lentamente fra i capelli, scavandole nel cranio e facendola urlare di dolore e svegliare di soprassalto, madida di sudore e con il cuore che sembrava quasi per uscire fuori dalla gabbia toracica; non ebbe il coraggio di provare a riaddormentarsi, poiché il pensiero di rivivere ancora una volta quelle terrificanti esperienze le provocava violenti brividi su per il corpo, accompagnati da un forte senso di nausea. Si sollevò leggermente dal materasso, cosí da poter appoggiare la schiena contro il cuscino e la testiera del letto, dopodiché voltò lo sguardo verso l'ampia finestra alla sua sinistra, che dava in parte sul cortile del campus, gli occhi fissi sul cielo nero e ricoperto di stelle che pian piano cominciava a schiarirsi sempre più, cedendo lentamente il posto all'alba.* Petra pensò allo strano meccanismo che divideva la notte e il giorno: essenziali l'uno per l'altra ma incapaci di entrare in contatto se non per qualche secondo, quando la luna andava a dormire per far posto al suo compagno sole, in un ciclo eterno e misterioso. Tentò con tutte le sue forze di non pensare a ciò che era accaduto quello stesso pomeriggio alla sorgente e al demone dagli occhi cerulei, profondi e tormentati come il mare in tempesta, tuttavia a poca cosa servirono i suoi sforzi, soprattutto perché tutto ciò che la circondava le faceva tornare alla mente il legame indissolubile - e a lei ancora sconosciuto - che esisteva fra bene e male ed angeli e demoni. Rimase a contemplare il paesaggio a lungo, persa nei suoi pensieri e immobile come una statua, poi, quando la sveglia suonò le sette, spostò via le coperte, scendendo dal letto e rabbrividendo a causa del freddo pavimento.
Si alzò in volo, diretta verso il bagno per farsi una doccia e tentare di cancellare via il ricordo di quei terribili incubi e la stanchezza che le aveva indolenzito tutti i muscoli. Una volta essersi spogliata ed essere entrata nel box, non perse tempo, aprí l'acqua bollente e si beò di quel calore che le accarezzava la pelle; iniziò a insaponare i capelli, immersa nelle sue riflessioni, tuttavia si bloccò di colpo quando percepí sotto ai polpastrelli qualcosa in rilievo, proprio sotto la nuca. Tentò di non agitarsi, mentre lasciava passare le dita su tutto il perimetro del collo, per capire che forma avesse quello strano segno; aggrottò la fronte, incapace di capire, perciò sciacquò velocemente i capelli ancora coperti di shampo, per poi uscire dalla doccia grondante di acqua, volando verso il grande specchio sopra il lavandino e dandogli quasi le spalle per poter osservare quell'area. Sollevò i capelli con una mano, stringendo gli occhi per aguzzare la vista, per poi spalancarli a dismisura, sconvolta: la sua pelle era marchiata da quello che all'apparezza poteva sembrare un tatuaggio, con i bordi ben delineati di nero che si univano a formare una stella a cinque punte. Cercò di fare ordine fra i centinaia di pensieri che si stavano affollando nella sua mente, mentre il cuore batteva frenetico nel petto e la preoccupazione la invadeva; era sicura che il giorno prima non l'avesse, perciò doveva essere comparsa durante la notte, oppure...
La consapevolezza la fece gelare sul posto. Era sicuramente una conseguenza dell'aver toccato quel demone, non poteva esserci altra spiegazione...Che cosa rappresentava quella stella? Per quale motivo era spuntata sul suo corpo? E cosa avrebbe portato? L'avrebbe fatta stare male? L'avrebbe... Uccisa? Le sue continue elucubrazioni non fecero altro che terrorizzarla ancora di più, portandola a respirare affannosamente; afferrò in uno scatto un grande asciugamano per potersi finalmente asciugare - dal momento che stava iniziando ad avere freddo e i brividi di paura che le attraversavano la pelle non facevano altro che farla tremare ancora di più -, dopodiché sfrecciò in camera sua per mettersi qualcosa addosso ed uscire, chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi nel posto in cui sperava con tutta se stessa di poter trovare delle risposte: la biblioteca.
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Accendi Il Buio - Rivetra (Momentaneamente In Pausa)
FanficSecondo le più antiche leggende, fin dalla notte dei tempi angeli e demoni hanno sempre rappresentato la perfetta dicotomia fra bene e male, eternamente in lotta per la supremazia. [...] La storia che sto per narrarvi vede come protagonisti una rag...