New day working with Lorenzo

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Questi racconti sono per un pubblico adulto, il linguaggio a volte può essere violento ma è di uomini che lavorano in mezzo alla natura ma non pensate che siano privi di cultura .
New day working with Lorenzo
Nuova giornata, solito stretching, doccia e colazione. Dopo una breve chiacchierata con Lazlo che rimarrà in azienda chiamo Lorenzo per accordarci dove incontrarci. Decidiamo di incontrarci al cancello della sua  casa padronale. Da lì parte una strada carrabile per il punto dove dobbiamo fare la recinzione. Metto il cinturone con gli attrezzi che ho comprato in Germania ed i pantaloni di fustagno con doppia zip. Sono quelli da carpentiere tedesco la doppia cerniera li rende  comodi e pratici per lavorare ma se le apro  cazzo e coglioni vengono fuori pronti ad essere serviti.
Quando arrivo  concordiamo di proseguire con la macchina di Fabio che è già carica di tutto il necessario compresi  rotoli di rete, qualche palina di metallo per la recinzione e un rotolo di tendifilo.
Quando arriviamo alla radura, mentre scarichiamo parte del carico,  il mio taciturno compagno si gira
-"Questa volta metto una rete a filo grosso difficile da tagliare." È incazzato e mi viene spontaneo chiedere:
- "Hey tutto bene? Quasi non mi hai salutato da quando sono arrivato."
Mi guarda riscuotendosi:
- "Mi spiace, oggi non ho molta voglia di parlare, sono troppo incazzato di dover fare questo lavoro."
- "Ti capisco. Adesso pensa solamente che, assieme, in un oretta sistemiamo tutto." Le mie paole lo tranquillizzano. Finalmente vedo un sorriso.
Quando arriviamo alla recinzione vedo che il danno che hanno fatto i cacciatori è stato bello grosso. Il buco è grande ma sono stati facilitati da una scelta di una rete sottile. Srotoliamo la rete per il tanto che ci serve. Mentre uno, con con una forca, allontana gli arbusti, l'altro si infila,appoggiando la nuova rete a quella vecchia e le cuce asseme con  punti a clips da stringere con la pinza. E' un lavoro minuzioso che completiamo infilando in basso e in alto dei cavi tendi rete. In due ore abbiamo finito, oramai è quasi mezzogiorno.
Mi asciugo la fronte e gli dico:
-"Minchia che caldo tra pantaloni antispine e scarponi da montagna sto grondando sudore."
Lui mi guarda e mentre iizia a spogliarsi mi dice:
- "Beh che aspetti il lavoro è finito, non serve che porti ancora quei pantaloni e puoi sfilarti gli scarponi per una sosta ."
Sono imbarazzato non avevo previsto di togliermi i pantaloni. E con questi non porto intimo
-"Ok dai mi tolgo gli scarponi."
Lui si gira mentre si toglie i pantaloni
-"Che hai timore che ti veda le mutande?"
Mi guarda una attimo e scoppia a ridere.
-"Ma tu non hai le mutande! Hai messo per questo questi pantaloni." Minchia vederlo ridere mi fa incazzare
- "Stronzo non è per questo." Inutile lui ride e gli do stizzito uno spintone che ci fa iniziare a lottare, ma questa volta non mi faccio fregare. E' lui a finire a terra.  Con un cordino delle reti gli lego velocemente i polsi mentre lui cerca di divincolarsi. E' strano ma non mi aspettavo di riuscire a legargli i polsi così facilmente e adesso gli lascio  i pantaloni  a metà per immobilizzarlo. Ha delle chiappe muscolose ma le cosce sono enormi. Cerco di divaricargli queste natiche fantastiche ma fa resistenza .
Mi rialzo e sfilata la cinta comincio a cinghiarlo.
-"Dunque non vuoi collaborare? Ma io con te ho collaborato."
Le cinghiate cominciano a arrossargli le chiappe.
-"Allora molli?"
Non riesce a  rispondere in quanto, prima, gli ho ficcato un mio calzino in bocca.
Faccio per riprendere ma come percepisce l'ombra del braccio  sollevato per caricare la nuova cinghiata allarga le gambe per quanto possibile.

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